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Ferrari, nuovo attacco hacker mette a rischio i dati dei clienti, ma l’azienda non sborserà un centesimo

La Ferrari subisce di nuovo un attacco hacker di tipo ransomware: solo pochi mesi fa il suo sito era stato preso di mira allo stesso modo, anche se quella volta l’azienda comunicò di non aver rilevato alcuna violazione e a essere messi a rischio erano semplicemente dei progetti. Stavolta, invece, l’attacco è diverso: l’azienda l’ha confermato, e a essere presi di mira pare siano stati i dati personali dei clienti.

Secondo quanto riporta Red Hot Cyber, infatti, il nuovo attacco informatico riguarda “dati di contatto dei propri clienti”, come risulta anche dal comunicato rilasciato dalla stessa Ferrari. Non è chiara l’entità del rischio, ma ciò non toglie che ora i dati della clientela dell’azienda siano nelle mani dei criminali responsabili dell’attacco.

Anche stavolta l’azienda non sembra disposta a trattare o ad acconsentire in alcun modo alle richieste dei criminali. Secondo la casa di Maranello, infatti, “acconsentire a simili richieste finanzierebbe attività criminali e permetterebbe agli autori delle minacce di perpetrare i loro attacchi”.

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Che ne è del rischio per i clienti?

In merito al rischio che ne scaturirebbe per i clienti, l’azienda afferma che “nella convinzione che la migliore linea d’azione sia quella d’informare la nostra clientela, abbiamo notificato ai nostri clienti la potenziale esposizione dei loro dati e la natura dell’evento”.

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I clienti, dunque, pare siano stati tempestivamente informati del fatto che attraverso un attacco informatico dei criminali informatici siano entrati in possesso dei loro dati. Non è stato al momento specificata la tipologia di dati rubati.

L’azienda ha inoltre sporto denuncia alle autorità in merito all’accaduto, confidando sul fatto che le indagini permettano di venire a capo dell’identità degli autori dell’attacco informatico. Nel comunicato, Ferrari afferma di prendere molto seriamente il tema della confidenzialità dei propri clienti, e ricorda di aver collaborato con diversi professionisti per rafforzare il più possibile i loro sistemi.

Solo il 3 ottobre scorso avevamo parlato di un attacco di tipo ransomware ai danni dell’azienda automobilistica più famosa del mondo. Quella volta furono sottratti alla Casa di Maranello ben 7 GB di dati, e dell’attacco si assunse la responsabilità il gruppo di cybercriminali noto come RansomEXX.

Ferrari logo

Fonte: 1

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Camilla Flocco

Camilla Flocco

Dragon Ball, One Piece e tutto ciò che ama il web.

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