New York: ninja attacca e ferisce con una katana l’autore di un falso attentato nella metro

Tre anni fa, a New York, nelle stazioni della metropolitana di Lower Manhattan, ci fu un falso allarme bomba in tutta la rete ferroviaria. Larry Griffin, Nell’agosto 2019, è stato arrestato per aver lasciato cadere tre cuociriso vuoti in una stazione: i dispositivi sono stati sospettati di essere bombe a pressione, poiché sono stati lasciati alla stazione di Fulton St. vicino a Williams St., che è adiacente alla Federal Reserve Bank. Si scopre che erano innocui.

Ad oggi, dopo i fatti che scatenarono il panico generale nella parte sotterranea della città, Larry Griffin torna ad essere protagonista di un crimine sempre nella metro newyorkese, ma stavolta nelle vesti di vittima piuttosto che di aggressore.

Infatti, nelle scorse ore nella metro di New York City, Stati Uniti, si è diffusa la notizia di un passante aggredito da un uomo vestito da ninja, che portava con se una “spada da samurai”: queste, perlomeno, sono le parole rilasciate dalla polizia locale.

Un ninja-samurai a New York City

Da ciò che è stato dichiarato dalle autorità americane, il giovane Larry Griffin avrebbe riportato delle ferite alla testa, dopo essere stato colpito dal manico della spada racchiusa all’interno del fodero in legno. Il ventinovenne Griffin e il suo aggressore si sarebbero trovati a discutere sul treno, ma questa situazione sarebbe poi degenerata fino alla piattaforma dei treni e raggiungendo infine la strana.

Griffin è stato trovato fuori dalla stazione, e un pezzo di legno proveniente dall’arma è stato individuato per terra vicino a lui. L’uomo ha raccontato alla polizia newyorkese di essere stato assalito da un ninja con una katana, anche se poi ha dato ulteriori dettagli “particolari” sul modo in cui era vestito, indossando abiti neri e un cappello della Marvel nero.

Dalle immagini viste attraverso le videocamere di sicurezza, si può vedere l’aggressore vestito totalmente di nero dalla testa ai piedi, e con degli occhiali da sole riflettenti che coprono parte del volto. Non è chiaro quale sia stata la causa della discussione, e del perché quest’uomo fosse vestito in tale modo; in ogni caso, sembra essere stato un altro giorno di ordinaria follia a New York.

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