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Kyoto Animation, condannato a morte il colpevole dell’incendio doloso del luglio 2019

Il 18 luglio 2019 è una giornata che tutti gli appassionati purtroppo ricordano bene: un incendio doloso è stato appiccato allo studio 1 della Kyoto Animation da un uomo di nome Shinji Aoba, uccidendo 36 persone e ferendone altrettante. Dopo più di quattro anni dalla terribile vicenda, sembra che quest’oscuro capitolo si sia finalmente concluso: la corte distrettuale di Kyoto ha emesso oggi il verdetto finale contro Aoba.

Dopo un processo durato 5 mesi, la giuria ha dichiarato Aoba colpevole dei reati a lui attribuiti, e la corte l’ha condannato alla pena di morte. I procuratori hanno tentato di ottenere la pena più severa per Aoba fin dall’inizio del processo, in quanto il suo crimine è stato uno degli omicidi di massa peggiori mai successi nella storia del Giappone.

La difesa ha invece cercato di convincere la giuria e il giudice a scegliere una pena meno severa, in quanto l’incendiario non era mentalmente sano nel momento dell’attacco e non sapeva distinguere tra il bene e il male. Gli avvocati avevano infatti pregato la giuria di non prendere decisioni basandosi sull’empatia provata nei confronti dei famigliari delle vittime, ma il processo di giovedì scorso ha determinato che Aoba fosse mentalmente cosciente al momento del crimine (nonostante le opinioni discordanti di due psichiatri sul suo stato mentale).

Kyoto Animation

La sentenza a Shinji Aoba

Secondo quanto affermato nella sentenza, Aoba avrebbe dato fuoco allo studio non solo per una vendetta personale ma anche per fermare un certo No.2, una persona che esisteva solo nelle allucinazioni dell’uomo. Il giudice Keisuke Masuda ha stabilito che l’impatto delle allucinazioni sulle sue azioni non fosse così impattante, e che la responsabilità di aver tolto la vita a 36 persone è così grave che non può essere evitata la pena di morte.

A novembre l’uomo aveva dichiarato di essersi pentito del grave gesto, anche se non era sembrato totalmente sincero agli occhi dei famigliari delle numerose vittime. Molti di loro volevano che l’uomo venisse condannato alla pena più pesante possibile, e alcuni erano pure presenti in aula al momento del verdetto.

Kyoto Animation

La pena di morte nei confronti di Aoba non sarà probabilmente effettuata in maniera immediata, visto che anche in casi precedenti è stata attuata anni dopo la sentenza in aula. Non ci sono ancora stati commenti da parte di Kyoto Animation.

Leggi anche Incendio doloso alla Kyoto Animation: chiesta formalmente la pena di morte per il colpevole.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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