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Genshin Impact, recensione: il viaggio di Sorush, la Pari prescelta

Su Genshin Impact, la tematica del viaggio è sempre stata presente e centrale fin dagli esordi dell’amato videogame della MiHoYo: è alla base della nostra avventura, della nostra disperata ricerca della verità e dei misteri che si celano dietro un mondo molto più oscuro di ciò che sembra.

Quei colori sgargianti, quelle città così vitali, quegli scenari di pace apparente, non fanno altro che nascondere un tetro e buio passato, fatto di guerra, di dolore e di sofferenza, da cui il popolo del Teyvat si è rialzato più forte che mai.

Così come noi, audaci viaggiatori, cerchiamo la nostra meta sulle orme della nostra gemella scomparsa, molta gente prima di noi ha fatto del viaggio la sua grande aspirazione di vita. È il caso delle oceanidi, la più grande e misteriosa leggenda che aleggia intorno all’oasi di Vourukasha, ma non solo loro. È qui che inizia il viaggio nella nuova mappa del deserto di Sumeru: l’enclave delle sabbie.

Nuova mappa 5 Genshin Impact

La guerra che ha corrotto il futuro

La nostra nuova avventura, dopo aver calcato le terre del deserto di Hadramaveth e aver ridato la pace alla nostra cara Djinn, Liloupar, ci porterà ancora una volta in un’area del deserto che non avevamo visitato. A Gavireh Lajavard, il viaggiatore e la sua più fedele compagna Paimon, si troveranno di fronte ad uno strano tamburo.

Questo strumento, per quanto risulti insolito, sarà il simbolo che ci permetterà di arrivare al deserto e approcciare il darsana dei Nagarjuniti, un gruppo di persone appartenente, in passato, all’akademiya di Sumeru, con cui hanno interrotto i rapporti molti anni prima. Il nostro scopo sarà quello di coalizzarci con il darsana per indagare su uno spaventoso squarcio nel cielo, chiamato Segno di Apaosha.

Dalle informazioni che ci verranno fornite dalla gilda degli avventurieri, il Segno di Apaosha comparve durante la più famosa guerra del Teyvat: la distruzione di Khaenri’ah. Quindi, ancora una volta, la nostra storia si intreccia a quel maledetto periodo, fatto di misteri e rimpianti.

The Sign of Apaosha

Sorush, la guardiana della fioritura

Dopo aver scoperto che “nagarjuniti” è il soprannome offensivo che l’Akademiya assegna ai membri del darsana che popolano il deserto, derivato dal loro fondatore, Nagarjuna, verremo a sapere che il vero nome del popolo che dovremo aiutare è l’Ordine degli Scettici.

L’ordine sta cercando in tutti i modi, approfittando degli studi dei loro eroi passati e di coloro che bloccarono il segno di Apaosha cinquecento anni fa, di mettere in pratica il rito del Chinvat, con l’aiuto del popolo che vive nell’oasi di Vourukasha, un gruppo di strani esseri legati alla natura, chiamate Pari.

Ed è qui che veniamo a conoscenza della giovane e determinata guardiana della fioritura Sorush, una pari altezzosa, antipatica e arrogante, che però vive in funzione del suo unico scopo nella vita: sacrificarsi nel rito del Chinvat e purificare ancora una volta il Segno di Apaosha.

Genshin Impact Sorush Sky

I viaggi si intrinsecano spesso in Genshin Impact

La nuova mappa, dunque, ci darà la possibilità di studiare, imparare e comprendere la vita, gli obiettivi e le tradizioni di quelle che sono e che erano le Pari, grazie alla nostra Sorush, che diventerà una compagna di viaggio come lo fu Liloupar prima di lei. Il viaggiatore, qui, assumerà una nuova veste: sarà colui che racconterà le gesta di Sorush, che nella lingua del posto, viene definito Yasnapati.

Grazie alle abilità di Sorush, che può interagire tranquillamente con l’ambiente circostante, scopriremo i tanti stratagemmi che le Pari hanno sfruttato per mantenere viva l’oasi di Vourukasha, anche a costo di sacrificare le proprie vite e intere esistenze, gettate al vento per la salvezza della loro terra corrotta dal male.

Per la prima volta, dunque, il viaggiatore non sarà più l’avventuriero protagonista, ma il suo sarà un po’ quello che normalmente è il ruolo della nostra Paimon: un compagno di viaggio. Certo, i combattimenti saranno ancora roba nostra, ma la storia che viviamo non lo è: noi siamo soltanto i cronisti e gli spettatori.

Genshin Impact Paimon and Traveler Aether talking to Eremites about Scarlet King

Lore, storie, ambientazioni: voto 10

I paesaggi dell’oasi di Vourukasha sono suggestivi e meravigliosi, ma Genshin Impact non ci sorprende più da questo punto di vista. La MiHoYo ha mantenuto l’asticella altissima, nonostante fosse davvero complesso riuscire a fare meglio o anche solo eguagliare la bellezza dei posti che abbiamo potuto visitare tra le dune dei deserti che compongono Sumeru.

