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Gli 8 momenti più emozionanti nella storia degli anime, tra lacrime e commozione

È risaputo ormai che gli anime siano in grado di farci provare forti emozioni, che possono spaziare da fragorose risate, a momenti di intensa adrenalina fino a pianti commossi, che siano tristi o felici. Dopotutto, il provare emozioni è una componente innata nell’essere umano.

Nelle scorse settimane, avevamo realizzato una classifica che comprendeva i 5 migliori anime in grado di far piangere lo spettatore, ma la prerogativa di far piangere non è esclusiva delle opere drammatiche, anzi, nella storia dell’animazione giapponese ci sono stati tantissimi momenti tristi anche in opere dalla storia non prettamente drammatica.

Oggi vogliamo quindi raccogliere gli 8 momenti più emozionanti negli anime in generale, momenti magari giunti all’improvviso e senza che lo spettatore potesse prevederli, e che forse risultano ancora più intensi. Ovviamente, ci saranno grossi spoiler, quindi continuate la lettura con cautela!

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Full Metal Alchemist: Roy Mustang e la pioggia

Fullmetal Alchemist Brotherhood è con tutta probabilità uno dei migliori anime della storia, tanto da essere stabilmente primo in moltissime classifiche di anime online; ed è un primo posto meritato, perché l’opera nata da Hiromu Arakawa è estremamente ben fatta, con momenti di altissima tensione alternati sapientemente con scene più leggere e conviviali tra i protagonisti, e di conseguenza anche le emozioni nello spettatore variano dalla risata alla tristezza.

Proprio la tristezza è l’emozione che fa da protagonista a una delle scene più tristi e struggenti dell’anime, ovvero il pianto sconsolato di Roy Mustang al funerale del compagno ma soprattutto amico Maes Hughes, ucciso brutalmente da Envy, l’homunculus dell’invidia.

Già di per sé la scena del funerale è straziante anche e soprattutto per la reazione della figlia di Hughes, che non riesce a capire e comprendere dove sia finito suo padre, ma lo spettatore non può non piangere assieme a Roy Mustang, disperato per la perdita del proprio commilitone. E, sebbene splenda il sole, per Roy Mustang sta invece piovendo a dirotto.

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Cowboy Bebop: l’ultimo “Bang” di Spike

Uno degli anime più affascinanti e unici nell’intero panorama dell’animazione nipponica, Cowboy Bebop è una perla scritta e diretta da Shinichiro Watanabe che, per mezzo di una storia a tratti allegra, a tratti triste e deprimente, tratta con finezza ed eleganza temi esistenziali di un certo spessore, come il senso di spaesamento e solitudine, la disillusione e il fare i conti con il proprio passato.

Proprio il passato di Spike Spiegel, uno dei protagonisti della serie, arriverà alla sua porta e gli chiederà il conto: un tempo un ex criminale del Drago Rosso (la più importante delle organizzazioni criminali del 2071), fuggì con Julia, la compagna del suo socio e amico Vicious, della quale si era innamorato. Ciò ovviamente porta i due ex amici a odiarsi veementemente. Frattanto, perse le tracce di Julia, Spike diventa una persona sostanzialmente nichilista, pessimista e che vive in una sorta di inerzia morale del suo essere un cacciatore di taglie.

Ricercato da Vicious, la morte di Julia devasta nell’animo Spike, che perde tutto ciò per cui ancora combatteva, e decide quindi di vendicarla andando a combattere Vicious faccia a faccia, pur sapendo che morirà; la sua intenzione è però quella di capire se lui stesso è ancora vivo o morto. Dopo un intenso scontro con Vicious dal quale esce vincitore ma fatalmente colpito, Spike rivolge la “pistola” fatta con le dita agli ultimi scagnozzi del Drago Rosso, sparando un ideale ultimo “Bang“. Una scena poderosa, che urta profondamente i cuori degli spettatori che si erano affezionati al cowboy spaziale.

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Assassination Classroom: l’addio di Korosensei

Una serie che mescola in una maniera unica demenzialità e momenti toccanti, Assassination Classroom è un anime decisamente sopra le righe, a volte con picchi di comicità decisamente elevati, mentre altri momenti sono di una sensibilità unica, come nel caso del rapporto speciale che si instaura tra Korosensei e i suoi studenti-assassini. Come molti altri anime qui presenti, Assassination Classroom ha una delle scene più struggenti che esistano nella storia degli anime.

