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Samsung vieta l’uso di ChatGPT e di altre IA generative ai dipendenti

La raccolta dei dati personali degli utenti da parte di ChatGPT è al centro della preoccupazione di molti. Questo era anche il motivo che ha portare il garante della Privacy a sospendere il chatbot in Italia per un mese, costringendo OpenAi a revisionare le politiche riguardo l’utilizzo dei dati degli utenti.

Anche alcune aziende hanno deciso di prendere dei provvedimenti sulla questione. Alcune banche di Wall Strett hanno impedito ai propri dipendenti di utilizzare il chatbot di OpenAi per timori riguardanti la privacy, e adesso anche la Samsung ha deciso di imporre questa decisione ai suoi dipendenti. L’azienda aveva scoperto tre falle di dati riservati che vedevano coinvolto proprio ChatGPT.

La prima falla ha visto un dipendente caricare un codice riservato sul chatbot per controllare che non avesse errori. La seconda ha visto un dipendente dell’azienda telefonica chiedere a ChatGPT di ottimizzare un software creato per poter identificare u fattori di resa. La terza ha invece visto un dipendente chiedere al chatbot di preparare dei verbali per una riunione.

Samsung,. ChatGPT

Samsung vieta ChatGPT e altre IA ai dipendenti

Visto l’uso fatto dai dipendenti di questi chatbot, e dal fatto che il 65% di essi pensino che rappresentino un rischio per la sicurezza, Samsung ha inviato un messaggio ai dipendenti di tutte le divisioni per intimarli di non usare questo tipo di intelligenze artificiali. Il timore dell’azienda è che ti dati vengano poi raggruppati in dei server esteri, facendo aumentare il rischio che vengano resi pubblici e rendendone impossibile il recupero o l’eventuale eliminazione

Il provvedimento vieta l’uso di queste IA sui dispositivi lavorativi e con la rete interna, ma non limita l’utilizzo di quegli strumenti sui dispositivi venduti ai consumatori. I dipendenti che non seguiranno queste nuove regole potranno anche perdere il loro posto di lavoro.

Anche se ha vietato ai dipendenti l’uso di questi chatbot, l’azienda vede positivamente le IA generative, e ha avviato dei lavori di sviluppo di strumenti per la traduzione, l’analisi di documenti e lo sviluppo di software, oltre alla creazione di un sistema che impedisca il caricamento di informazioni riservate su piattaforme esterne.

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Fonte.: HDBllog.it

Leggi anche L’Unione Europea continua i lavori sull’AI Act: nuove regole sul copyright per ChatGPT e altre IA.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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