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Netflix: il nuovo e strano metodo di classificazione dei titoli che non convince nessuno

Netflix ha sempre stilato diverse classifiche relative ai titoli sulla piattaforma. Il colosso dello streaming era solita prendere in considerazione il tempo di visualizzazione totale, ma da adesso ha deciso di adottare un nuovo sistema di valutazione. Vengono usate le “visualizzazioni”, definite come il rapporto tra il numero di ore visualizzate e il tempo di runtime (sostanzialmente la durata del titolo preso in argomento).

Questo nuovo sistema però non sembra essere ancora pienamente operativo, o meglio risulta un po’ confusionario. Netflix così facendo non rivela il numero di spettatori che ha guardato dall’inizio alla fine il film, serie o show che sia, informazione molto utile sia per gli spettatori che per gli inserzionisti. L’azienda ha deciso di cambiare sistema perché, secondo loro, quello vecchio avrebbe favorito i titoli con una maggiore durata.

Sembra inoltre che i tempi di qualificazione dei titoli più importanti siano passati da 28 giorni a 91, circa tre mesi. Questo significa che avranno impatto sulla classifica anche le performance a lungo termine. Un esempio è Mercoledì che ha superato Stranger Things 4 come titolo in lingua inglese più popolare sulla piattaforma.

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Le parole di Netflix

Netflix si è anche espressa sulla questione affermando che “La nostra speranza è che la trasparenza su cosa guarda il pubblico fornisca ai consumatori, creatori, analisti e stampa maggiori informazioni sul successo dei titoli in streaming. Continueremo a condividere i dati con gli ideatori delle storie, continuando come sempre ad ascoltare i feedback dell’utenza.”

Non è chiaro ancora come questo nuovo sistema di valutazione possa aiutare a farsi un’idea su quante persone abbiano visto uno show e per quanto tempo l’abbiano fatto. Netflix in questi ultimi mesi ha attuato diversi cambiamenti al suo servizio, per esempio ha deciso di bloccare la condivisione della password, generando non poco dissenso da parte del pubblico.

Infatti uno dei dati che Netflix considera vitale è proprio il numero di abbonati. Secondo alcuni dati riportati dall’azienda, eliminare la condivisione delle password ha funzionato, almeno per ora. Certo è che se il numero di utenti non dovesse aumentare dovranno trovare un modo per migliorare le loro performance, per attirare maggiormente inserzionisti. 

Fonte: The Verge

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Alessandro Butera

Alessandro Butera

Appassionato di cinema e di tutto ciò che vi ruota intorno, compresi retroscena e curiosità

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