Nonostante le voci di corridoio riguardo una sua possibile partecipazione alla cerimonia d’apertura dei Mondiali di Calcio del Qatar 2022, la popstar Dua Lipa ha rivelato che non si esibirà. In una storia su Instagram ha rivelato che non è stata coinvolta in nessuna trattativa riguardo una sua partecipazione all’evento, e che si limiterà a tifare l’Inghilterra da lontano.
Ha poi aggiunto che non vede l’ora di visitare il Qatar, ma solo quando sarà diventato un paese che rispetta i diritti umani. Il paese aveva preso degli impegni in materia di diritti umani quand’è diventato sede dei mondiali, ma negli anni la situazione non è cambiata granché.
Hanno fatto scalpore anche le recenti dichiarazioni dell’ambasciatore dei Mondiali Khalid Salman, che ha detto che l’omosessualità è una malattia mentale, ma che accetteranno tutti i visitatori nel Paese a patto che accettino le loro regole. Nel paese l’omosessualità è infatti punita con la galera o con la pena di morte. Non sono mancate poi le polemiche riguardanti le precarie condizioni dei lavoratori stranieri, soprattutto a fronte delle numerosi morti: si stima infatti che durante la costruzione degli stadi per il mondiale siano morte 6500 persone provenienti da paesi come l’India e il Bangadlesh.
Gli artisti della cerimonia d’apertura dei Mondiali di Calcio in Qatar
Tra gli artisti che si esibiranno alla cerimonia d’apertura dei Mondiali domenica 20 novembre ci dovrebbero essere Robbie Williams, i Black Eyed Peas, Shakira, JungKook dei BTS e J Balvin. L’ambasciatore dell’evento sarà invece l’ex calciatore britannico David Beckham. La cerimonia sarà poi seguita dalla prima partita del torneo, quella tra il Qatar e l’Ecuador.
Dua Lipa non è l’unica cantante che non si esibirà in Qatar. Anche il cantate Rod Stewart ha rifiutato di esibirsi alla cerimonia d’apertura., rinunciando ad un compenso di un milione di dollari. In un’intervista di qualche mese fa Stewart ha dichiarato che secondo lui non è giusto andare ad esibirsi in Qatar, sempre per la questione dei diritti umani, e che l’allenatore della nazionale inglese Gareth Southgate gli ha promesso che i giocatori parleranno di essi durante la competizione.