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Octopath Traveler II, recensione – Una serie in crescita

Il sistema a turni nei JRPG è sempre al centro del dibattito tra i giocatori. Per alcuni un sistema ormai datato e impossibile da rendere divertente per i giocatori moderni. Per altri un sistema ancora in grado di regalare tante gioie. Ed effettivamente negli ultimi anni non sono mancate produzioni capaci di portare una versione moderna dei turni. Pensiamo alla serie di Bravely Default, a Persona 5, Dragon Quest XI e Octopath Traveler.

Proprio questo gioco di casa Square Enix, sviluppato da Acquire, nel 2018 fu una rivelazione. Grazie allo stile HD-2D della sua pixel art e un sistema a turni con interessanti innovazioni il gioco è stato capace di conquistare tanti amanti del genere. In aggiunta a questo vi era l’interessante idea di avere otto protagonisti diversi.

Non sorprende dunque che ci troviamo qui oggi per parlare di Octopath Traveler II, sequel in arrivo il 24 febbraio su PC, PS5, Switch e PS4. Questo secondo capitolo promette di superare il predecessore, andando ad aggiustare le problematiche narrative del primo capitolo ed espandendo ulteriormente le opzioni in battaglia del giocatore. Iniziamo quindi questa nostra recensione di Octopath Traveler II. Buona lettura!

Otto storie da raccontare e un nuovo modo per farlo

Octopath Traveler II porta con sé una regione diversa e, soprattutto, otto personaggi nuovi. La cosa rende questo secondo capitolo della serie perfettamente godibile anche per i nuovi giocatori che ancora non hanno provato il primo capitolo. Una scelta saggia da parte di Square Enix, che punta sicuramente ad ampliare il pubblico di questa sua giovane serie dopo il comunque già ottimo successo iniziale.

Questo secondo capitolo ci porta nella regione di Solistia, dove potremo partire per il nostro viaggio scegliendo uno degli otto protagonisti e giocare il suo primo capitolo. Questa scelta ci porterà a iniziare la nostra avventura da una zona diversa del mondo, con le conseguenti prime ore di gioco che potrebbero variare tra una scelta o l’altra.
Per giocare il primo capitolo degli altri personaggi non dovremo fortunatamente rigiocare sette volte il gioco. Ogni volta che incontreremo un nuovo personaggio, infatti, il gioco ci chiederà se vogliamo giocare il suo primo capitolo. In caso non volessimo farlo subito, potremo sempre farlo andando in qualsiasi locanda del gioco.

Parlando proprio degli otto personaggi, le loro storie risultano essere interessanti ma prevedibili. Queste sono poco originali e basate su temi triti e ritriti. Anche tra gli otto personaggi abbiamo alcune similitudini, come il tema del tradimento che risulta essere il punto di partenza per più di una storia.
Quantomeno la narrazione procede con un ritmo molto ben dosato per gran parte del gioco. La cosa, unita all’ottima scrittura dei dialoghi e a un doppiaggio di alto livello sia in giapponese che in inglese, rende comunque piacevole seguire le fasi prettamente narrative del gioco.

Octopath Traveler II, Agnea

Parlando sempre del comparto narrativo del titolo, Octopath Traveler II cerca di risolvere uno dei problemi più importanti del suo predecessore. Il primo capitolo della serie era stato infatti fortemente criticato dai giocatori per la sua incapacità di amalgamare tra loro le storie degli otto protagonisti.
Per porre rimedio questo secondo capitolo introduce i crossed-paths. In queste mini avventure due membri del gruppo si ritroveranno a condividere un evento, durante il quale vedremo i due personaggi collaborare e approfondire la conoscenza tra di loro.

Gli altri capitoli della storia di ciascun personaggio, come nel primo capitolo, vedranno invece la presenza del solo protagonista. Solo verso la fine del gioco le otto storie andranno a convergere in un punto comune. Senza dubbio è un passo avanti rispetto al primo capitolo, ma forse in un futuro gioco della serie si potrà migliorare ancora di più l’interconnessione tra gli otto protagonisti.

