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Bocchi the Rock

Bocchi The Rock! – La nostra recensione di uno dei migliori anime dell’anno!

In un autunno pieno zeppo di titoli molto attesi, Bocchi The Rock! è riuscito a farsi strada tra le serie più seguite della stagione. Una cosa che per molti è stata inaspettata, quasi come il successo riscosso da Lycoris Recoil in estate, e si può dire che ci avevamo preso visto che l’avevamo messo tra le serie consigliate della stagione.

Bocchi The Rock! parla di Hitori Gotoh, una ragazzina che soffre d’ansia sociale. La ragazza inizia a imparare a suonare la chitarra per entrare in una band, diventare popolare e farsi tanti amici. Passa tutti gli anni delle medie a migliorare le sue capacità, ma a causa dell’ansia e della timidezza non riesce a farsi neanche un passo avanti in quella direzione.

Un giorno, dopo la scuola, viene notata da Nijika Ijichi, una ragazza alla ricerca di una chitarrista per la sua band. Questa si rivela essere l’occasione per avverare il suo sogno e l’inizio di una storia di crescita personale contornata da comicità, musica e fantasia.

Bocchi the Rock

Ansia, amicizia e rock ‘n’ roll

La storia di Bocchi The Rock! è davvero divertente da seguire, grazie alle quattro protagoniste della Kessoku Band e all’ottimo lavoro svolto dalla sceneggiatrice Erika Yoshida, che ha scritto di suo pugno tutti e 12 gli episodi della serie. La comicità e i momenti musicali sono molto ben bilanciati, e la serie non annoia mai.
L’ansia di cui soffre Hitori/Bocchi non viene raccontata in modo addolcito come potrebbe essere in altre serie, ma anzi viene messa in mostra ciclicamente ed in maniera esplicita.

Nonostante all’inizio possano sembrare un pochino esagerati, i comportamenti di Hitori possono portare quasi a riflettere perché ci si potrebbe riconoscere in essi, soprattutto se come lei si soffre di un po’ d’ansia. In alcuni di questi momenti la ragazza ha dei pensieri estremamente egoistici perché vuole scappare dall’angoscia che la attanaglia e dalla causa di essa. Io soffro d’ansia, magari non a un livello così elevato ma a un livello da aver sviluppato anche pensieri intrusivi, e mi sono riconosciuto in molti suoi comportamenti, soprattutto nei primi episodi dell’anime.

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Ma non ci si riconosce solo in Bocchi! A mio avviso, in Bocchi the Rock! ci si può benissimo riconoscere anche nelle altre ragazze della band: la batterista Nijika, la bassista Ryo e la cantante e chitarrista Kita. Nijika è una ragazza estroversa con un grande sogno riguardante la band. Kita è spesso seguita da un’aura di ottimismo e allegria che spesso viene chiamata in modo simpatico “Kita-Aura“, ed ha un sacco di amiche.

Il suo motivo per entrare nella band è però inizialmente egoistico, in quanto lo fa perché innamorata (non è dato sapere se platonicamente o meno) di Ryo. Quest’ultima la si può decifrare come uno spirito libero: è una persona che adora stare da sola e girare per negozi di musica e strumenti, nei quali spende costantemente tutto il suo stipendio del lavoro part-time, cosa che la porta a farsi offrire cibo da altri, specialmente da Bocchi.

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Le quattro assieme formano un mix che funziona egregiamente con la narrativa di Bocchi the Rock!. Non sono sempre attaccate tra loro, bensì si concedono anche i rispettivi spazi. Ogni membri della band accetta poi le caratteristiche delle altre, basti pensare a quanto le reazioni di Bocchi non sono viste con chissà quale sguardo strano, ma vengono anzi accettate e considerate anche quasi normali. Non mancano infatti scene in cui o Nijika o Kita pensano che Bocchi sia in “uno dei suoi momenti“. Il loro rapporto lo si può vedere benissimo anche durante le loro performance, dove ci sono spesso dei giochi di sguardi e gesti che fungono da efficace comunicazione non-verbale.

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Nel corso di Bocchi the Rock! assistiamo alla crescita di Hitori e a fine serie la troviamo in parte diversa rispetto a com’era all’inizio. Senza fare troppi spoiler, la seconda parte dell’episodio finale simboleggia questa crescita di Bocchi, anche se sottolinea quanto la ragazza abbia ancora molta strada da fare. Il finale rappresenta in un certo senso anche un nuovo inizio, che sarebbe bello esplorare in futuro.

Tra i personaggi secondari spiccano secondo me la sorella di Nijika, Seika, che gestisce il club Starry e Kikuri Hiroi, la musicista di una band costantemente ubrica… Perché vuole fuggire dalle preoccupazioni della vita adulta. La famiglia di Bocchi anche risulta ben caratterizzata, tra la sorellina un po’ rompiscatole e i genitori che nel corso della serie hanno dei momenti fuori dalle gag che non mi sarei mai aspettato a inizio visione, come la madre che con lo sguardo fa capire di essere sollevata e contenta che la figlia sia riuscita a trovarsi finalmente delle amiche.

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Musiche e apparato tecnico

Le canzoni in Bocchi the Rock! sono tutte orecchiabilissime, e a esse hanno partecipato artisti musicali come ZAQ, Ai Higuchi, Ikkyu Nakajima e Yuho Kitazawa alla scrittura dei testi (che in-universe sono scritti da Bocchi), otoha e Saichi Yoshioka alla composizione, Akkin e Ritsuo Mitsui agli arrangiamenti, per citarne solo alcuni. Se si vanno invece ad analizzare anche i testi, in essi possiamo trovare diversi punti di vista di Bocchi su se stessa, sul mondo che la circonda e sul suo rapporto con i membri della band.

A livello tecnico Bocchi the Rock! è un vero gioiellino e in alcune parti è un vero e proprio mix di stili. In alcuni episodi i pensieri di Bocchi sono animati non solo in 2D ma in stop motion (ad esempio quella dedicata al festival sportivo), oppure in alcuni di essi viene usata anche qualche scena in live-action. Le scene dei concerti e delle performance sono bellissime da vedere, con inquadrature da diverse angolazioni (anche da sopra la chitarra) che permettono di godersele a tutto tondo. Il senso di tridimensionalità che si percepiva dalle performance ha fatto anche pensare a molti che fosse CG, anche se non lo era.

I character design di Kerorira son davvero belli da vedere, con i volti che mischiano linee più spigolose a linee più rotonde. Ho adorato molto anche i video delle ending storyboardati e animati da Haruka Suzuki e Chihako Iwasaki, dove i personaggi sono rappresentati con uno stile chibi che a me ha sempre ricordato i Peanuts fin dal primo episodio.

Bocchi the Rock

In conclusione Bocchi the Rock! è stato uno dei miei anime preferiti del 2022. L’ho trovata una serie veramente ottima, con tempi comici gestiti benissimo e che sono capaci di farti empatizzare con i personaggi, oltre che strapparti una risata. Mi è piaciuto rivedere aspetti di me un po’ in tutte le protagoniste (anche se in Nijika e Kita proprio in maniera parziale). Una storia di crescita e musica che a ogni episodio ti fa percepire anche l’amore messo dietro dallo staff della serie.

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Potete trovare Bocchi the Rock! in streaming su Crunchyroll a questo link.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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