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Final Fantasy XVI, le nostre impressioni sul DLC Echoes of the Fallen

Poco più di una settimana fa in occasione dei The Game Awards 2023, Square Enix ha annunciato Echoes of the Fallen e The Rising Tide, i due DLC di Final Fantasy XVI che andranno a espandere la lore del mondo di Valisthea e le avventure di Clive. Preannunciati ormai da tempo, a sorprendere è stato il rilascio immediato del primo DLC.

Se per giocare The Rising Tide infatti dovremo attendere la primavera del 2024, Echoes of the Fallen è già disponibile da poco più di una settimana. Un rilascio improvviso che ha sicuramente fatto piacere a tutti i giocatori che hanno amato Final Fantasy XVI (trovate qui la nostra recensione di Final Fantasy XVI). Un gioco che ha deluso alcune aspettative e che visto il team alle spalle sarebbe potuto essere molto di più, ma che è comunque riuscito a regalarci un’esperienza di buon livello e che fa ben sperare per il futuro della serie.

Oggi vogliamo quindi offrirvi le nostre impressioni su Echoes of the Fallen, parlando un po’ della nostra esperienza. Non sarà assolutamente una recensione. Come vedremo la durata di questo primo contenuto aggiuntivo non è così estesa e si pone quasi come un “prologo” del prossimo DLC. Ci limiteremo quindi a giudicare i nuovi contenuti e cercheremo di farvi valutare se ritenete valido l’acquisto di questo contenuto aggiuntivo. Iniziamo.

I nuovi contenuti di Echoes of the Fallen, primo DLC di Final Fantasy XVI

Innanzitutto è importante chiarire i requisiti d’accesso ai contenuti di Echoes of the Fallen. Per poter giocare la missione aggiunta, infatti, dovrete praticamente aver concluso il gioco. Questa si colloca infatti giusto prima di iniziare l’ultimissima missione del gioco principale. Inoltre, dovrete aver completato anche quasi tutte le missioni secondarie del gioco. Insomma, se non avete ancora concluso il gioco base o avete un po’ trascurato i contenuti secondari dovrete spendere qualche ora prima di potervi tuffare nei nuovi contenuti.

Veniamo ora ai contenuti. Echoes of the Fallen ci porterà ad approfondire i Decaduti, la misteriosa civiltà antica che ha abitato le terre di Valisthea secoli prima degli eventi di gioco e che, forte di una tecnologia magitek avanzatissima, giunse a sfidare gli dei. Questo primo DLC ruota interamente intorno ai Decaduti.
A dare il via alla missione sarà Charon, che mostra a Clive dei cristalli viola, ribattezzati Cristalli Crepuscolari. A differenza dei cristalli prodotti dai Cristalli Madre questi si rompono dopo pochissimi utilizzi e stanno prendendo piede nel mercato nero dei Gemelli a causa della scarsa reperibilità dei cristalli tradizionali. Clive e i suoi compagni decidono quindi di indagare sulla vicenda, sospettando che non si tratti di un qualcosa da prendere a cuor leggero.

Ci fermiamo qui con la descrizione degli eventi, dato che il Echoes of the Fallen dura circa tre ore. Vorremo quindi evitare di svelarvi troppo del già poco contenuto narrativo presente. Narrativa che risulta sicuramente interessante e anzi offre della lore ed elementi decisamente importanti per comprendere al meglio il mondo di Final Fantasy XVI, ma che allo stesso tempo dà la sensazione che questo primo DLC sia una sorta di prologo per The Rising Tide. In quel DLC, infatti, sappiamo già che avremo circa dieci ore di contenuti e potremo finalmente affrontare e utilizzare le abilità dell’Eikon mancante nel gioco base, Leviathan.
Da considerare inoltre che in Echoes of the Fallen viene introdotto un nuovo personaggio, senza esplorarlo e approfondirlo a dovere. Ci aspettiamo che anche lui venga sviscerato maggiormente questa primavera. Insomma, narrativamente le aggiunte di Echoes of the Fallen sono molto interessanti, ma decisamente ridotte all’osso.

