Dal periodo della pandemia di Coronavirus ha iniziato a diventare popolare tra le persone ricche il biohacking, una tendenza wellness che ha avuto origine nella Silicon Valley e che permetterebbe di allungare la proprio longevità. Molti club dedicati a questa tendenza sono stati aperti negli Stati Uniti, ma il biohacking sta crescendo di popolarità anche negli altri paesi del mondo.
Molti ricchi sembrano anelare all’immortalità, per questo ricorrono a delle palestre di biohacking per ottimizzare la loro salute e invertire l’invecchiamento biologico. Non tutte le “terapie” di biohacking sono consigliabili.
Alcune includono ad esempio un digiuno intermittente, l’ingerimento di pillole e l’utilizzo di tecnologia anti-invecchiamento. Ognuna di esse comporta il rischio di complicazioni: oltre a un arresto cardiaco, bisogna fare attenzione a non fare un eccessivo digiuno per scongiurare ipoglicemia e danni ai reni, e a non consumare troppe pillole per evitare effetti inaspettati. Ogni “terapia” viene infatti supervisionata da degli esperti.
I club di biohacking nel mondo
In America si possono trovare diversi club di biohacking. A New York c’è il Remedy Place, il primo “social club di benessere al mondo“, che offre ai clienti un “estremo rifacimento salutare” al prezzo di 595 dollari. I clienti potranno avere accesso a capsule d’ossigeno, saune con infrarossi e terapie di infusione endovenosa di pillola, il tutto mentre socializzano con altre persone.
La Longevity House a Toronto, in Canada, offre invece delle diagnosi di anti-invecchiammento e terapie solitamente riservate agli atleti professionisti (ad esempio gli allenamenti del respiro) a un prezzo di 100000 dollari. Questo club si pubblicizza come una “comunità esclusiva che permette a investitori e imprenditori di rapportarsi con leader nei settori del biohacking, epigenetica, IA, medicina funzionale ed erboristica“.
Fouri dal continente Nord Americano si trova invece il Saint Haven a Melbourne, in Australia. Per una cifra di 1000 dollari, il club mette a disposizione le più grandi tecnologie di fitness usate dalle celebrità e promette ai clienti di aiutarli a farli diventare più forti e in forma e a fargli avere più energia.
In India, l’attore di Bollywood Suniel Shetty sta invece investendo su una sua personale startup di biohacking, con la speranza di rendere mainstream questa tendenza. In Brasile invece stanno aumentando le conferenze sull’argomento.
Alcuni vogliono spingere ancora più in là il biohacking, con idee un po’ strane. Phil Libin (ex CEO di Evernote) ha creato una routine d’allenamento che comprende 8 giorni di digiuno. Alcuni attori di Hollywood stanno invece abbracciando una tecnica legata al farsi la doccia sia con acqua calda che con acqua fredda. Alcuni biohacker stanno invece cercando anche dei miglioramenti cibernetici che possano essere impiantati nel corpo umano.
Non tutti sono entusiasti della tendenza. Il fondatore di Kernel and Blueprint Bryan Johnson ha dichiarato su Twitter che non vede nessun beneficio nel seguire terapie di biohacking. Il quarantottenne aveva fatto parlare di sé per una strano esperimento che l’ha visto scambiare il proprio sangue con quello del figlio diciassettenne.
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Fonte: Crypton New Media.