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ChatGPT è veramente utile per il giornalismo?

Il prodotto di OpenAI ha veramente sconvolto l’intera popolazione mondiale facendo preoccupare decine e decine di governi in tutto il mondo. ChatGPT, infatti, ha il potenziale potere di eliminare molte mansioni e mestieri molto importanti, uno di questi è proprio il blogger o giornalista. Ma è veramente utile sotto quel punto di vista?

L’aiuto che può dare la tecnologia di ChatGPT al mondo del giornalismo è proprio centro di un dibattito tra molte personalità importanti del settore. Quanto questo chatbot può veramente sostituire un giornalista? O quanto può aiutarli nello scrivere contenuti per il web o per un giornale? In quanto tempo avverrà questa transizione?

ChatGPT contro tutti, ora scrive tranquillamente articoli

Una ricerca dell’università di Oxford ha cercato di dare delle risposte alle domande fatte poco fa. Secondo Francesco Marconi, giornalista computazionale e in precedenza R&D Chief del Wall Street Journal, Madhumita Murgia, nuova redattrice del Financial Times sezione AI e Charlie Beckett, capo di JournalismAI, l’intelligenza artificiale di ChatGPT sarà estremamente importante per aiutare i giornalisti in futuro.

ChatGPT Giornalismo

“Circa il 90% degli usi dell’IA nel giornalismo riguardano compiti relativamente noiosi, come la personalizzazione o la creazione di paywall intelligenti. Bloomberg News ha automatizzato per anni gran parte della sua copertura dei risultati finanziari. Ma l’idea di utilizzare programmi come ChatGPT per creare contenuti diversi è estremamente preoccupante. Per le redazioni che considerano non etico pubblicare fake news, è difficile implementare l’uso di ChatGPT senza un sacco di editing e di verifica dei fatti eseguiti da esseri umani”

Secondo loro, infatti, l’invenzione dell’IA è tra le più importanti dell’ultimo secolo andando a dividere anche il decennio in tre ondate: automazione, aumento e generazione. Durante la prima fase l’attenzione si è concentrata sull’automazione delle notizie basate sui dati, come rapporti finanziari o risultati sportivi, la seconda invece si concentra sull’emulare un linguaggio naturale, mentre la terza porta l’AI a quella generativa dei giorni d’oggi in grado di costruire modelli linguistici in vasta scala.

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Vista l’estrema potenza di ChatGPT sotto il punto di vista linguistico, i giornalisti potrebbero tranquillamente sfruttarla per sintetizzare informazioni o apportare modifiche a un testo già scritto. L’unico vero limite, ed è quello che mantiene in vita il lavoro del giornalista, è che questa tecnologia si basa solamente su informazioni già scritte da qualcun altro e non va a intaccare minimamente questo mestiere.

Fonte: 1, 2

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Valerio Monti

Valerio Monti

Fotografo, videomaker e consulente tecnico, ma visto che mi avanzava un po' di tempo anche studente di Ingegneria Informatica

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