Dr Commodore
LIVE
Anime mecha (Giant Robo, Gundam, Gurren Lagann

I migliori 5 anime mecha: i giganti di metallo che dominano lo schermo

Quando si parla di “anime mecha” si pensa immediatamente ai tipici robot che hanno accompagnato i pomeriggi e le serate di molti ragazzi: così negli anni settanta/ottanta con i giganti di metallo di Go Nagai (UFO Robot Goldrake e Mazinga), così a cavallo degli anni Novanta e nei Duemila con serie tipo I cieli di Escaflowne e Code Geass.

Per chi non conoscesse il termine, “mecha” deriva dal giapponese meka, mutuato a sua volta dalla parole inglese mechanica o mechanism. In Giappone il termine è molto ampio e ed equivale alla nostra accezione di robot (quindi anche gli automi). In Occidente invece i mecha vengono intesi generalmente come “robot o esseri meccanici pilotati da esseri umani o altri esseri senzienti”. Ed è proprio questa accezione che adotteremo per questo articolo, ed è anche quella più comunemente diffusa se si parla di “anime mecha”.

Tutto questo per arrivare al nocciolo di questo articolo: quali sono i 5 migliori anime mecha di sempre? La risposta non è certo semplice, visto che il confine tra “oggettività” e “soggettività” è sempre labile ed entrano in gioco diversi fattori quando si giudica un prodotto. La nostra classifica cerca di venire incontro a questi due aspetti. Perciò di tratta di una lista assolutamente non definitiva e che non cerca di essere la verità con la “V” maiuscola, e proprio per questo infatti sarà un elenco come tale e non una vera e propria classifica. Non indugiamo oltre e vediamo i 5 migliori prodotti che tanto piacciono per la presenza di giganti di metallo.

Parlando di Mecha: Armored Core 6: Fires of Rubicon – Recensione: l’altra faccia di FromSoftware

5FACEE33 79BC 45C0 8503 B2D4B164C464

Mobile Suit Gundam

Mobile Suit Gundam anime mecha

La serie originale di Mobile Suit Gundam non poteva di certo non rientrare in questa lista, per tre motivi: la sua importanza storica, la sua influenza su altre opere animate (mecha e non) e, soprattutto per la sua qualità. L’opera è stata ideata da Yoshiyuki Tomino e dal collettivo ”Hajime Yatate” ed è stata trasmessa nel 1979. A consacrare Gundam furono i tre film del 1981 che riprendevano i 43 episodi della serie, riducendo il minutaggio tagliando scene riempitive e migliroando i disegni e animazioni.

La storia della serie e dei film rimane la stessa. In un futuro utopico dove gli esseri umani hanno colonizzato il Sistema Solare, nell’anno 0079 dell’Universal Century, la colonia del principato di Zeon dichiara guerra alla Federazione Terrestre, facendo precipitare un’altra colonia sulla Terra. Questo evento provoca l’inizio della Guerra di un Anno. Un conflitto che vedrà fronteggiassi la “Cometa Rossa” Char Aznable e il pilota della Federazione Amuro Ray, che guida il temibile RX-78-2 “Gundam”.

Riassumere in poche parole la bellezza di questa serie è molto difficile, ma possiamo trovare tre principali punti di forza. La storia e le relazioni tra i personaggi, innanzitutto: una guerra intricata, fatta non solo di battaglie spaziali tra astronavi e Mobile Suit, ma anche intrighi famigliari (gli Zabi) e vendette (Char Aznable). Senza contare il tema delle conseguenze della guerra, onnipresente in tutto l’anime, sin dal tragico primissimo episodio.

Il secondo punto di forza sta negli stessi mecha: anche se Tomino non li ha intesi come centro dell’opera, il Gundam e gli altri Mobile Suit di Zeon sono un gioiello per gli occhi. Il loro design si è cementato nel tempo, tanto da diventare la base per tutte le serie successive (così l’RX-78-2, così gli Zaku II).

Infine, un terzo punto di forza di Mobile Suit Gundam è il suo comparto sonoro. Il sound design della serie è diventato un’icona, come gli stessi mecha: dal suono dell’attivazione degli Zaku II a quello del fucile laser del Gundam RX-78-2, fino al “trillo” che segnala il sesto senso dei Newtype. Quest’ultimo è un effetto sonoro riutilizzato in decine e decine di altri anime, come Dragon Ball Z e One Piece.

gundam 2

Macross: Do You Remember Love?