È soprattutto nella seconda stagione che gli spettatori cominciano a ricevere informazioni aggiuntive sul passato di Korosensei, come per esempio che è diventato il mostro tentacolare che è per via di ripetuti esperimenti su di lui, oppure che non sia stato lui l’artefice della distruzione della Luna, bensì fu Kotaro Yanagisawa, lo scienziato che sperimentò sul Korosensei umano e che si spaventò di ciò che aveva infine creato.

Dopo un tremendo scontro che coinvolge Korosensei contro Yanagisawa, il professore è a terra stremato, chiedendo infine ai suoi studenti della 3E di finirlo, invece che dall’arma progettata dall’esercito. Nagisa Shiota, uno dei protagonisti, trema di fronte l’uccisione dell’amato professore (un compito del quale erano stati incaricati), ma Korosensei appoggia per l’ultima volta un tentacolo sul ragazzo, rassicurandolo e chiedendogli di uccidere con il sorriso. Cosa che Nagisa fa, in un momento struggente da vedere e che non può che portare al pianto lo spettatore.

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Clannad After Story: la morte di Nagisa Furukawa

Di Clannad si potrebbe dire molto, perché è un anime così delicato, così profondo e che presenta le scene più strazianti di tutta l’animazione giapponese, tanto che ne avevamo già parlato a riguardo nella classifica dei migliori anime in grado di far piangere lo spettatore, sia di tristezza per diversi eventi tragici, ma anche di felicità, grazie al trionfo dell’amore sopra ogni cosa.

Sfortunatamente, prima di arrivare alla risoluzione felice dell’opera, la seconda parte dell’anime, tratto dall’omonima Visual Novel della Key, è costellata di momenti di immensa tristezza, a cominciare da quello che coinvolge la deuteragonista della serie, la dolce Nagisa Furukawa.

Dopo che Nagisa e Tomoya si sono dichiarati il loro amore nella prima stagione, il loro rapporto diventa sempre più profondo, e i due cominciano a fare progetti sempre più importanti: coronare il sogno di avere una famiglia, dopo il loro matrimonio. Purtroppo, complici la salute estremamente cagionevole della ragazza e la sua voglia di partorire nella propria casa, Nagisa non sopravvive al parto, spirando tra le braccia dell’amato Tomoya. Le urla disperate del ragazzo, che chiama inutilmente la moglie, coinvolgono lo spettatore in un pianto di immensa sofferenza.

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Code Geass: il vero motivo delle azioni di Lelouch

Code Geass: Lelouch of the Rebellion è senza ombra di dubbio uno degli anime più avvincenti della storia: una trama elaborata e con numerosi colpi di scena sempre avvincenti, un mix di tensione e drammaticità che tiene lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine della puntata e personaggi iconici, come Lelouch Vi Britannia, doppiato in italiano da un magistrale Massimiliano Alto.

Nonostante il punto focale dell’anime non siano gli avvenimenti tragici, bensì le scene di azioni e come vengono sviluppati i piani di Lelouch, soprattutto avvicinandosi alla fine della serie cominciano ad arrivare diversi momenti intensi e tristi, che trovano la sublimazione nell’ultimo episodio, dopo che Lelouch, grazie a stratagemmi, usi del Geass e sotterfugi, ha riunificato il mondo, assoggettandolo però al suo volere, divenendo così il despota che cercava di combattere a inizio serie.

Ma durante una parata militare qualche mese più tardi, Lelouch viene ucciso da Zero, il suo alter ego da vigilante e che tutti ormai erano certi fosse lo stesso Lelouch. Questo non è che l’ultimo, grande piano geniale del ragazzo: divenuto l’essere umano più odiato, Lelouch ha pianificato di venire ucciso da Suzaku Kururugi travestito da Zero, in modo che il mondo possa finalmente avere la pace. Il prezzo è però altissimo: Suzaku rinuncia alla sua vita diventando per sempre Zero, mentre Lelouch sacrifica la sua stessa vita pur di ottenere la pace nel mondo. Un piano che, rivelatosi, fa piangere a dirotto.

