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Serie A: come funziona la nuova piattaforma anti pirateria che debutterà con Juventus-Napoli

La campagna anti-pezzotto che la Serie A sta portando avanti da anni continua. Ormai da tempo gli organi competenti stanno cercando di aggirare quello che per il sistema calcio italiano è un problema piuttosto grave, che porta all’incirca 350 milioni di euro di perdite.

Già nei mesi scorsi, l’amministratore delegato della Serie A Luigi De Siervo, aveva anticipato l’arrivo di un nuovo sistema, capace di contrastare l’attività dei siti di streaming illegali. Adesso, queste promesse sembrano diventate realtà e finalmente sembra tutto pronto per entrare in funzione. L’introduzione di questa piattaforma è contenuta nel Decreto Legge Caivano, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 Novembre di quest’anno, ed è previsto dalla legge 93 del 14 Luglio 2023, secondo il quale “il lancio di questa piattaforma sarebbe dovuto avvenire entro sei mesi dalla costituzione di un tavolo tecnico“.

Grazie ad alcuni emendamenti che hanno modificato il testo, c’è stata anche una riduzione dei tempi di lancio che da sei mesi è passata a tre. In questo modo, la piattaforma è prevista per il 7 Dicembre 2023, esattamente un giorno prima della sfida di campionato tra Juventus e Napoli, primo anticipo della quindicesima giornata di Serie A.

Juventus Napoli Serie A

Come funziona la piattaforma che debutterà in Serie A

AgCom ha condotto una serie di test su questa piattaforma, per capire se sia possibile bloccare gli indirizzi IP illegali entro mezz’ora dalla loro individuazione. Non solo: questi stessi IP serviranno alle autorità competenti per risalire alle persone coinvolte nella fruizione di questi contenuti illegali. La novità più importante però risulta essere quella legata alla possibilità di bloccare un indirizzo IP senza necessità di contraddittorio con il titolare, una procedura che fino a oggi sembrava impraticabile.

Quindi la domanda sorge spontanea: i test sono andati a buon fine? Significa che finalmente non ci sarà più possibilità di sfruttare il pezzotto? Per arrivare a questa risposta servirà tempo e non sarà immediata. A rigor di cronaca, infatti, è possibile anche che l’efficacia di questa piattaforma possa non dare gli effetti sperati, perlomeno non nel breve periodo. Questo perché gli ISP (Internet Service Provider) possono aggirare i blocchi imposti dalla piattaforma grazie ai DNS, utilizzandone di alternativi.

Juventus Napoli loghi delle squadre

Altra cosa importante da sottolineare: riusciranno i provider entro il 7 Dicembre a ultimare l’automatizzazione della procedura di blocco degli indirizzi IP fraudolenti? Anche questo potrebbe risultare un problema nel breve periodo, soprattutto considerando i tempi ristretti. Considerando questo scenario, si aprono due problemi in particolare: il primo è che i provider, seppur siano già tenuti a rispondere in maniera tempestiva alle segnalazioni, dovranno bloccare gli indirizzi IP manualmente; il secondo è che la piattaforma rischia di mandare in tilt diversi siti.

In ogni caso, per chiunque venga infine scoperto a usufruire di contenuti ritenuti illegali, ci sono rischi importanti che sono contenuti all’interno del decreto legge Caivano. Quest’ultimo infatti prevede sanzioni che vanno fino a 15.493 euro e fino a tre anni di reclusione per chi distribuisce contenuti illeciti. Anche se, da quello che sappiamo, le multe non sono state efficaci per contrastare questo fenomeno, motivo per cui si sta virando con forza verso il blocco delle trasmissioni.

Spot sulla pirateria "la pirateria uccide il calcio"

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Giovanni Noto Nani

Giovanni Noto Nani

Scrittore, videogamer, appassionato di fantasy, con l'ambizione di realizzare un sogno: vivere da barbagrigia sulle alture di Hrothgar Alto.

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