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CryMachina – Recensione: donne e robot dei paesi tuoi

Robot in gonnella pronte a salvare il mondo

In un’epoca in cui ormai le IA stanno prendendo sempre più piede e dove si iniziano a temere i risvolti umani della faccenda (SkyNet insegna), non era da escludere che gli sviluppatori di Furyu Corporation in collaborazione con Aquria, software house con alle spalle diversi titoli basati sul mondo di Swort Art Online, ne cavalcassero l’onda proponendo un videogioco che rispecchia le nostre paure umane.

E così, dai timori più oscuri, fondati o meno che siano che ci vedono decimati dai robot e dalle intelligenze artificiali, nasce CryMachina un titolo action rpg che farà la gioia non soltanto degli amanti dello sci-fi, ma anche degli amanti delle bellissime fanciulle stile anime giapponese, insomma fantascienza e tecnologia si, ma senza dimenticare un po’ di sana femminilità.

CryMachina

CryMachina, quando il futuro dell’umanità è in pericolo

Leben Distel è una ragazza giovane, bella, ma suo malgrado sull’orlo del baratro e prossima alla morte. Già dall’introduzione di CryMachina è possibile notare il suo odio verso il genere umano e verso il mondo, affetta da sociopatia, misantropia, e probabilmente delusa da tutto ciò che la vita le ha riserbato. Quale miglior persona su cui contare per la salvaguardia della razza umana?

Si, perché la storia dietro a CryMachina vede il genere umano estinto da millenni a causa di una devastante guerra, e proprio Lebel Distel suo malgrado si rivedrà rinascere in un corpo sintetico in cui è stata “impiantata” la sua coscienza con tutto ciò che ne consegue. Sembra l’inizio di una fiaba già vista, l’essere artificiale che percorre il suo cammino di redenzione per tornare umano, ma è leggermente più complicato di così.

L’ultimo barlume di speranza per l’umanità e la sua rinascita risiede in degli esseri artificiali noti come Dei Ex Machina, i quali hanno il compito di preservare la razza umana, compito non propriamente facile quando il primo di essi, Propator, viene perso. Da quel momento si creeranno dissidi fra gli altri Dei Ex Machina, e neanche a farlo apposta Lebel Distel sarà al centro di questa battaglia fra Dei Ex Machina, battaglia che terminerebbe soltanto per mano di un essere umano.

CryMachina

Combattimenti caotici nell’Eden

Come in ogni opera giapponese che si rispetti la trama è soltanto la punta dell’iceberg, e per nostra fortuna non siamo qui a recensione un manga o un anime, anche se a dire il vero questo videogioco ci si avvicina parecchio. CryMachina è, come già anticipato, un videogioco action rpg in terza persona come se potrebbero vedere tanti, e con una storia non esattamente “di primo pelo”.

Controller alla mano CryMachina ci vedrà combattere nei panni di alcune E.V.E., Leben Distel infatti non sarà l’unica forma di vita artificiale ricreata per poter ricostruire un futuro per la razza umana. Faremo la conoscenza anche di altre figure co-protagoniste, le quali ci accompagneranno in caotiche (è proprio il termine adatto) battaglie nell’Eden oppure si rilasseranno nel Giardino davanti ad un buon the caldo, lasciandosi andare in chiacchiere fra amiche.

Purtroppo non siamo davanti ai tanto gettonati “open world” attuali, CryMachina presenta una struttura di gioco composta in “missioni”, tutte (o quasi) che ci porteranno a percorrere un’unica strada e ad affrontare i vari nemici che troveremo sul nostro cammino, anch’essi che prendono ampiamente spunto dalla cultura religiosa. Come in ogni buon rpg che si rispetti avremo la possibilità di potenziare le abilità dei personaggi che potremo utilizzare in battaglia e di curare con attenzione il loro equipaggiamento, sostituendolo, al bisogno, con oggetti più potenti.

CryMachina

Diametralmente opposte ci sono sembrate le varie battaglie che abbiamo affrontato, non sempre i nemici ci sono sembrati “abbastanza svegli” e spesso e volentieri ci sono sembrati più dei manichini messi li a prendere schiaffi. Esattamente opposta invece la sensazione che abbiamo avuto nel combattere alcune boss fight, le quali ci hanno trasmesso molta più enfasi e divertito molto di più, anche se resta quella sensazione di un combat system troppo caotico.

