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Lies of P: Oltre la bugia, l’arma nascosta di un Burattino

A prima vista, Lies of P potrebbe non sembrare collegato alla storia di Pinocchio che tutti noi conosciamo, così come raccontata dal grande Carlo Collodi. Tuttavia, questo gioco oscuro e complesso nasconde numerosi rimandi al burattino bugiardo più famoso della letteratura italiana. Non si tratta solo di easter eggs come Gemini o Sophia, ma di un’interpretazione profonda e inquietante del concetto di verità e menzogna.

Gli sviluppatori seppur scegliendo un setting molto lontano da quello di Pinocchio hanno dato un grande valore alle bugie come strumento narrativo.

Lies of P

Il potere dell’atto di mentire in Lies of P

Il gioco ci presenta un mondo dove il semplice atto di mentire assume una dimensione completamente nuova. Qui, Pinocchio non ha solo un naso che cresce, ma può ottenere attraverso le sue azioni un’arma potente e misteriosa: il Golden Lie. Quest’arma segreta, tuttavia, non si ottiene facilmente. Richiede al giocatore di imbarcarsi in un percorso di inganno e doppio gioco. Come un vero Pinocchio.

Abbiamo parlato ampiamenti di questo aspetto nella nostra recensione, Lies of P: Mentire o Morire?

All’Hotel Krat, una domanda essenziale ci viene posta: sei un umano o un burattino? In Lies of P, i burattini sono intrappolati in una realtà in cui non possono mentire. Ma la vera sfida è diventare più “umano”, ed è qui che il gioco si fa intrigante. Ogni bugia raccontata avvicina il giocatore all’umanità, cambiando dinamiche e esiti nel gioco.

Un elemento cruciale per svelare il mistero del Golden Lie è il Ritratto di un Bambino, un pezzo di storia rubato e nascosto in una zona pericolosa del gioco. Questo ritratto non è solo un omaggio al giovane Pinocchio, ma un tassello fondamentale per decifrare il puzzle di Lies of P.

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Dopo aver affrontato innumerevoli sfide e rivelato ogni bugia, il ritratto precedentemente recuperato si trasforma, rivelando l’ambita arma Golden Lie. Quest’arma, oltre a essere potente e soddisfacente da usare, simboleggia la trasformazione del protagonista e la natura ambigua della realtà in cui si trova.

Lies of P non è solo un gioco, ma una profonda riflessione sulla natura della verità, sull’essenza dell’umanità e sui confini tra realtà e finzione. Un’avventura che promette di affascinare e sorprendere fino all’ultimo momento. Riplasmando e interpretando nuovamente il mondo creato da Collodi, dove per Pinocchio il crescere del suo naso ogni volta che mente non manifesta solo un meccanismo punitivo, ma piuttosto una rappresentazione tangibile delle conseguenze delle nostre azioni.

Ogni bugia, ogni scelta sbagliata, ci allontana dalla nostra vera essenza e dalla nostra aspirazione a essere “reali” – onesti, autentici e dotati di morale.

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Antonio Pascarella

Antonio Pascarella

Videogiocatore da sempre e appassionato di tecnologia. A tratti weeb. Alla continua ricerca del rank perduto e della sua millantata abilità. See You Space Co(mmodoriano)wboy.

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