Dr Commodore
LIVE

Temu ha accusato il competitor Shein di violazione del copyright e intimidazioni mafiose

Per chi non conoscesse Temu, stiamo parlando di una piattaforma e-commerce che è diventata molto famosa in tutto il mondo, anche qui in Italia, per via dei prezzi bassissimi con cui sono venduti i suoi prodotti e per la pubblicità aggressiva che circola in rete.

La piattaforma si è espansa a livelli impressionanti, partendo da Shangai, fino ad arrivare a fissare la sua sede per gli Stati Uniti direttamente a Boston. L’azienda ha saputo sfruttare brillantemente le opportunità, tagliando il ruolo degli intermediari tra venditori e acquirenti, riuscendo dunque a spedire la propria merce direttamente ai clienti senza dover usufruire dei magazzini del paese di destinazione. Tuttavia, ciò che l’ha davvero resa famosa, sono i prezzi molto bassi e ulteriori sconti aggressivi per brevi periodi che spesso mette a disposizione dei clienti.

Negli ultimi giorni, tuttavia, sembra che siano sorti nuovi problemi tra Temu e il suo competitor, Shein, un altro e-commerce di fast-fashion cinese. Addirittura si parla di “intimidazioni in stile mafioso nei confronti dei fornitori“, così come si legge in un documento che è stato depositato mercoledì alle autorità americane.

Temu

Le accuse e i trascorsi

La società WhaleCo che ha sede a Boston e che è infatti il punto centrale di Temu negli Stati Uniti, ha affermato che il marchio Shein ha violato i suoi diritti di proprietà intellettuale, obbligando i fornitori che lavorano anche con l’azienda ad abbandonare la piattaforma, intraprendendo anche molte altre misure per fermare la crescita della stessa negli USA. Così ha parlato una portavoce dell’azienda:

shein

“Abbiamo citato in giudizio Shein perché recentemente le sue azioni si sono intensificate. Hanno cominciato a tartassare i fornitori, chiedendo con la forza i loro telefoni, rubando i nostri account, le nostre password e i nostri segreti aziendali, chiedendo poi anche ai fornitori di lasciare la nostra piattaforma. Le loro azioni sono troppo esagerate, non avevamo altra scelta che denunciarli.”

Non è la prima volta che le due aziende si dichiarano guerra a vicenda, infatti questa storia arriva poche settimane dopo l’ultima volta che le due aziende hanno ritirato le rispettive denunce: Shein aveva citato in giudizio la rivale più o meno per gli stessi motivi, ovvero violazione della proprietà intellettuale; Temu l’aveva invece citata in giudizio per minacce e costrizioni ai produttori di stipulare accordi di esclusività.

temu2

LEGGI ANCHE: Temu, un report rivela che l’app ha le stesse caratteristiche di un malware pericoloso

Articoli correlati

Giovanni Noto Nani

Giovanni Noto Nani

Scrittore, videogamer, appassionato di fantasy, con l'ambizione di realizzare un sogno: vivere da barbagrigia sulle alture di Hrothgar Alto.

Condividi