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L’ennesima truffa di carte Pokémon ma “diversa”: 19mila euro in soldi del Monopoli

Il Trading Card Game di Pokémon è uno dei tanti tasselli che compongono l’immenso ed estremamente redditizio franchise dei mostriciattoli tascabili ed è, assieme ai videogiochi, anche uno dei più longevi, siccome è stato lanciato nello stesso anno dei leggendari Pokémon Rosso e Verde, nel lontano 1996.

Inizialmente mirato a un pubblico di bambini e ragazzini, come tutti i giochi di carte collezionabili come Magic The Gathering, le carte Pokémon hanno nel tempo ricevuto una speciale attenzione all’interno del mondo collezionistico: basti pensare che una delle più conosciute, Charizard Foil 1a edizione in perfetto stato, vale diverse centinaia di migliaia di euro.

Purtroppo, nemmeno le carte Pokémon sono esenti da truffe e affini, una delle più clamorose ai danni dello youtuber e influencer Logan Paul, truffato dal venditore originale. Molto spesso è infatti il venditore, e non il compratore, a inscenare la truffa. Ma nella storia di oggi, i due ruoli si invertono.

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È infatti di qualche giorno fa la notizia che un ragazzo tedesco è stato truffato a Milano dopo che aveva venduto la sua collezione di carte Pokémon dal valore di circa 19mila euro, poiché i soldi della trattativa erano falsi, con la scritta “Fac-simile”, esattamente come quelli del Monopoli.

Truffe e Pokémon, una sinergia peculiare

Sfortuna protagonista della truffa è un ragazzo di 28 anni originario di Ratisbona, Germania, che era venuto a Milano in macchina, accompagnato dal fratello, per vendere di persona la sua collezione di 102 carte Pokémon, per la quale si era accordato su eBay con il compratore per una cifra vicina ai 19mila euro.

Preferendo lo scambio a mano, il ragazzo tedesco ha intrapreso un viaggio di 7 ore per raggiungere il luogo dello scambio, piazza Zavattari a Milano. Venditore e acquirente si sono così incontrati, e dopo un’amichevole consumazione, i due hanno concluso lo scambio, uno la collezione di carte, l’altro un corposo rotolo di banconote.

Purtroppo per il giovane ragazzo di Ratisbona in macchina si accorge di essere stato truffato, poiché i soldi che ha ricevuto sono quasi tutti falsi, con la beffa che essi hanno pure scritto in maniera inequivocabile “Fac-simile“, praticamente gli stessi che troviamo nelle confezioni del celeberrimo gioco da tavolo del Monopoli. Inevitabile la chiamata al 112.

Fonte: MilanoToday

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Riccardo Coda

Riccardo Coda

22 Giugno 1999. Amo l'ignoto, ciò che è poco convenzionale, le storie d'amore smielate e Neon Genesis Evangelion.

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