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Elon Musk ha deciso: X diventa a pagamento

Non molto tempo fa, vi avevamo parlato della decisione di Elon Musk di rimuovere dal suo social, X, i titoli degli articoli pubblicati sulla piattaforma. Scelta che ha portato il magnate di Tesla a rilasciare anche altre interessanti affermazioni riguardo il futuro dell’ex Twitter: si stava infatti muovendo per combattere i vasti eserciti di bot che popolano un po’ tutti i social ultimamente.

Il rimedio – teorico al tempo dell’articolo – pensato? Chiedere un piccolo pagamento mensile per l’uso del social X, “pochi dollari o qualcosa del genere”. In questo modo, “potremmo essere abbastanza certi che ad usare l’app siano persone in carne ed ossa”. A quanto sembra, quel rimedio non è più ipotetico, e sembra essersi concretizzato.

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Elon Musk

Nella giornata del 17 ottobre, Elon Musk ha pubblicato sul suo sito un lungo posto, dal titolo lapalissiano “Not A Bot”, in cui chiarisce la decisione di rendere a pagamento X con una quota annuale di 1 $ (aggiungendo che i prezzi variano in base al paese e alla valuta). Il fine è di contrastare il traffico di profili BOT e spammer sul social bilanciando al contempo l’accessibilità della piattaforma con l’importo ridotto della commissione. Al momento, questa soluzione interesserà in via di test solo due paesi: Nuova Zelanda e Filippine.

Elon Musk e la fase di test in Nuova Zelanda e Filippine

Il test che Elon Musk ha deciso di intraprendere in Nuova Zelanda e nelle Filippine prevede due fasi specifiche, sempre secondo quanto riportato dal suo post su X “Not A Bot”:

  • Fase uno, verifica telefonica: Ai nuovi account creati su X, in questi due paesi, verrà prima richiesto di verificare il proprio numero di telefono.
  • Fase due, selezione del piano di abbonamento: Quota annuale di $ 1 USD (ricordiamo che i prezzi variano in base al paese e alla valuta). I nuovi utenti saranno in grado di eseguire determinate azioni sulla versione web della piattaforma: pubblicare contenuti, mettere “Mi piace” ai post, rispondere, ripubblicare e citare i post di altri account, aggiungere ai segnalibri i post (in pratica le stesse cose che facevano gratis).

È obbligatorio, per questi paesi, pagare per utilizzare X? Il magnanimo Elon Musk ci dice di no, non lo è. Certo, chi non è disposto a pagare 1.43 NZD (dollaro neozelandese) e 42.51 PHP (peso filippino) all’anno potranno eseguire solo azioni di “lettura”, come ad esempio leggere i post, guardare video e seguire gli account. Un po’ come guardare una vetrina: vedi ciò che ti piace in esposizione, ma se vuoi toccare devi pagare.

Dal comunicato, appaiono però delle criticità: non è ben specificato perché solo Nuova Zelanda e Filippine siano state scelte da Elon Musk per questa fase tester, né se la scelta ricade su tutti gli utilizzatori di X o esclusivamente sui nuovi, né quanto durerà questo test. Non è inoltre chiaro se la questione dell’abbonamento interessi solo l’utilizzo lato web del social o anche app. Molte novità, ma poca chiarezza; ci aspettiamo che il servizio di X rilasci info più chiare ed esaustive quanto prima.

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Davide Romano

Davide Romano

Digital Copywriter per passione e per pagare la connessione WiFi. Cresciuto a cartoni, serie tv e film, mi piace scrivere recensioni, consigliare film/serie tv e anime. In me convivono The Office, Shameless, la saga di Harry Potter e One Piece. Tutte per uno, uno per tutte!

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