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Elon Musk: il suo Neuralink fa scrivere una scimmia con una tastiera col solo pensiero

Elon Musk ha tenuto una dimostrazione per quanto riguarda il suo nuovo progetto “Neuralink”, che ha permesso a una scimmia di digitare su una tastiera con la sola forza del pensiero tramite il chip ovviamente. Il noto imprenditore insieme a una società di neurotecnologie si pone come obiettivo quello di ridare la vista a chi l’ha persa e facilitare e donare nuovamente i movimenti a chi ha avuto gravi lesioni alla spina dorsale. Insomma, il progetto è davvero interessante e potrebbe donare nuova vita a milioni di persone distrutte.

Questa recente dimostrazione volta al reclutamento e quindi spingere nuove persone a entrare nel team, ha mostrato quindi dei passi in avanti molto importanti in campo tecnologico e a quanto pare il progetto è abbastanza avanzato.

Dalla presentazione visionabile completamente in calce Musk ha confermato che l’hardware ha le dimensioni di uno smartwatch, e prende tranquillamente il posto di una piccola porzione della calotta cranica. Quando tutto viene installato nulla è visibile e crediamo anche che non si provi alcun dolore quando il tutto viene inserito. L’imprenditore ha successivamente dichiarato che ne impianterà uno anche su se stesso prima o poi.

Elon Musk: il suo Neuralink fa scrivere una scimmia con una tastiera col solo pensiero
Elon Musk: il suo Neuralink fa scrivere una scimmia con una tastiera col solo pensiero

Elon Musk: il suo Neuralink fa scrivere una scimmia con una tastiera col solo pensiero

Neuralink viene collegato al cervello tramite dei cavi flessibili molto sottili, tramite un sistema robotico capace d’impiantarne circa 64 in meno di 15 minuti. Una roba davvero incredibile e rivoluzionaria se ci pensiamo.

L’anno scorso la scimmia Pager ha giocato a Pong sempre con il dispositivo mentre Sake, questo esemplare mostrato nella recente presentazione ha digitato una frase di senso compiuto sulla tastiera con la forza del pensiero “can i please have snacks”.

Neuralink di Elon Musk sta quindi studiando le aree del cervello da stimolare per indurre non solo gli animale a compiere queste azioni ma ad aiutare le persone che hanno perso o mai avuto la vista a riacquistarla in qualche modo, mentre chi ha avuto incidenti o da sempre problemi gravi con la spina dorsale potrebbe avere in futuro la possibilità di compiere nuovamente delle azioni che nel corso del tempo non hanno più avuto la capacità di farlo.

Fonte YouTubeThe Science Time

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Nicola Gargiulo

Nicola Gargiulo

Grafico e Copywriter di professione, nerd per ossessione. Cresciuto a latte, anime, videogiochi, film, serie TV, manga e fumetti cerco di diffondere il "verbo" tramite la parola scritta e lo spazio concesso dall'internet e dai capoccia di Dr. Commodore, detti anche "Gorosei".

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