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Operazione London Bridge: cosa succede in caso di morte della Regina Elisabetta?

London Bridge is down” è la frase in codice con cui, istituzionalmente, dovrebbe essere annunciata la morte della Regina Elisabetta, al primo ministro inglese.

Queste ultime ore di ansia, che stanno vedendo tutti i figli raggiungere la monarca in Scozia a causa di un peggioramento delle sue condizioni di salute, hanno portato il mondo del web ad interrogarsi su una questione: cosa succederebbe in caso di morte della Regina?

I protocolli in atto sono diversi e si basano, principalmente sul dove e in che circostanze dovrebbe avvenire una ipotetica dipartita della Regina. L’operazione principale è infatti secretata sui documenti ufficiali con il nome di London Bridge, pronta ad essere utilizzata da un momento all’altro.

Nel rispetto delle tradizioni

La Gran Bretagna è sempre stata famosa per il suo conservatorismo riguardo il rispetto delle tradizioni legate alla famiglia reale. Con quasi 70 anni di regno alle spalle la Regina Elisabetta II è ricordata come la monarca più longeva della storia oltre ad essere tra le più amate e rispettate di sempre dal popolo britannico.

Nonostante il ruolo sia diventato nel corso del tempo sempre più simbolico, la posizione della famiglia reale rimane forte nei propri ideali e nelle proprie idee.

Le notizie che continuano a rincorrersi nelle ultime ore riguardo la salute della sovrana, hanno portato il mondo del web ad interrogarsi su ipotetici piani secretati che “gestirebbero”, in un certo senso, la dipartita della Regina.

london bridge

Operazione London Bridge

Il primo (e più importante piano) è sicuramente il London Bridge, che scatterebbe nel momento dell’annuncio al Presidente del Consiglio e ai principali ministri.

Tra i provvedimenti previsti pare ci sia un black out dei social media pubblici. L’operatività dei siti e delle pagine istituzionali dovrebbero essere sostituiti da una pagina nera con una breve dichiarazione in cui si conferma la morte della sovrana. Tutte le schermate sarebbero poi sostituite da un banner nero, in segno di lutto.

Dal punto di vista operativo, la bara della sovrana dovrà essere trasportata in una lenta processione da Buckingham Palace al Palazzo di Westminster dove dovrà essere esposta per i sudditi 23 ore al giorno per 3 giorni.

Ciò porterà poi ai funerali fissati per 10 giorni dopo la morte della sovrana. Il giorno in questione sarà formalmente chiamato D-Day, mentre i giorni dopo verranno numerati in ordine crescente. Intitolata invece Spring Tide, l’operazione che regolerebbe la successione al trono del principe Carlo con annesso discorso previsto per il 18 dello stesso giorno.

Operazione Unicorn

Chiamata Operation Unicorn, invece il protocollo da seguire nel caso la Regina dovesse morire in terra scozzese, nel quale attualmente risiede.

L’operazione fu rivelata nel 2017, divenuta virale poi nel 2019. Secondo quanto mai trapelato ma mai reso ufficiale nel caso di morte della sovrana la salma dovrebbe essere esposta all’Holyrood Palace e poi alla Cattedrale di St Giles.

Da lì la bara della sovrana dovrebbe poi essere caricata sul treno e riportata a Londra per i 10 giorni di lutto nazionale tradizionali legati all’operazione London Bridge.

FONTE

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