E poi venne la notte…

Per questo secondo capitolo il team di Acquire si è dedicato anche all’ampliamento delle meccaniche per quanto riguarda il gameplay. Il comparto ludico era già di altissimo livello e rappresentava la cosa più riuscita del primo gioco della serie. Nonostante questo il team di sviluppo ha proposto diverse novità interessanti che hanno contribuito a migliorare l’esperienza.

Sul piano del combat-system ritroviamo il solido sistema a turni del primo capitolo. La peculiarità rispetto al sistema tradizionale è la meccanica della Dominazione. Colpendo i nemici con armi o elementi a cui sono deboli ridurremo i loro punti scudo. Una volta portati a zero avremo dominato il nemico, il quale resterà stordito per un turno e subirà anni aumentati.
In aggiunta a questa meccanica abbiamo i Punti Potenza, i quali si caricheranno uno alla volta dopo ogni turno. Grazie a questi punti i nostri personaggi potranno agire più volte in un turno o potenziare a dismisura una singola tecnica. Un eccellente modo per uscire dalle “catene” del sistema a turni e ribaltare lo scorrimento di uno scontro. Fondamentale in tal senso anche sfruttare il sistema di classi del titolo, che ci permetterà di assegnare una classe secondaria a ciascun personaggio andando a creare ibridi davvero devastanti.

La prima novità di Octopath Traveler II sono i Poteri Latenti. Accanto alla vita dei nostri personaggi troveremo un indicatore, il quale si caricherà subendo danni e dominando i nemici. Quando al massimo ci permetterà di utilizzare un’abilità decisamente potente del nostro personaggio. Questi poteri latenti possono davvero ribaltare le sorti di uno scontro. Il potere di un personaggio, ad esempio, gli permette di massimizzare all’istante i suoi punti potenza, permettendogli di agire potenzialmente sei volte in due turni.
Sfruttare questi poteri al momento giusto sarà fondamentale per uscire vincitori dagli scontri. Anche perché la difficoltà del gioco è tarata verso l’alto (a volte male) e anche negli scontri con mostri casuali sarà necessario scegliere con cura la proprio strategia.

Octopath Traveler II, boss fight

Per rendere ancora più variegate e interessanti le fasi esplorative, invece, il team di sviluppo ha introdotto il ciclo giorno-notte. Se l’idea in sé non è nulla di speciale, il modo in cui è stata applicata è davvero interessante. Il giocatore potrà infatti passare dall’uno all’altra premendo un semplice tasto. Facendolo l’ambientazione cambierà in un attimo, con gli NPC presenti che cambieranno la loro posizione.

Tale meccanica si sposa benissimo con le azioni di viaggio dei nostri protagonisti. Già presenti nel primo titolo, queste azioni ci permettono di fare azioni particolari. A differenza del primo gioco però, ogni eroe avrà un’azione utilizzabile di giorno e una di notte. La cosa ha permesso agli sviluppatori di rendere alcune delle azioni dei personaggi complementari.
Prendiamo come esempio Hikari e Castti. Il primo durante la notte ha la possibilità di pagare qualcuno per corromperlo e ottenere informazioni. Quelle stesse informazioni, però, potremmo ottenerle anche di giorno semplicemente indagando l’NPC con Castti. In questo caso però, la nostra speziale dovrà avere un livello adeguato per completare l’azione. In questo modo il giocatore viene posto davanti a una scelta sul come ottenere ciò che vuole e su come avanzare in una particolare situazione. Un sistema davvero ben studiato.

