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Horimiya: The Missing Pieces, la nostra recensione della nuova serie del franchise disponibile su Crunchyroll

Tra le serie dell’appena conclusa stagione estiva ci sono state anche nuovi sequel di anime visti negli scorsi anni come l’ottima seconda stagione di Jujutsu Kaisen o il poco entusiasmante nuovo cour di The Devil is a Part-Timer!!. Tra i franchise riapparsi c’è stato anche Horimiya, che è tornato con la “seconda stagione” The Missing Pieces (o Horimiya: Piece), che ha adattato i capitoli saltati dalla precedente stagione della serie, arrivata persino al finale.

Mi sento di definire Horimiya: The Missing Pieces un progetto abbastanza simile a Ranking of Kings: Treasure Chest of Courage, considerato che entrambi hanno adattato storie ambientate nel corso degli eventi della stagione precedente e sono terminate con delle parti sequel. Però se la storia di Ranking of Kings comunque non è finita visto che il manga è ancora in corso, quella di Horimiya invece lo è eccome.

E questo è di fatto il punto debole di The Missing Pieces. Finita di vedere la serie, nonostante quei 5 minuti dell’episodio finale ambientato post finale, il primo pensiero che ho avuto è stato “perché adattarlo in questo modo? Non avrebbero potuto adattare in modo diverso in modo da mettere magari il finale proprio qui?“. Infatti la stagione vista dopo la 1 non può che risultare un semplice extra, al pari di un episodio OAV.

Horimiya, The Missing Pieces

Horimiya: The Missing Pieces è una visione extra?

La s2 non racconta niente che aggiunge davvero qualcosa alla storia principale della serie o a quello che si era visto nel finale. Ogni episodio raggruppa dentro di sé più storie brevi che sono solitamente legate a un tema (esempio il festival scolastico o San Valentino) o a un personaggio specifico (Iura o Yanagi), anche se la maggior parte delle storie sono esclusivamente comiche e non c’è davvero nessuna evoluzione tra un episodio all’altro. Fossero state adattate in mezzo agli eventi importanti adattati nella stagione precedente, sarebbero state forse più accettabili.

Anche il modo per reintrodurre gli eventi saltati è stato davvero furbo, visto che nel primo episodio si parte dall’evento finale della s1 per poi tornare indietro grazie alla narazione di Hori, come se il personaggio volesse raccontarci una storia (d’altronde c’è pure una scena dell’annuario che si apre e rilascia una luce brillante, come nelle opere che iniziano con un narratore che vuole raccontare una storia).

Gli episodi sono comunque divertenti, e ammetto di aver riso a ogni episodio grazie agli ottimi tempi comici e alle interpretazioni dei doppiatori. Ci sono anche alcuni momenti davvero dolci e che fanno scoprire di più personaggi come Sawada (infatti l’episodio 11 è probabilmente uno dei migliori della serie per questo).

Horimiya, The Missing Pieces

A livello visivo la serie è davvero buona in tutti gli episodi (anche se nell’ultimo ci sono dei cut riutilizzati dalla prima stagione). I video dell’opening “Shiawase” è inoltre davvero interessante, con il suo mostrare diversi eventi della vita da liceali anche in maniera evocativa e con un tono più serio. Dell’endingURL” ho apprezzato invece il video che mostra Hori all’interno di un riquadro, come se fosse isolata dal resto della classe mentre guarda il suo cellulare. Inoltre in quel video c’è anche un ottimo uso di colori con tonalità pastello, soprattutto dentro la classe che poi cambiano nella scena onirica che vede la ragazza ballare sul suo cellulare.

Horimiya, The Missing Pieces

In conclusione mi è davvero difficile essere completamente positivo su Horimiya: The Missing Pieces. Alla fine è una visione totalmente extra, nonostante abbia molti momenti divertenti e dolci. La consiglio assolutamente a chi magari ha amato la stagione precedente e a chi vuole rivedere i simpatici personaggi dell’anime, anche se capisco che non possa essere interessante per tutti. Gli episodi della serie e la sua stagione precedente la potete trovare su Crunchyroll (i primi episodi sono inoltre disponibili anche con doppiaggio italiano).

Horimiya, The Missing Pieces

Leggi anche Gachiakuta 1, la nostra recensione del nuovo manga edito da Star Comics.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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