93F95D7F 6B7B 484D AB12 11E655712794

Nel mondo dell’animazione giapponese, pochi anni dopo Gundam un secondo franchise anime mecha ha raggiunto un’incredibile successo e popolarità. Stiamo parlando di Macross, creato dallo Studio Nue e Artland e uscito con la prima omonima serie del 1982. La storia è stata scritta da Shoji Kawamori, produttore e mecha designer, che ha realizzato altre opere iconiche (suo è I cieli di Escaflowne e il concept di Optimus Prime).

Visto il successo di Macross, si pensò di adattare la sua storia in un film: ovvero, Macross: Do You Remember Love?, del 1984 (da noi noto come Macross – Il film). In quel momento si trattava dell’anime più costoso di sempre, insieme a Lupin: il castello di Cagliostro. E si comprende il perché: ancora oggi può vantare uno dei migliori comparti tecnici nella storia degli anime.

Do You Remember Love vede l’umanità rifugiata nella Fortezza Superdimensionale Macross, mentre si trova a combattere i popoli alieni degli Zentradi (costituiti solo da maschi) e le Meltradi (composte da sole voci femminili). In mezzo a questa vicende, il pilota dell’VF-1 Valkyrie Hikaru Ichijo e la cantante ideol Lynn Minmay.

Combattimenti nello spazio tra alieni e i mecha, relazioni tra i personaggi, le canzoni: questi tre sono gli ingredenti di Macross, soprattutto di Do You Remember Love? Il mecha design della serie è veramente originale e risulta fantastico alla vista ancora oggi. Tra l’altro, Macross anticipò di qualche anno Top Gun nel rendere così iconici gli aerei caccia nel mondo dei media degli anni Ottanta, con il VF-1 Valkyrie e gli altri mecha che accompagnato la Superfortezza Dimensionale Macross.

L’amore è al centro della trama del film. Ma non come in una tradizionale opera romantica. Certo: c’è la tipica storia di fondo tra i protagonisti di Do You Remember Love? Ma nel film l’amore è un elemento che supera i confini del tempo e, soprattutto, dello spazio, e viene espresso proprio tramite la bellezza insita nel canto di Lynn Minmay (doppiata in originale da Mari Ijijima). Insomma: se oggi abbiamo un anime come Oshi no Ko, negli anni Ottanta Macross ha presentato la prima idol di finzione nella storia, proprio Lynn Minmay

Macross

Punta al Top! Gunbuster

gunbuster norikoface

Hideaki Anno è conosciuto soprattutto per Neon Genesis Evangelion, uno degli anime più famosi di sempre. Ma ancora prima di questo prodotto, Anno e lo studio Gainax si erano a cimentati con un anime mecha, tra i migliori mai realizzati ma piuttosto sconosciuti ai più. Stiamo orlando di Punta al Top! Gunbuster, un’opera del 1988 che unisce il meglio del sottogenere real robot e dei super robot.

Gunbuster è un anime OAV diviso in 6 (intensi) episodi e vede per protagonista Noriko Takaya, una giovane ragazza che, seguendo le orme del padre, si sta allenando per pilotare robot nello spazio. L’anime di Anno unisce elementi elementi super robot delle opere di Go Nagai (come Getter Robo, la principale fonte di ispirazione) a un impianto narrativo da real robot, come visto già in Mobile Suit Gundam.

Gunbuster infatti non è solo la storia della lotta dell’umanità contro alieni distruttori che possono essere sconfitti solo con la potenza di un robot gigante come il Gunbuster (la parte super robot). La serie è incentrata soprattutto sulla crescita di Noriko che supera piano piano le sue paure e diventa una pilota provetta di mecha (la parte real robot).

Combattimenti mozzafiato, momenti estremamente emozionanti, crescita dei personaggi: Punta al top! Gunbuster è una gemma che merita di essere vista almeno una volta da ogni appassionati di anime, non solo del genere mecha. Assolutamente raccomandato è anche il suo sequel “spirituale” del 2004, Punta al top! Diebuster: anch’esso composto da 6 OAV, è una delle ultime opere Gainax di alta qualità.

B0D42F05 112A 4227 8B55 A32C478E9276

Giant Robo: Il giorno in cui la Terra si fermò

4049B201 690A 4B98 B809 15240C25E5BE

Nel 1967 nacque un dei primi mecha nella storia: Giant Robo, gigante di metallo protagonista del manga di Mitsuteru Yokohama. Stiamo parlando del padre dei manga e anime mecha, visto che il suo Tetsujin-28 viene considerato il primo mecha in assoluto nel suo genere (uscito come manga nel 1956). Le sue opere sono state amate da milioni di giapponesi; tra di loro troviamo Yasuhiro Imagawa, regista che ha dedicato la sua carriera proprio agli anime mecha e, in particolare, a opere revivali dei primissimi super robot.