La battaglia alla base di tutto, tradimenti e doppio gioco, redenzioni, coraggio e determinazione: quando Genshin Impact affronta queste tematiche, lo fa sempre con una maturità disarmante. L’attenzione che la MiHoYo utilizza per raccontare le leggende e le trame secondarie è maniacale.

Inoltre, nascosti tra i diari e tra le parole delle Pari, che raccontano gli eventi di cinquecento anni fa, scopriamo chicche di lore da mani nei capelli e da occhioni grandi e lucidi. Informazioni che valgono da sole il prezzo di un gioco… ah, in che senso è free-to-play?!

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Sorush, completismo, dialoghi: voto 4

In alcune parti d’Italia, quando alle superiori si va male in una materia, si dice “Rimandati a Settembre”, ovvero a quegli esami di riparazione per permettere di arrivare alla sufficienza in quella stessa materia. Ecco, Genshin Impact, con i dialoghi, è da rimandare a Settembre. Non necessari, infiniti, fastidiosi dilungamenti e chiacchiere per spiegare un concetto che poteva essere spiegato in due semplici righe esplicative.

Un abuso delle discussioni che hanno iniziato a farci venire il dubbio che forse, in qualche modo, la MiHoYo stia cercando di dilazionare il tempo il più possibile, per impantanare i giocatori in questa palude di sproloqui lenti e inutili, così da guadagnare tempo e contemporaneamente per non annoiare i giocatori. Spoiler: non sta funzionando.

Genshin Impact è a tutti gli effetti una visual novel, non c’è più nessun dubbio in questo, ma forse si sta abusando un po’ troppo di questo concetto. Anche perché, l’ultima volta che ho controllato, Genshin Impact era segnato sulla lista come “Videogioco d’avventura“. Tutto quello che abbiamo fatto a Sumeru, però, è stato leggere, leggere, leggere infinite linee di dialogo, e combattere poco e niente.

Khvarena of Good and Evil Genshin Impact

Le altre due materie su cui la MiHoYo è andata piuttosto male è, la prima, proprio la protagonista di questa lunga avventura: Sorush. Antipatica e fastidiosa, con una supponenza inverosimile, che più volte ha fatto storcere il naso sia a noi che a Paimon. Il dubbio che qualcosa non stesse funzionando con Sorush è stato proprio nel momento in cui, la piccola Pari, subisce una delusione e si intristisce. Nel momento in cui non è riuscita a trasmettere nessuna empatia, ho pensato che forse la MiHoYo avesse esagerato nel caratterizzarla così estremamente fastidiosa.

E la terza materia, forse più legata ai completisti, è la formazione della mappa del nuovo deserto. Come avevamo scritto poco prima, la nuova mappa è stilisticamente fantastica, con paesaggi mozzafiato e luoghi meravigliosi, così belli da lasciare il videogiocatore immobile ad analizzarle e ad ammirarle.

Ma qual è il motivo di costruire una mappa a cono rovesciato, che per salire su una montagna neanche l’archon di Anemo ti può aiutare? Si rimane incastrati, si resta appesi e si cade, e quanto diventa difficile trovare un segnalino dendro su cui appendersi, che sembrano essere tutti spariti o nascosti in punti specifici, esageratamente complessi da trovare.

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In conclusione

Se dovessimo dare un voto complessivo che racchiude tutto ciò che riguarda l’enclave delle sabbie e la sua missione secondaria, comprendendo sia i lati negativi che quelli positivi, allora il giudizio finale si fermerà su un meritato 7+.

Bisogna tenere in considerazione, oltre al fatto che il voto è molto personale e indicativo, che anche chi lo ha dato non lesina sulle votazioni: se la missione di Caribert era da 10 sfiorato, 7+ è sicuramente un bel voto, ma si poteva fare senz’altro di meglio.

Siamo giunti dunque alla fine del nostro lungo viaggio a Sumeru, siamo nel bel mezzo del campionato interdarsana e, tra pochi mesi, il tanto sperato annuncio della versione 4 dovrebbe arrivare. Il nostro viaggio si sposterà dunque nelle terre hydro di Fontaine, nella speranza di avvicinarci sempre di più alla fine della nostra lunga avventura.

How to use the Power of Khvarena in Genshin Impact cover

LEGGI ANCHE: I banner della seconda parte della versione 3.6

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Giovanni Noto Nani

Giovanni Noto Nani

Scrittore, videogamer, appassionato di fantasy, con l'ambizione di realizzare un sogno: vivere da barbagrigia sulle alture di Hrothgar Alto.

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