Sin dalla pandemia di Coronavirus, la cultura dei distributori automatici in Giappone ha subito un notevole incremento, grazie all’uscita delle nuove varianti per le strade delle città in questi ultimi anni. Ad Akihabara ha fatto il suo debutto un nuovo distributore che salta subito all’occhio grazie al suo colore e al fatto che contiene soltanto un prodotto: il caffé Max Coffee dell’azienda Georgia.
Questo nuovo distributore è posizionato a tre minuti dalla stazione di Akihabara, proprio fuori da Kotobukiya, uno dei più popolari negozi specializzati in figure. Si tratta di un ottimo luogo dove mettere un distributore, visto che la strada è popolare sia per i locali che per i turisti internazionali grazie anche alle ragazze in cosplay da maid che pubblicizzano i loro locali.
Il nuovo distributore di Max Coffee ad Akihabara
Da lontano il distributore sembra avere dei denti, ma se ci si avvicina si può notare che invece non contiene altro che le bottiglie e le lattine di caffé vendute al suo interno rispettivamente a 160 e 140 yen. Il nome di Max Coffee è inoltre mostrato fieramente nel display superiore del distributore, uno spazio solitamente dedicato al materiale promozionale.
A differenza di altri distributori, questo è quasi solamente di colore giallo, e ha un look davvero semplice che però salta subito all’occhio. Al lato il distributore risulta più snello di molti altri ed è legato a terra con dei fili, forse per evitare che sia rubato o che cada a terra in caso si verifichi un terremoto.
Il distributore supporta le monete 500 yen sia nuove che vecchie e il pagamento online tramite l’applicazione Coke on Pay. Utilizzare l’applicazione è semplicissimo: basta scegliere il metodo di pagamento, avvicinare il telefono al distributore per collegarli e poi scegliere il prodotto che si desidera comprare.
Max Coffee è un drink speciale per i giapponesi, che si differenzia da altri caffé per l’uso del latte condensato, che gli conferisce un gusto molto dolce. La bibita è nata nel 1975, e fino al 2009 veniva venduta solo nelle prefetture di Chiba, Ibaraki e Tochigi. Per molti cittadini rimane una bibita regionale, per questo il distributore è considerato un “assassino” che si è infiltrato dalla prefettura di Chiba per sconfiggere la concorrenza (anche se distributori concorrenti vendono le lattine di Max Cofee a prezzi minori).