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Naruto: la morte di Jiraiya

Assieme a Bleach e One Piece, Naruto è stato una delle serie più amate nello scorso decennio, grazie alla storia e ai disegni del maestro Masashi Kishimoto, che ha saputo creare un mondo vasto e variegato, ricco di flora e fauna peculiari e caratteristici, paesaggi e ambientazioni mozzafiato ma soprattutto personaggi iconici e amatissimi dal pubblico.

Sicuramente tra i più apprezzati, sia per l’indole bonaria ma anche per la sua grande umanità, l’Eremità dei Rospi Jiraiya è uno dei personaggi più amati di tutto Naruto, che diventa maestro del giovane Uzumaki, insegnandoli il Rasengan e altre tecniche ninja, ma anche impartendogli importanti lezioni di vita… Come l’amare le belle donne.

Proprio per quanto era amato, la morte di Jiraiya, avvenuta a causa delle gravi ferite subite durante lo scontro contro le Sei Vie di Pain di Nagato, è uno degli eventi che più ha fatto piangere gli spettatori di Naruto, anche in virtù del suo sacrificio per scoprire di più sull’avversario e che i suoi ultimi pensieri vadano a Naruto Uzumaki, imprimendo l’ultima goccia di chakra proprio le informazioni su Pain.

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One Piece: la morte di Ace

Forse l’anime (e anche il manga) più influente degli ultimi 15 anni, One Piece è anche una delle opere più longeve al giorno d’oggi: il manga viene pubblicato dal lontano 1997, e secondo le parole del suo geniale creatore Eichiro Oda ci vorranno ancora almeno 5 anni prima che si possa concludere.

Un mondo sapientemente creato e con un livello di approfondimento di luoghi, nazioni, animali, cibi elevatissimo, una storia molto elaborata e fitta di dettagli ma mai di difficile comprensione e una pletora di personaggi estremamente variegati; non vi è dubbio dell’immensa qualità di One Piece. Qualità innalzata da momenti anche drammatici, come quello che riguarda Portuegese D. Ace.

Si stanno svolgendo gli ultimi atti della saga di Marineford, con Luffy ancora intento a salvare Ace dall’esecuzione, e la lotta tra la flotta di Barbabianca e la Marina è più intensa che mai. Il giovane pirata, dopo numerosi scontri contro la Marina, è però allo stremo delle forze, e sembra che la Akainu possa sferrargli il colpo fatale. Suo fratello Ace si frappone, ricevendo però il colpo mortale; nonostante ciò, riesce ancora a rimproverare, con il sorriso, il fratello. L’urlo disperato di Luffy, dopo che gli viene detto che non c’è più nulla da fare per Ace, è straziante.

Ace Saves Luffy

Your Lie in April: la morte di Kaoru

Concludiamo la nostra classifica con uno degli anime più toccanti e drammatici mai usciti negli ultimi tempi: Your Lie in April. Una storia di una malinconia unica, vista la conclusione, ma che nasconde anche un messaggio di speranza per il futuro, un inno a non mollare mai e a vedere la vita sempre con gioia e “a colori“, invece che in bianco e nero.

La storia di Kosei Arima e Kaoru Miyazono è a tratti delicata, candida e spensierata, a tratti cupa, mesta e straziante, ed è tutto questo connubio di emozioni che rende Your Lie in April una stupenda gemma nel panorama dell’animazione nipponica, anche grazie a un sublime comparto sonoro: non poteva essere da meno in un anime dove la musica è il tema principale.

Per Kosei, l’incontro con Kaoru è stato provvidenziale: la ragazza gli ha permesso di vedere nuovamente la vita a colori, di vivere con intensità la sua passione per il pianoforte, e finalmente tornare a competere ad alti livelli; il ragazzo vorrebbe continuare tutto questo assieme a Kaoru. Purtroppo, il fato è infausto per la ragazza, affetta da una grave malattia, che spira mentre il ragazzo che ama (si scoprirà in una lettera postuma indirizzata a Kosei) sta tenendo la sua miglior esibizione di pianoforte. Un climax che non può non far scoppiare in lacrime gli spettatori.

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Riccardo Coda

Riccardo Coda

22 Giugno 1999. Amo l'ignoto, ciò che è poco convenzionale, le storie d'amore smielate e Neon Genesis Evangelion.

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