Final Fantasy XVI Echoes of the Fallen, scena

Anche sotto il lato del gameplay questo primo DLC soddisfa sotto certi aspetti, ma delude in altri. Il nuovo dungeon è veramente bellissimo sotto il piano estetico, presentandosi come una delle ambientazioni più memorabili di Final Fantasy XVI. Allo stesso tempo è però uno dei dungeon più lineari di tutto il gioco. Non che le mappe del gioco base fossero dei capolavori di complessità, ma in questo caso andiamo veramente verso la definizione di corridoio più assoluta.

Abbastanza deludente anche la selezione di nemici base. Questo sono infatti semplici re-design dei nemici già incontrati durante il gioco base. Per quanto siano esteticamente gradevoli, sempre di goblin stiamo parlando.
Viene inoltre introdotta una nuova piccola meccanica, con i nemici che vengono rivestiti da una barriera magica. Attaccandola melee prenderemo danno e dovremo quindi gestire questi nemici con le magie o le abilità degli Eikon. Il problema è questa meccanica viene sfruttata veramente pochissimo dai nemici e le boss fight non ne fanno proprio utilizzo. Aggiungere un nuovo elemento di gameplay in modo così marginale è una scelta che proprio non abbiamo capito.

Parlando invece delle boss fight presenti, sono senza dubbio la parte migliore di questo DLC. Belle esteticamente, divertenti da affrontare e con un livello di sfida soddisfacente. Sia chiaro, non parliamo di super sfide difficilissime. Sia in modalità normale che a difficoltà Final Fantasy la difficoltà si attesta ai livelli delle boss-fight più complesse del gioco base, nulla di più.

Chiudiamo con una nota d’elogio per le nuove musiche presenti in questo DLC. Masayoshi Soken ci ha tenuto ha ricordare a tutti perché ai The Game Awards 2023 è stato premiato per la miglior colonna sonora, regalandoci altre traccie davvero degne di nota.
Infine, visto che si parla di musiche, Echoes of the Fallen aggiunge anche nuovi dischi da usare nell’Orchestrion del rifugio, oltre a nuovi equipaggiamenti e armi che superano per valori quelli craftabili a fine gioco. Infine, piccola coccola per i fan della serie, è stato reso disponibile il nuovo aspetto arma della Buster Sword di Cloud, direttamente da Final Fantasy VII.

Final Fantasy XVI Echoes of the Fallen, logo

Conclusioni

Il primo DLC di Final Fantasy XVI ha deluso un po’. Ci aspettavamo di più da Echoes of the Fallen. Onestamente, per quanto le nuove boss fight siano divertenti e le aggiunte di lore siano veramente tanto interessanti, i 9.99€ richiesti per questo primo DLC non sono pienamente giustificati. Questo nuovo contenuto sembra tanto un prologo al ben più massiccio (stando alle dichiarazioni) The Rising Tide. Il pacchetto dei due DLC viene venduto a 24.99€, permettendo di risparmiare un po’ sull’acquisto separato. Valuteremo questa primavera se l’acquisto del pacchetto sarà giustificato.

Echoes of the Fallen offre di fatto un contenuto a metà strada tra una secondaria del gioco base e una sezione principale. La struttura di progressione e della quest è quella conosciuta. Nel secondo DLC ci piacerebbe vedere magari qualche idea in più per alleviare almeno un po’ uno dei problemi principali di FInal Fantasy XVI: l’inutilità dell’esplorazione. Come detto, non resta che attendere la primavera.

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Samuel Bianchi

Samuel Bianchi

Videogiocatore svezzato dalle sapienti mani della prima Playstation e dal Sega Mega Drive, nel tempo ha sviluppato un interesse particolare per i giochi di ruolo. Cresciuto vivendo il videogioco in solitaria, ora ha un forte desiderio di analizzare il mondo videoludico con gli altri appassionati, approfondendone le capacità aggregative e comunicative, tipiche della grande arte.

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