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“Atomic Heart va bandito dagli store, finanzia la Russia”: la richiesta ufficiale dell’Ucraina a Sony, Valve e Microsoft

L’uscita di Atomic Heart era piuttosto attesa, ma ha causato non poche controversie di tipo politico in questo particolare momento storico. Infatti, solo poche settimane fa il ministro ucraino Alexander Bornyaok si era scagliato contro il videogioco, chiedendo che fosse bandito.

In particolare, il politico ucraino si era rivolto direttamente a Sony, Valve e Microsoft. Aveva chiesti ai colossi videoludici di non rendere disponibile nei propri store il videogioco sviluppato dallo studio russo Mundfish. La motivazione dietro ciò, risiedeva nel fatto che il gioco supportava in qualche modo l’invasione dell’Ucraina secondo la sua opinione.

Quelle che inizialmente erano solo perentorie richieste, si sono tramutate in una vera e propria richiesta ufficiale. Infatti, è stata mandata una lettera a Jim Ryan, CEO di Sony, Brad Smith, a capo di Microsoft, e Gabe Newell, responsabile invece di Valve. Anche per noi è possibile leggerla, poiché è stata pubblicata su Twitter dal vice primo ministro Fedorov.

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La lettera dell’Ucraina 

Nella lettera viene approfondito in che modo l’uscita di Atomic Heart sui principali store videoludici influenzi e, anzi, sostenga l’attuale invasione dell’Ucraina che va avanti ormai da più di un anno. Tutto è legato, come sempre, ai soldi. Infatti, secondo il ministro ucraino i ricavi di Atomic Heart potrebbero finanziare la Russia. 

Oltre a questa ragione, vengono portate nella lettera anche motivazioni inerenti proprio ai contenuti del gioco. In particolare, i simboli sovietici e la promozione del regime comunista sarebbe un ulteriore pretesto per bandire il gioco, secondo Fedorov.

Ad appesantire ulteriormente la lettera, c’è il fatto che il team di sviluppo di Atomic Heart non si sarebbe mai schierato contro la guerra in Ucraina e il regime di Putin. Tutto questo secondo il ministro giustifica la richiesta di togliere il videogioco dagli store, esortando Sony, Microsoft e Valve a protestare contro la guerra.

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Di seguito, un estratto della lettera del ministro:

“Secondo le informazioni a nostra disposizione, Atomic Heart è stato sviluppato dallo studio russo Mundfish. Dato che è gestito e ha uffici in Russia, esiste un rischio potenziale che i soldi ricavati dalle vendite saranno trasferiti al bilancio della Russia, e utilizzati per finanziare la guerra in Ucraina.

Un altro punto che devo evidenziare è che lavorare con entità russe non è in linea con la politica delle sanzioni all’interno dei paesi democratici liberi. Un ulteriore problema del gioco è tematico. Il governo è seriamente preoccupato, perché viola la legislazione ucraina. Promuove il regime comunista e i simboli sovietici. Credo che le piattaforme non vogliano essere considerate luoghi che supportano il comunismo, anche in tale forma futuristica. 

La storia della Russia sovietica e le sue violazioni nei confronti degli altri paesi indipendenti hanno portato all’omicidio di centinaia di migliaia di civili. Non solo ora in Ucraina, ma anche in Moldavia e Georgia. E’ retorico chiedersi se vale la pena di promuovere simboli ricoperti di sangue.

Nella lettera, il ministro afferma che l’invasione russa debba essere contestata e, soprattutto, sia necessario “smettere di finanziare la guerra in tutti i modi possibili”. Anche attraverso Atomic Heart.

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Fonte: 1

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Camilla Flocco

Camilla Flocco

Dragon Ball, One Piece e tutto ciò che ama il web.

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