Smemoranda (o Smemo) è presente da decenni nelle scuole italiane con le sue iconiche agende, riconoscibili dal logo con la mela che forma la O. Negli anni è diventata per molti ragazzi un modo di manifestare la propria individualità e le proprie passioni, oltre che un simbolo vero e proprio della cultura nostrana. Le sue pagine hanno anche ospitato collaborazioni con personalità famose come Jovanotti e Claudio Bisio.
Nei suoi primi anni l’azienda fondata dal duo Gino e Michele (Luigi Vignali e Michele Mozzati) e Nico Colonna nel 1979 ha avuto un clamoroso successo economico, ma purtroppo è entrata poi in un periodo di crisi dovuta a diversi fattori, come la concorrenza di altri marchi, la crisi delle cartolerie e l’introduzione di diari d’istituto obbligatori nelle scuole.
A darle il colpo di grazia è stata però la pandemia di Coronavirus del 2020, che ha accelerato il declino iniziato negli anni precedenti e ha portato al fallimento del Smemoranda Group nel marzo 2023 (quasi un anno dopo la vendita del Zelig Media Group a Mediaset).
Il fallimento di Smemoranda
I dirigenti hanno tentato in tutti i modi di evitare il peggio, prima trattando direttamente con i fornitori, i creditori e i dipendenti e poi mettendo in piedi un’asta per far rilevare da qualcuno la società. Quest’ultima s’è tenuta a Milano il 10 gennaio tra le 12 e le 14 e partiva da una base di 3950433 euro, ma non ha visto alcuna partecipazione.
Dopo il fallimento del gruppo Smemoranda, Giochi Preziosi ha preso in licenza il marchio fino al 31 dicembre 2023 per garantire che le agende finissero sui banchi di scuola per l’anno scolastico 2023/2024. Con il pessimo risultato dell’asta, sembra che per ora bisognerà dire addio al marchio, quindi nessuna agenda Smemo arriverà nelle scuole per l’anno scolastico 2024/2025.
Intervistato di recente da Repubblica, Mozzati ha confermato che a “tagliare le gambe” all’azienda è stato il Coronavirus, ma è convinto che non sia scontato che la situazione finisca male: per lui Smemoranda avrà un futuro.