Per questo motivo, insieme a Yasuhito Yamaki, Imagawa diresse nel 1992 la serie in 7 OAV Giant Robo: Il giorno in cui la Terra si fermò. L’opera è un omaggio a tutti i lavori di Mitsuteru Yokohama, soprattutto al suo gigante di metallo del 1967. In un mondo in cui il Sisma Drive ha portato meraviglie tecnologiche, gli esseri umani sono ancora in guerra tra di loro, divisi tra due organizzazioni: l’Organizzazione di Polizia Internazionale e la Società Segreta BF. Al centro della vicenda Daisuke, un giovane ragazzo che lavora per la Polizia Internazionale e che controlla Giant Robo.

Nonostante l’opera prevedesse un seguito, Giant Robo: Il giorno in cui la Terra si fermò rimane un prodotto eccellente nel genere anime mecha, con un finale sì aperto ma che rende il prodotto perfettamente fruibile . I 7 OAV offrono un’atmosfera imponente, quasi da opera lirica. Soprattutto grazie a una comparto animato eccellente e a una colonna sonora magistrale.

Composte da Masamichi Amano ed eseguite dall’Orchestra filarmonica di Varsavia, le musiche di Giant Robo sono il suo punto di forza. La sua colonna sonora è riconosciuta come una delle migliori e più curante nel mondo dell’animazione giapponese: dal tema di Giant Robo al coro che richiamano l’opera lirica e i canti gregoriani, fino a tracce che vanno dall’epico allo struggente. Da sola vale la visione dell’opera di Imagawa.

0EB442D1 BF33 4F6A 83A1 4989511C6132

Sfondamento dei cieli Gurren Lagann

D34EE10F A1ED 4407 9684 2116A3608AAD

L’esperienza di Gainax maturata con Punta al Top! Gunbuster e Diebuster e con Neon Genesi Evangelion, portò lo studio a realizzare una degli anime mecha più amati di sempre: Sfondamento dei cieli Gurren Lagann. A rendere così speciale questo anime è stata l’esperienza del regista Hiroyuki Imaishi e del drammaturgo e fumettista Kazuki Nakashima. Ispirata dai precedenti lavori Gainax e da Getter Robo di Ken Ishikawa e Go Nagai, Gurren Lagann è un’opera che fa sua l’esagerazione, nel senso più positivo del termine.

Simon é il tipico protagonista che vive tranquillo nel suo mondo (sotterraneo), al riparo dalle difficoltà della superficie. Ma un giorno la sua vita viene trasvolata dall’energico Kamina, da Yoko Littner e dal Gurren Lagann: il gigante di metallo che si potrebbe definire il secondo protagonista della serie. Infatti, al di là della presenza nel titolo, il Gurren Lagann cresce nei 27 episodi dell’anime insieme agli altri protagonisti. Non vogliamo svelarvi molto, ma immaginiamo che molti di voi abbiate letto della stazza che raggiunge il Gurren Lagann durante la serie.

Ed è proprio questo il bello dell’anime di Imaishi: il fatto di combinare tutto il meglio offerto dalle opere super robot fino a quel momento. Gli stessi Gurren, i robot degli uomini-bestia, sono tutti uno spettacolo per gli occhi. Oltre ai giganti di metallo, la serie è assolutamente memorabile per i suoi personaggi: Simon, Kamina, Yoko, tutti i membri della Brigata Gurren rendono speciale questo anime.

E come non dimenticare una delle tracce sonore più iconiche del mondo degli anime: Libera Me From Hell. Un pezzo che riflette appieno la serie. Da una parte il coro lirico ne sottolinea l’epicità; dall’altra, la parte “rap” esalta la tamarraggine di Sfondamento dei cieli Gurren Lagann. Se volete recuperare la serie, da qualche mese è tornata disponibile sia negl istore online che su Prime Video. Potete recupare il Blu-ray di Sfondamento dei Cieli Gurren Lagann su Amazon a questo link.

Do the impossibile, see the invisbile: row, row, fight the power!

LEGGI ANCHE: Anime: i 7 protagonisti più iconici della storia

51493B4E D601 4772 B701 4E9C47D6C85E

Articoli correlati

Alessandro Guarisco

Alessandro Guarisco

Ebbene sì: scrivo da 2 anni per DRCOMMODORE di Tecnologia, Anime e manga Appassionato del mondo Apple, Android e Windows One Piece, One Piece ovunque Profilo Linkedln per scoprire i miei segreti: https://www.linkedin.com/in/alessandro-guarisco-1417321ab/

Condividi