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Outriders: Worldslayer – Recensione: Ritorno su Enoch

Outriders non è un gioco perfetto. Dopo un lancio non proprio dei migliori, con un ricezione da parte degli utenti piuttosto tiepida, i ragazzi di People Can Fly hanno provato ad apportare diverse migliorie rilasciando un update gratuito chiamato: New Horizons. Il titolo ha ricevuto dei miglioramenti della quality of life, un sistema di spedizioni tutto nuovo e l’agognato transmog. Purtroppo, le note positive su questo update finiscono qui.

L’arrivo dell’aggiornamento non ha corretto molti dei problemi di cui Outriders soffriva e, duole dirlo, soffre ancora oggi. Insieme all’annuncio di New Horizons era stato annunciato anche il rilascio di un’espansione chiamata Worldslayer. Un’altra occasione per People Can Fly di rimediare ai problemi del titolo e iniettare nuova linfa vita nella playerbase.

Outriders: Worldslayer ha sulle spalle il gravoso compito di portare nuovi contenuti, nuove meccaniche e di dimostrare a coloro che hanno continuato a sostenere il gioco, che la loro pazienza sarebbe stata ripagata. Ma ora, bando ai convenevoli ed ecco la nostra recensione dell’espansione, buona lettura!

Titolo outriders worldslayer

Eccco la nostra recensione di Outriders: Worldslayer

La storia riprendere da dove l’avevamo lasciata nel gioco principale: con i pod che piovono dal cielo e l’outrider e la sua squadra intenti a recuperarli. Con il ritrovamento dell’ultima capsula verrà fatta una scoperta sconcertante: l’anomalia sta aumentando di potenza e ben presto non ci sarà speranza per la razza umana su Enoch. Con queste premesse comincia la nuova avventura che porterà il giocatore a scoprire nuovi misteri del pianeta e i suoi abitanti e a scontrarsi contro un terribile nemico.

In titoli del genere, di solito, la trama è uno strumento accessorio che molto spesso viene ignorato dal giocatore che tende a concentrarsi sul gameplay. Non si può fare troppo una colpa a Outriders per avere una trama blanda, poco ispirata e ripiena di tutti i cliché scifi possibili, ma Worldslayer raddoppia su questo fronte portandoci una storia dimenticabile e raffazzonata, con un antagonista sotto tono.

Minestra Riscaldata

Partiamo con il parlare della campagna. Per completarla, in solo a una difficoltà medio-alta, ci abbiamo impiegato scarse due ore. A parte l’introduzione di un nuovo tipo di nemico, che si comporta come tutti i nemici mostruosi presenti nel gioco, e l’aggiunta di 4 nuovi tipi di élite. L’esperienza della campagna di gioco è stata breve è tediosa.

I problemi legati al gameplay rimangono, lo shooting è rigido e poco responsivo; il sistema di coperture continua a essere una meccanica senza utilità; i nemici rimangono poco interessanti da affrontare e a volte al limite del frustrante. Questi problemi accompagnati dalla storia poco ispirata hanno reso il completamento della campagna un compito abbastanza arduo.

Outriders. Worldslayer è un espansione che non espande nulla, le aggiunte ci sono ma hanno un impatto trascurabile sul feeling del titolo che rimane sempre lo stesso. L’aggiunta dei livelli apocalisse, nuovi tier di difficoltà che vanno a sostituire il livello mondo, aumenta solo la resistenza dei nemici e la probabilità di loot raro senza portare nessuno innovazione. Viene da chiedersi il perché l’aggiunta di 40 livelli di difficoltà in più quando i 15 presente in precedenza svolgevano la stessa funzione.

L’aggiunta di nuovi livelli crea picchi di difficoltà che rendono il gioco frustrante e costringono il giocatore ad adeguarsi al META corrente, dato che si troverà la maggior parte delle volte a dover affrontare le missioni in solo. Purtroppo, la playerbase è molto esigua e in continuo calo, di conseguenza trovare una squadra completa per la co-op sarà molto difficile.

Complice di questo anche un sistema di Matchmaking approssimativo, senza la possibilità di aggiungere filtri e che si basa ancora su un sistema con un giocatore ad hostare l’istanza. Questo vuol dire che, se la connessione dell’host non è stabile, la partita potrebbe risentirne pesantemente. Più di una volta ci siamo ritrovati disconnessi perdendo tutti i progressi fatti e venendo riportati all’inizio della spedizione.

