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Google Bard arriva in Italia, l’AI generativa ora parla italiano

Google Bard, l’AI generativa firmata Google, è finalmente disponibile anche in Italia. Il lancio dell’intelligenza artificiale era stato ostacolato dalle normative europee.

Lancio posticipato a causa delle normative europee

L’ingresso di Google Bard in Europa è stato ritardato a causa delle restrizioni sulla privacy stabilite dall’UE, ma in data 13 luglio l’AI è finalmente diventata disponibile anche qui. Google ha dichiarato di aver adottato un approccio ambizioso e responsabile, e di aver consultato esperti, legislatori ed enti regolatori, inclusi i garanti per la protezione dei dati. L’azienda ha anche sviluppato un Centro per la privacy di Bard, che permette agli utenti di controllare le proprie informazioni personali e di scegliere la durata di archiviazione dei dati.

Google Bard sarà una nuova era per l’AI generativa

Google ha definito Bard come uno strumento in grado di aumentare la nostra immaginazione e permettere alle idee di evolvere. Questa AI generativa combina l’ampiezza delle conoscenze globali con la potenza e l’intelligenza dei modelli linguistici di Google. Bard può attingere istantaneamente alle informazioni presenti sul web per fornire risposte aggiornate e di qualità.

Google Bard AI

Nuove funzionalità per un’esperienza personalizzata

Rispetto alla versione Beta, Bard si è arricchito di nuove funzionalità per migliorare l’esperienza degli utenti. Ora è possibile ascoltare le risposte grazie alla funzione altoparlante, che si rivela utile in situazioni in cui l’ascolto è preferibile alla lettura. È stata implementata anche la possibilità di condividere rapidamente le risposte dell’AI e di esportare il codice Python in Replit e Google Colab. Inoltre, Bard supporterà nuove funzionalità in lingua italiana, tra cui risposte multiple con diverse opzioni di tono e stile, e l’interazione con le immagini per fornire didascalie o informazioni specifiche.

L’integrazione con altri servizi Google

L’obiettivo finale di Google è l’integrazione totale di Bard con app e servizi come Gmail, Docs, Foto e Maps. Questo consentirà agli utenti di utilizzare Bard per compiere diverse azioni, come inviare email, scrivere testi, organizzare foto e pianificare viaggi. Google punta anche a sviluppare un’esperienza di Ricerca Generativa, che sfrutta l’intelligenza artificiale per migliorare l’esperienza di ricerca.

Un occhio di riguardo alla privacy dei dati

Quando si interagisce con Bard, Google raccoglie dati come conversazioni, posizione, feedback e altre informazioni sull’utilizzo. Tuttavia, l’azienda offre agli utenti la possibilità di gestire tali informazioni in modo responsabile: è possibile modificare la durata di archiviazione dei dati personali o disattivare completamente questa funzione. Inoltre, Google consente agli utenti di richiedere la rimozione dei contenuti e di esportare le proprie informazioni.

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Fonti: RaiNews, Wired.

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Laura Stefan

Laura Stefan

Scrittrice di successo dall'83, responsabile sicurezza Google e sempre in movimento tra Bali e New York con il mio jet privato.

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