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Neuralink, nuovo finanziamento di 43 milioni per la società di Musk

Neuralink, la società di Elon Musk che a breve permetterà agli esseri umani di interagire col mondo circostante tramite un collegamento neurale, ha ricevuto un nuovo finanziamento di 43 milioni di dollari all’alba della sperimentazione umana aperta a settembre. All’investimento avrebbero partecipato trentadue persone.

L’obiettivo principale rimane invariato: sviluppare un’interfaccia BCI (brain-computer interface) che permetterà alle persone paralizzate o disabili di azionare dispositivi tecnologici col pensiero, ma c’è ancora del dissenso. Sono ancora aperte, infatti, le inchieste federali per crudeltà sugli animali durante gli esperimenti della società iniziate due mesi fa.

A scatenare l’inchiesta sarebbe stato il contrasto tra i dati rilasciati dalle università e le parole di Musk in occasione dell’apertura delle iscrizioni per la sperimentazione umana. “Nessuna scimmia è morta come conseguenza dell’installazione del chip di Neuralink“, avrebbe detto il miliardario, affermando poi che tutti gli esemplari utilizzati per i test sarebbero stati scelti proprio perché terminali. Solo nello scorso anno, il conteggio stimato delle vittime tra pecore e macachi sarebbe di 1500 esemplari.

Neuralink, Elon Musk

I finanziamenti per il P.R.I.M.E.

Stando ad un documento depositato alla commissione per i titoli e gli scambi (SEC), già nell’agosto di quest’anno Neuralink avrebbe aumentato la sua tranche da 280 milioni di dollari a 323 milioni grazie alla Founders Fund, la società che investe capitali in “persone intelligenti che risolvono problemi difficili“. Con questo nuovo finanziamento, l’azienda tecnologica punterà a migliorare la sperimentazione del PRIME, acronimo che sta per: “Precise Robotically Implanted Brain-Computer Interface“, o interfaccia cervello-computer impiantata accuratamente da un robot.

Neuralink, installazione

Questa serie di esperimenti è atta a valutare la sicurezza degli impianti Neuralink (N1) e dell’avanzatissimo robot chirurgo (R1), oltre che a valutare la funzionalità dell’interfaccia creata per consentire alle persone paralizzate di controllare i dispositivi intorno a loro con il pensiero. Questa fase della sperimentazione umana, è infatti rivolta unicamente a “persone affette da tetraplegia dovuta a lesioni del midollo spinale cervicale o a sclerosi laterale amiotrofica (SLA)“.

Nonostante i nobili intenti, però, rimane la preoccupazione riguardo alla pericolosità dell’installazione di Neuralink sollevata dai dati pubblicati dal Comitato dei Medici per la Medicina Responsabile (PCRM) e dai dettagli sulla morte prematura degli animali utilizzati nei test. Si attendono ancora i rapporti sui primi risultati ottenuti dalla sperimentazione umana.

Elon Musk

Fonte: HDBlog

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Matteo Zazza

Matteo Zazza

Scrittore e favolista dal 1997, a quanto pare (chi sono io per contraddire Google?). Autore di: "Manuale di Difesa e Protezione dalle Creature delle Favole" e "La Ballata di Irontray".

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