Livelli Pax e Ascensione

I punti Pax, sono skill point che vengono dati al giocatore durante il completamento della campagna e permettono di sbloccare nuovi nodi nell’albero delle abilità. L’aggiunta di due nuovi rami e due nuove specializzazioni per classe non è una notizia così eccitante come potrebbe sembrare al primo impatto. Come per il gioco base, i punti abilità permettono di sbloccare semplici aumenti in percentuale di alcune caratteristiche e influenzare il cooldown e il danno delle abilità.

Outriders menù

Le nuove specializzazioni non sono da meno e danno la sensazione di essere superflue non apportando nessun cambiamento interessante, a parte il danno maggiorato, alle abilità che sono l’altra faccia del gameplay di Outriders. Questa espansione poteva essere un’occasione per introdurre nuove abilità o rivedere quelle già presenti, ma gli sviluppatori hanno semplicemente deciso di dare altri aumenti di numeri senza nessun cambiamento che metta in risalto queste meccaniche.

Lo stesso discorso si applica per i livelli di ascensione che sbloccano la possibilità di far salire ulteriormente la percentuale di caratteristiche come: danno arma e forza dell’anomali, fino ad un massimo del 10%. Questi nuovi sistemi non portano nulla di eccitante sul tavolo, niente che catturi il giocatore e lo porti e sperimentare con nuovi set up e nuove build.

Le Prove di Traya Gratar

Una volta conclusa la campagna, al giocatore verrà data la possibilità di cimentarsi nelle prove di Traya Gratar, un dungeon ripetibile con diverse camere con eventi prestabiliti. Anche su questo fronte siamo rimasti abbastanza delusi, l’attività stanca molto facilmente essendo sempre lo stesso tipo d’incontri. Saranno presenti 3 boss battle, di cui una è un nemico base riproposto con una piccola meccanica ambientale e gli altri due sono lo stesso boss con le stesse meccaniche ma la differenza sostanziale, a parte la mole, è il numero di caricatori necessari a buttarlo giù.

Outriders worldslayer screenshot 1

Il tutto per ottenere i nuovi equipaggiamenti apocalisse, che potranno contare ben tre mod invece che due. Questo tipo di contenuto avrebbe giovato di un approccio procedurale con una nuova mappa ad ogni replay e qualche boss in più. Rimangono comunque le spedizioni che adesso possono contare sui livelli apocalisse, non che ne traggano chissà quale beneficio.

Ritorno su Enoch

Parliamo, adesso, delle nuove ambientazioni proposte dall’espansione. Gli ambienti sono diversificati: troviamo zone paludose, canyon di roccia rossa e ghiacciai, ma soffrono tutti di quella sensazioni di vuoto e di una realizzazione fredda e priva di personalità. Una caratteristica presente anche in quelle del gioco precedente. Gli ambienti non trasmettono nulla e mal celano la loro natura di giganteschi corridoio dove si svolgeranno i nostri scontri. Il design dei nuovi nemici rimane banale e poco ispirato.

Dal lato tecnico non abbiamo nulla da aggiungere, valgono ancora le considerazioni che abbiamo fatto nella nostra recensione del gioco base e del suo aggiornamento. Da segnale qualche problema di lip-sync con il doppiaggio e qualche bug grafico come compenetrazione e pop-up.

Outriders worldslayer screenshot

Conclusioni

Outriders: Worldslayer non ci ha per niente colpito. L’espansione porta contenuti davvero magri e poche novità trascurabili. La campagna non fa presa e dura veramente poco. I livelli Pax e quelli ascensione non sono altro che un modo per far aumentare una serie di numeri. Nessuna nuova abilità, nessun’introduzione di meccaniche interessanti e un endgame mal realizzato. Se siete veramente fan di Outriders e non vedete l’ora di rimettere piede su Enoch allora l’espansione potrebbe fare per voi, ma altrimenti, non vale il prezzo di acquisto.

Recensione outriders worldslayer pro e contro

Outriders: Worldslayer

Voto - 5

5

Outriders: Worldslayer è un'espansione che ha poco da offrire e non introduce nessuna novità interessante al gioco base.

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Luigi Parri

Luigi Parri

Sceneggiatore di fumetti in erba con grossi problemi di rabbia repressa. Finto portatore di Stand. Appassionato Metroidvania e drogato di Rogue-like. Non riesco a dormire senza il mio cartonato di Hideo Kojima.

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