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Naruto Uzumaki: l’importanza di accettare la parte peggiore di sé

Naruto possiede decine e decine di messaggi incredibilmente significativi al suo interno che hanno aiutato generazioni a crescere, a migliorare o conoscere meglio se stessi: l’importanza dei legami e dell’amicizia, il non arrendersi mai, il continuare a cercare la luce anche nella disperazione più oscura, tutti questi sono temi che Masashi Kishimoto affronta sin dai primi volumi della sua opera e che nel corso dei suoi 700 capitoli ritornano costantemente, come se l’autore volesse ricordarci che prima di essere una storia di ninja, Naruto è una storia di esseri umani.

Le Cascate della Verità e la brevissima porzione di storia ambientata all’interno di quel luogo racchiudono un altro importantissimo messaggio che Masashi Kishimoto ha voluto donare ai suoi lettori, anche se troppo tristemente ignorato in favore di altri ben più espliciti.

Naruto sta cercando di controllare la Volpe a Nove Code sotto la guida esperta di Killer Bee, ma prima di provare a combattere contro il demone dovrà scontrarsi con il suo vero io, la parte più oscura del suo animo, quella che ha sempre rinchiuso in un angolo della sua mente e del suo cuore.

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La caratteristica delle Cascate della Verità è proprio quella di permettere a chi vi si immerge di vedere e parlare col proprio inconscio in modo da comprendersi meglio o, nel caso di Naruto, venire a patti con una parte di sé che troppo a lungo aveva ignorato e rifiutato di vedere: la parte di sé colma di odio nei confronti di quel Villaggio che lo ha sempre temuto e rifiutato e che adesso lo considera un eroe. Quella parte di sé che desidera solo vendetta, che non crede che la fiducia degli altri possa essere sincera e che desidera solo sfogare tutta quella rabbia.

In un primo momento Naruto teme quella parte di sé. Ha paura di non riuscire a sconfiggerla, di non avere neanche i giusti strumenti per contrastare qualcosa che, infondo, ha sempre pensato e ha sempre cercato di non vedere. Col passare delle pagine però il nostro protagonista capisce che respingere ciò che temiamo di noi stessi non farà altro che rafforzare quell’odio e quella rabbia inconscia, che crescerà fino al punto di non potere più essere controllata.

Quando tutto sembra perduto però il giovane Uzumaki riesce ad afferrare la lezione più importante di tutte: saremo veramente in grado di diventare chi vogliamo essere solo quando riusciremo ad abbracciare anche la parte peggiore di noi.

E Naruto, infondo, è un maestro nel fare tutto questo: il ragazzo riesce ad accettare con estrema naturalezza le persone attorno a sé, a cambiarle e a migliorarle e maturando riesce a fare lo stesso anche con se stesso, realizzando di fatto che la cosa che conta veramente nella vita non è diventare degli eroi, conquistare una meta od ottenere dei titoli. Ciò che importa veramente è credere in noi stessi e nelle persone che abbiamo attorno, perché solo attraverso i nostri legami potremo riuscire a costruire noi stessi e capire chi vogliamo essere davvero.

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Le sofferenze non vanno soppresse e il dolore non va ignorato. Al contrario, Naruto sorride di fronte al suo stesso dolore e ne afferma la piena legittimità, ringraziandolo persino perché è proprio grazie a quel dolore, a quella rabbia e a quell’odio che è riuscito a crescere e a diventare migliore. I sentimenti negativi ci aiutano a crescere tanto quanto quelli positivi e un giorno, quando saremo riusciti ad abbracciare il lato di noi che più odiamo, potremo ringraziarlo per averci portati dove siamo ora.

Naruto questo è riuscito a farlo con la maturità che lo contraddistingue nonostante un atteggiamento generalmente infantile, mostrandosi cresciuto e pronto a fronteggiare tutto l’odio del mondo. Ma più di ogni altro, pronto a fronteggiare il suo stesso odio e sconfiggerlo, perché l’amore è più forte dell’odio e i legami ci rendono più forti della solitudine.

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Leggi anche: NARUTO, GAARA È IL PERSONAGGIO PIÙ UMANO MAI CREATO DA MASASHI KISHIMOTO

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Daniela Reina

Daniela Reina

Nel tempo libero viaggia attraverso tempo, spazio e mondi di fantasia in compagnia di qualche buona lettura. Il suo manga preferito è Berserk, l'anime Neon Genesis Evangelion.

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