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Dell licenzia 6650 persone per il crollo delle vendite di PC

Il colosso big tech americano Dell si ritrova costretto a tagliare 6650 posti di lavoro. Senza dubbio si tratta di una notizia che deve far riflettere sulle condizioni del mercato. L’azienda si ritrova infatti alle prese con condizioni di mercato sempre più incerte e con un calo della domanda molto netto.

Tagliare 6650 posti significa ridurre del 5% la forza lavoro globale di tutto il gruppo. Si tratta di un’enormità. Le spedizioni di PC si sono ridotte notevolmente una volta concluso il periodo della pandemia e dei lockdown, che ha contribuito molto al commercio e alla vendita di computer, tablet, ecc. Anche per chi si è ritrovato in smart working, come molti insegnanti e studenti che hanno dovuto aggiornare la propria tecnologia di casa e magari comprare un PC nuovo.

La notizia del taglio di personale arriva dal co-direttore generale Jeff Clarke, il quale ha sottolineato in una nota che si troverà costretto a ridurre di 6650 posti la forza lavoro del colosso big tech a causa di condizioni di mercato che “continuano ad erodere un futuro già incerto“, oltre che per il calo della domanda.

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Dell ha riportato un calo delle vendite del 6% al 28 Ottobre 2022 e Clarke ha dichiarato che la riduzione delle assunzioni e il limitare il più possibile le spese per viaggi e trasferte non è più sufficiente per garantire un futuro stabile all’azienda, e che quindi occorre tagliare personale.

Le vendite di Dell in calo del 37% rispetto al 2021

L’azienda si ritrova ad essere, secondo le stime degli analisti, in calo anche per i dati preliminari riguardanti il trimestre successivo. Rispetto alle vendite nello stesso periodo, nel 2021, ha registrato un calo del 37%. Tra le grandi aziende del settore è quella che ha subito di più questo calo dovuto ai fattori elencati poc’anzi, ma è comunque importante svolgere una riflessione su quanto siano numeri grossi per aziende così importanti e quanto il periodo della pandemia dal punto di vista storico abbia rappresentato una piccola rivoluzione industriale casalinga.

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Persone che prima non erano per nulla avvezze alla tecnologia di PC e simili si sono avvicinate ad essa, anche per motivi lavorativi. Molti hanno ripreso a dedicarsi al gaming, che è diventato un vero e proprio lavoro per gli streamer su Twitch e per chi crea contenuti per Youtube e stanno nascendo tantissimi nuovi canali che portano gameplay.

L’uso dei social se non era già abbastanza capillare è diventato totale tra la popolazione, per necessità comunicative durante l’isolamento, questo ha comportato un aggiornamento tecnologico di dispositivi di uso personale. Un calo di vendite è anche normale quindi dopo un periodo storico così particolare, ma è da considerare che Dell sta subendo un duro colpo, soprattutto i suoi 6650 dipendenti che si troveranno senza impiego.

Nella nota Clarke ha scritto “Abbiamo già navigato in recessioni economiche e ne siamo usciti più forti, saremo pronti quando il mercato si riprenderà“, sembra quindi ottimista e positivo il co-direttore generale dell’azienda.

Fonte: Igizmo.it ; Corrierecomunicazioni.it

Leggi anche: Perché le aziende big tech stanno licenziando circa il 6% della loro forza lavoro?

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