ATTENZIONE: Il seguente articolo rispecchia l’opinione personale di un singolo autore e non quello dell’intera redazione.
Food for Profit – 387 miliardi di motivi per cui non vogliono che tu veda questo film, è un documentario che sta letteralmente facendo tremare l’Unione Europea e il suo Parlamento. Sono venuto a conoscenza di questo documentario mentre ascoltavo lo Zoo di 105. Nella puntata di giovedì 29 febbraio hanno ospitato Giulia Innocenzi, la giornalista che insieme al collega Pablo D’Ambrosi ha creato questo docufilm.
Avete presente le proteste degli agricoltori che con i loro trattori bloccano le strade? Il loro nemico in comune è il PAC, ovvero la Politica Agricola Comune, che era nata negli anni 60 per aiutare i “piccoli agricoltori”, ma che da qualche tempo a questa parte, finanzia soprattutto gli allevamenti intensivi e quindi quelli che inquinano di più. Sono 387 miliardi di euro in 7 anni, provenienti anche dalle nostre tasche, e che creano un paradosso visto le politiche “green” che il parlamento europeo sta cercando di introdurre ormai da anni.
Food for Profit è un lavoro durato 5 anni! I 90 minuti di docufilm rendono difficile, anche alle persone meno impressionabili, tenere lo sguardo davanti a certe immagini. Food for Profit è il primo documentario investigativo che mostra in modo indipendente il filo che lega l’industria della carne, le lobby e il potere politico. La prima proiezione del docufilm è andata in onda proprio nel cuore del Parlamento Europeo a Bruxelles, giovedì 22 febbraio. Questo il commento di Giulia Innocenzi sulla prima proiezione:
Aver potuto mostrare Food For Profit proprio nel cuore di dove si prendono le decisioni europee mi fa ben sperare che ciò che denunciamo arrivi alle orecchie giuste e che il documentario possa contribuire al cambiamento necessario. Non possiamo continuare a destinare miliardi di euro agli allevamenti intensivi, solo perché la lobby della carne e dell’industria zootecnica gira indisturbata per i corridoi che contano. Viviamo sempre più in una lobbycrazia, che mette in pericolo la nostra democrazia.
Food for Profit racconta l’inferno degli allevamenti intensivi e gli intrecci tra politici e lobbisti del settore, tutto raccontato grazie a una rete di investigatori infiltrati, che con telecamere nascoste hanno documentato come vengono tenuti e maltrattati gli animali. Sono riusciti inoltre a infiltrare un finto lobbista per far vedere come questi ultimi, nella realtà, riescano a influenzare i politici grazie ai “soliti favori”.
Food for Profit: il servizio delle Iene e dove vedere il docufilm
Come visto nel servizio delle Iene del 27 febbraio, in nome del profitto e della produttività, per queste persone, vale tutto. Il finto lobbista infatti, nel documentario e nel servizio trova approvazione politica perfino quando mostra l’idea di produrre dei maiali a sei zampe geneticamente modificati così da ricavare più prosciutti da un solo animale. Il problema, per questi politici, sarebbe solo limitato al massimo a come renderlo accettabile all’opinione pubblica, ma per questo ci sarebbero le narrazioni costruite a tavolino negli incontri tra scienziati, giornalisti e lobbisti.
Come detto da Giulia Innocenzi nell’intervista allo Zoo di 105, la differenza tra l’UE e gli USA, sta nell’uso degli ormoni, che nell’Unione Europea sono ormai vietati da qualche anno. Mentre in Cina è ormai in funzione l’allevamento a grattacielo da 26 piani che può ospitare 600 mila maiali e che per non fare entrare dei virus, obbliga gli operai a vivere dentro l’allevamento e hanno il permesso di uscire solo 4 giorni al mese.
Food for Profit è un docufilm totalmente indipendente, è costato 250 mila euro. Sia Giulia che Paolo D’Ambrosi l’hanno fatto gratuitamente ed è stato possibile grazie alle donazioni. Come detto da Giulia allo Zoo: “Bellissimo, è stato commovente, quando la prima volta che ci è arrivata una donazione, perché abbiamo chiesto aiutateci, siamo totalmente indipendenti, 20€ me lo ricordo ancora, mi è scesa la lacrima.”
Food for Profit sarà proiettato in alcuni cinema e tutte le informazioni per vederlo o per organizzare una proiezione le potete trovare al sito foodforprofit.com. Potete visionare il trailer qui.
