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Bufera sul parco Ghibli: visitatori “sessualizzano” le statue femminili, all’azienda va bene così

Negli scorsi mesi hanno aperto diversi interessanti parchi a tema in giro per il mondo, e oltre a quello del Nintendo World non possiamo dimenticare il parco Ghibli, il quale contiene numerose attrazioni basate sui famosissimi film dello studio fondato da Hayao Miyazaki.

Il regista di anime giapponese più noto al mondo ha una grande nomea all’interno dell’industria animata, specialmente per quanto riguarda i suoi film capaci di parlare ad un pubblico vastissimo e disparato, sia che si tratti di persone adulte, che di bambini.

Soprattutto per via dell’enorme importanza di questo studio, ciò che sta avvenendo all’interno del parco a tema dedicato alle sue opere probabilmente non è nulla che dovrebbe essere accettato. Di recente, infatti, numerosi visitatori hanno riportato come alcune persone che vengono a visitare il parco si mettano a “molestare” le statue dei personaggi all’interno del parco.

ghibli

Un parco destinato ai fan di Ghibli e ai molestatori?

La notizia è stata diffusa al pubblico occidentale grazie ad un tweet pubblicato dall’account Unseen Japan, il quale racconta ciò che starebbe avvenendo all’interno del parco Ghibli.

Tutto è cominciato con un’immagine diffusa da un utente su Twitter: in essa possiamo vedere un apparente fan dell’universo Ghibli scattare una foto a Marnie, protagonista di “Quando c’era Marnie”: tuttavia, il soggetto della foto era ciò che si nascondeva sotto la sua gonna. Inoltre, viene mostrata anche un’altra foto in cui il “fan” tocca da dietro il petto della protagonista di “I racconti di Terramare”.

Oltre a queste ci sono state anche altre segnalazioni di “servizi fotografici” che nascondono in realtà vere e proprie molestie sessuali, seppur rivolte a delle statue. Per questo motivo, molti utenti hanno chiesto una dichiarazione da parte dei gestori del parco Ghibli: nel regolamento del parco viene affermato come sia richiesto di evitare di fotografare, se non in certi casi; tuttavia, non viene detto nulla riguardo la fotografia di gesti inappropriati rivolti alle figure nel parco.

Studio Ghibli

Un utente ha chiesto quindi al parco Ghibli di dire qualcosa a riguardo, ma la risposta del responsabile è stato un poco cerimonioso “No comment”, seguito da una conversazione piuttosto discutibile. Ecco come si è svolta la conversazione tra l’utente (U) il responsabile del parco (G):

G: “Continuerò ad astenermi dal commentare la questione. Mi asterrò dallo spiegare il motivo per cui mi astengo dal commentare”.
U: “Perché?”
G: “Non posso dirlo, ma cercheremo di prendercene cura.”
U:”Cosa intende esattamente per ‘prendervi cura’?”
G: “Non posso nemmeno dire le misure concrete.”
G: “Grazie per averci visitato.”
U: “No, non posso andare in un posto dove ci sono foto scattate che ricordano violenze sessuali e la direzione non ci fa caso, no?”.
G: “Dipende dal punto di vista delle persone”
U: “Sa che ci sono molte critiche sui social?”
G: “Me ne sto accertando.”
U: “Questo significa che Ghibli non intraprenderà alcuna azione se atti simili si verificheranno in futuro?”
G: “Ci possono essere momenti in cui verrà detto qualcosa al visitatore.”
U: “Non lo bandirete?”
G: “è possibile che gli venga detto qualcosa.”

Ghibli


U: “Come dirigente, non lo avvertirà di non fare nulla che sembri indicare una violenza sessuale?”
G: “No. Non posso dirti perché.”
U: “È stato Ghibli nel suo insieme a decidere questa risposta?”
G: “Questa è l’opinione di Ghibli nel suo complesso.”
G: “Dunque le chiedo di comprendere.”
U: “No, questo caso non è qualcosa che approvo personalmente e non posso accettarlo affatto”.
G: “La ringrazio molto per la sua preziosa opinione. Risponderemo con cura.”

Sebbene si tratti di personaggi fittizi, e perlopiù di statue, assumere un comportamento del genere molto probabilmente non è salutare nei confronti di coloro che guardano, specialmente se si parla di menti estremamente influenzabili come i bambini, i quali sono tra le demografiche maggiori che visitano il suddetto parco.

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Marina Flocco

Marina Flocco

Fruitrice seriale di videogiochi, anime, manga, tutto ciò che è traducibile dal giapponese.

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