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Ma L’Attacco dei Giganti ha davvero bisogno di un sequel?

L’uscita dell’ultimo episodio de L’Attacco dei Giganti è ormai alle porte e dopo oltre dieci anni dovremo dire addio, volenti o nolenti, alla trasposizione animata dell’opera di Hajime Isayama che per tanto tempo, tra peripezie, problemi di produzione e cambi di studio, ci ha accompagnati. Non sarà un addio facile, come del resto non lo è stato per il manga ormai oltre due anni fa e del resto le novità delle ultime settimane non hanno fatto altro che confermare quanto i fan della serie siano riluttanti al chiudere quel capitolo della loro vita e a lasciare andare Eren e compagni.

Sin dall’annuncio del progetto L’Attacco dei Giganti: FLY e del “Volume 35”, infatti, gli appassionati hanno iniziato a sognare a occhi aperti, immaginando un capitolo extra che in qualche modo fa da ponte verso un sequel della serie. Tra le ipotesi c’era addirittura che il protagonista del fantomatico “Volume 35” (un capitolo extra in appendice di diciotto pagine) potesse essere il bambino che vediamo nelle ultimissime pagine del manga e che vediamo andare verso l’albero e dare inizio nuovamente, forse, alla maledizione dei giganti.

Sappiamo bene che dire addio a una serie che ha significato tanto nell’arco della nostra vita può essere difficile e che la prima fase può essere di totale rifiuto, ma è davvero giusto continuare a negare la realtà e a sperare che un’opera ormai conclusa riprenda la serializzazione?

L'Attacco dei Giganti

L’Attacco dei Giganti è una serie che nei suoi 139 capitoli racconta tutto ciò che voleva raccontarci e il fatto che a una parte dei fan il finale non sia piaciuto non implica assolutamente che abbia bisogno di un sequel che lo renda perfetto o che faccia ammenda per gli errori della prima parte; se non altro, un sequel potrebbe rovinare il perfetto intreccio costruito da Hajime Isayama, introducendo problemi e storture laddove prima non c’erano.

Tante opere ce lo hanno dimostrato negli anni, ma prendiamo l’esempio della più recente: Boruto. Molti fan di Naruto odiano il suo sequel al punto da abbandonarlo dopo una manciata di capitoli o episodi ancora prima che l’opera potesse effettivamente ingranare, in alcuni casi disaffezionandosi persino all’opera madre in virtù dell’odio per Naruto Next Generations. Volete davvero che qualcosa del genere accada anche a L’Attacco dei Giganti?

l'attacco dei giganti

Nel bene e nel male L’Attacco dei Giganti è un’opera in cui tutto si è concluso secondo il suo corso naturale e di cui, soprattutto, il suo autore è almeno parzialmente soddisfatto. Costringere Isayama a realizzare un sequel solo sulla base del nostro desiderio di non dire addio a una delle nostre serie preferite non solo sarebbe tremendamente sbagliato nei confronti dell’autore, ma anche dell’opera stessa che rischierebbe di uscirne irrimediabilmente compromessa.

Molto meglio, quindi, tenerci stretti i ricordi che possediamo dei suoi 34 volumi, ricordandoli con un sorriso e andando avanti a goderci la prossima opera piuttosto che rimanere ancorati alla speranza vana che una ormai conclusa possa in qualche modo riprendere.

L'Attacco dei Giganti ending

Leggi anche: L’ATTACCO DEI GIGANTI VOLUME 35, IL PROTAGONISTA DEL CAPITOLO INEDITO POTREBBE GIÀ ESSERE STATO SVELATO

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Daniela Reina

Daniela Reina

Nel tempo libero viaggia attraverso tempo, spazio e mondi di fantasia in compagnia di qualche buona lettura. Il suo manga preferito è Berserk, l'anime Neon Genesis Evangelion.

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