Se tecnicamente il gioco ci ha convinti con la sua solidità anche e soprattutto lato frame rate, così come ci ha convinto l’aspetto grafico del titolo e la cura con cui sono stati caratterizzati i vari personaggi (e comprimari), dall’altra ci duole ammettere che troppi effetti visivi a schermo durante le battaglie ci ha reso estremamente difficile comprendere cosa stesse succedendo. Scie luminose, esplosioni luminose, auree luminose, insomma comprendere cosa sta accadendo in fase di battaglia è quasi impossibile, e spesso e volentieri ci si vedrà costretti a ricorrere ad un “premi e prega” nella speranza di battere l’avversario che avremo di fronte.

CryMachina

Carissime amiche è l’ora del the

Non esiste un videogioco incentrato perlopiù sulla presenza di solo comparto femminile, se non prevede anche la cara e gioiosa ora del the. Combattere esseri sintetici che ostacolano la rinascita del genere umano deve essere stressante, è quindi bene prendersi del tempo per chiacchierare con le proprie alleate davanti ad una buona bevanda calda e dei pasticcini. So che potrebbe essere strano, ma in realtà è proprio così.

In CryMachina fra una missione e l’altra è possibile recarsi nel Giardino, dove attraverso un menù a tendina ci sarà data la possibilità di intraprendere alcuni argomenti con le nostre amiche di bevuta. Queste si sbloccheranno conseguenzialmente nel corso della storia, grazie a dei frammenti di coscienza umana che possiamo trovare sparsi qui e li nell’Eden, o semplicemente dopo aver combattuto contro un determinato nemico.

CryMachina

Peccato il videogioco sia esclusivamente in giapponese con i sottotitoli in inglese, nei momenti di relax davanti a the e pasticcini ci sarà modo di conoscere più a fondo le nostre compagne di combattimento, e soprattutto le loro motivazioni. Diciamo che “l’ora del the” in CryMachina è una parentesi che va ad accontentare tutti coloro cercano approfondimenti di trama o introspezione dei vari personaggi nei videogiochi.

Qualcosa che può essere apprezzato per alcuni, mentre altri potrebbero detestarlo ferocemente, anche visto il fatto che ripetiamo che il gioco è esclusivamente con audio giapponese e sottotitoli in inglese. Non propriamente adatto a qualsiasi tipo di videogiocatore, e ammettiamo che l’assenza della localizzazione in italiano ci ha deluso. Tutti avrebbero avuto modo di godere di più di questo titolo se fosse stata presente, almeno in forma scritta.

CryMachina
Piccolo riferimento ad un famoso film, quale?

Conclusioni

CryMachina è un buon titolo, certo va precisato che è uno di quei videogiochi che colpisce di più una determinata fetta di pubblico, magari quella appassionata a quei titoli a metà fra videogioco e un anime, tuttavia pur sempre un buon titolo. Se tecnicamente non è esente da difetti, seppur presenta un gameplay limitato e strutturato “a livelli”, ha tuttavia le sue lacune, prima fra tutti un combat system caotico che fa capire poco al videogiocatore.

Il motore grafico alla base di tutto CryMachina, anche se non direttamente specificato, ci ha dato l’idea di essere l’Unreal Engine in vista alla solidità tecnica e frame rate, il quale (almeno su PlayStation 5, la versione da noi provata) non ha avuto mai tentennamenti o problematiche di qualsivoglia sorta. CryMachina resta però un titolo fortemente limitato, per quanto in combattimento sia possibile utilizzare diverse armi o abilità equipaggiabili dalle diverse E.V.E, sempre nello stesso ci sono a nostro parere troppi effetti visivi che vanno a confondere il videogiocatore.

D’altro spessore la cura dei vari personaggi, sia nel loro aspetto visivo sia nella loro caratterizzazione generale, l’ora del the è da un lato fondamentale per conoscere a fondo ogni personaggio e la storia dietro a CryMachina. Qualcosa che riteniamo fondamentale quando si va a parlare di videogiochi simili, e l’assenza di una qualsivoglia localizzazione in italiano, ci duole ripeterlo, è un’ostacolo non da poco conto vista la mole di informazioni a livello di trama che girano intorno a CryMachina.

CryMachina

CryMachina

VOTO - 7.5

7.5

/ 10

CryMachina è un titolo che diverte ma non stupisce, consigliato ai veri fan del genere e che sappiano anche cimentarsi con la lingua inglese

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Daniele Mastrangeli

Daniele Mastrangeli

Daniele Mastrangeli nato nel 1977 e cresciuto a pane, vecchi film, cartoni animati e Phillips Videopac G7000.

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