Nel complesso le fasi esplorative risultano piacevoli, grazie a un level design di città e dungeon mai troppo banale e con diverse vie secondarie da esplorare per trovare un tesoro o un ulteriore dungeon. In questo secondo gioco inoltre sono state introdotte delle barchette, che permettono banalmente di spostarsi sull’acqua. Nulla di particolarmente incredibile ma che ha comunque permesso al team di sviluppo di variare la morfologia degli ambienti.
Tornano anche gli incontri casuali, meccanica sempre al centro del dibattito da parte degli amanti del genere, tra chi la vede come una residuo del passato da accantonare e chi continua ad apprezzarli. Il tasso d’incontro è fortunatamente ben bilanciato e quindi difficilmente porta il giocatore alla frustrazione.

Il HD-2D è in continua maturazione

Octopath Traveler II, boat

Sin dal suo annuncio, il primo Octopath Traveler sorprese tutti per il suo peculiare stile artistico. Una pixel-art ad alta definizione con ambienti tridimensionali ribattezzata da Square Enix come HD-2D. Uno stile che la casa giapponese sta utilizzando sempre di più per le sue produzioni. Lo abbiamo visto applicato al recente remake di Live a Live e lo vedremo anche nel remake di Dragon Quest III.

E da quel 2018 sono stati fatti decisamente dei passi avanti. In Octopath Traveler II troviamo la migliore espressione dell’HD-2D. Nella versione PS5 da noi provata abbiamo potuto godere di una direzione artistica di livello altissimo, con ambientazioni belle nell’estetica quanto nel level design. Anche le battaglie hanno giovato dei nuovi movimenti di macchina, che vanno ad accentuare l’utilizzo delle nostre abilità più potenti durante lo scontro.
La qualità dei modelli e degli ambienti è decisamente salita rispetto al primo capitolo, così come la varietà estetica. Un lavoro eccellente, secondo solo a una colonna sonora magistrale.

Il compositore è ancora una volta Yasunori Nishiki, il quale si sta ritagliando uno spazio sempre più importante nei lavori di Square Enix. E non ci sorprende affatto. La colonna sonora di Octopath Traveler II rapisce il giocatore, stupendolo e cullandolo con le sue note in ogni momento dell’avventura. Dalle magistrali musiche da boss-fight fino alle note che scandiscono la vita nelle città, il lavoro svolto è stato sublime.

Concludiamo con un doveroso ma conciso accenno al comparto tecnico. Octopath Traveler II nella versione PS5 da noi provata si presenta come un gioco ottimizzato perfettamente. Durante la nostra prova non abbiamo riscontrato alcun tipo di problema, con un frame-rate sempre fluido e fisso sui 60fps. Tempi di caricamento nemmeno pervenuti.

Octopath Traveler II, cover

Conclusioni

Dopo l’eccellente primo capitolo, Octopath Traveler II si conferma come un acquisto obbligato per tutti i fan dei JRPG. Eliminando o riducendo i difetti del primo capitolo e rifinendo i punti di forza, troviamo un gioco capace di appassionare e offrire un’esperienza JRPG classica con i benefici della modernità. Nonostante rimangano alcuni difetti sul piano narrativo, il sistema a turni fluido e con tante opzioni uniti a una direzione artistica e musicale da lode innalzano il titolo sopra la media. Un gioco da non perdere.

Octopath Traveler II, Pro e Contro

Octopath Traveler II

Voto - 8.5

8.5

VOTO

Octopath Traveler è un JRPG a turni sviluppato da Acquire e pubblicato da Square Enix, in uscita il 24 febbraio su PC, PS5, Switch e PS4

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Samuel Bianchi

Samuel Bianchi

Videogiocatore svezzato dalle sapienti mani della prima Playstation e dal Sega Mega Drive, nel tempo ha sviluppato un interesse particolare per i giochi di ruolo. Cresciuto vivendo il videogioco in solitaria, ora ha un forte desiderio di analizzare il mondo videoludico con gli altri appassionati, approfondendone le capacità aggregative e comunicative, tipiche della grande arte.

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