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YouTube, polemiche sulla protezione dei minori scatenate da una ricerca di Adalytics

YouTube è nuovamente al centro di polemiche a causa di una ricerca di Adalytics Research che sembrava indicare come la piattaforma avesse permesso la condivisione di pubblicità mirate nei canali che portano video per bambini, una pratica proibita e che va contro il Children’s Online Privacy Protection Act (COPPA) stilato dalla Federal Trade Commission americana. La legge richiede alle diverse piattaforme di ottenere il consenso dei genitori per utilizzare le informazioni sensibili di minori e di avvisarli di questa pratica.

Nella sua ricerca, Adalytics Research sostiene che YouTube abbia creato un identificatore permanente chiamato “X-Goog-Visitor-ID” che rende difficile agli utenti gestire le scelte del consenso. I dati raccolti vengono poi trasmessi ai server della piattaforma, il quale manda poi delle pubblicità fatte per i bambini sui canali indirizzati a loro.

Nel report c’è scritto che nonostante le pubblicità mirate ai bambini non ci siano sulla piattaforma dal 2019, hanno ricominciato a circolare a luglio 2023. Tra i brand protagonisti di queste pubblicità ci sono ad esempio Mars, Procter & Gamble, Netflix, Apple, Ford, Colgate-Palmolive e Samsung, ma sembra che l’algoritmo “Google’s Performance Max (‘pmax’) stia indirizzando ai più piccoli anche brand per adulti.

I dati raccolti dai click su queste inserzioni vengono poi inviati ad aizende tech e di data broker, tra cui figurano Amazon, Facebook e Open X, che già in passato hanno dovuto pagare delle penali alla COPPA. Adalytics avrebeb preso le informazioni per la ricerca dai report pubblicitari di Google e di YouTube. Al momento Google sta ricevendo diverse domande dagli enti commerciali che rappresentano i pubblicitari, che non sono contenti del report di Adalytics, in quanto si sostiene che alcune pubblicità siano state su Google Video Partners.

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La risposta di Google

Google ha in seguito smentito tutte le dichiarazioni fatte da Adalytics nella sua ricerca. Un rappresentate della compagnia ha infatti dichiarato a DigiDay che è già la seconda volta in poche settimane che Adalytics ha pubblicato un report ingannevole, sottolineando che la piattaforma non ha mai permesso delle pubblicità personalizzate su YouTube Kids, cosa che aveva già spiegata nel gennaio 2020 a coloro che guardavano contenuti per più piccoli.

Il rappresentante ha continuato dicendo che il report contiene delle informazioni false derivate da conclusioni basate sui cookie, che sono “sempre usati in queste situazioni per individuare le frodi e il limite di frequenza“, entrambe azioni che sono permesse dalla COPPA. Nessuna parte del report riporta infatti esempi di violazioni di queste policy.

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Fonte: DigiDay.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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