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Elon Musk denunciato per 258 miliardi di dollari a causa di Dogecoin

Amatelo oppure odiatelo, una singola parola di Elon Musk basta per far ballare i mercati azionari di tutto il mondo: ed è proprio questa capacità d’influenzare che lo sta mettendo nei guai. Ieri un investitore ha deciso di denunciare il magnate per un supposto schema piramidale che ruoterebbe attorno a Dogecoin, chiedendo come risarcimento l’enorme cifra di 258 miliardi di dollari (un importo superiore al PIL della Nuova Zelanda nel 2021).

Il querelante è Keith Johnson, investitore di criptovalute che afferma di aver perso 86 miliardi di dollari a causa dei cattivi consigli finanziari di Musk. Più precisamente, Johnson accusa il CEO di Tesla di aver “sfruttato la sua posizione come uomo più ricco del mondo per gonfiare i prezzi di Dogecoin, lasciandoli poi intenzionalmente crollare per guadagnare dal trading della valuta”.

Elon-Musk-Dogecoin-denuncia

Adesso Johnson rivuole i suoi 86 miliardi, più una ricompensa per il danno subito. Oltre alla persona di Elon Musk cita in giudizio anche le sue aziende Tesla e SpaceX, accusate di aver partecipato all’operazione truffaldina, dettaglio che porta il totale dell’indennizzo richiesto a 258 miliardi di dollari, cioè tre volte l’importo perso.

Cos’è esattamente Dogecoin e che c’entra Elon Musk?

Dogecoin è una criptovaluta nata nel 2013 che si basa sul cagnolino Kabosu, lo shiba inu circondato da sgrammaticate scritte in comic sans che la faceva da padrone nei primi anni della meme culture. Si tratta di una moneta a basso costo e senza limiti di circolazione, ma il suo successo si deve principalmente all’appoggio dimostratogli negli anni da Elon Musk, definito “il Dogefather”.

Original Doge meme
Il doge originale, sgranato e arrivato qui tramite bluetooth.

L’ennesima spinta al valore di Dogecoin doveva arrivare con una puntata del Saturday Night Live di maggio 2021. Conduceva proprio Elon Musk, che ad un punto della serata si è travestito da esperto di criptovalute per esibirsi in uno sketch su Dogecoin.

Evidentemente lo sketch era terribile, perché gli investitori hanno venduto in massa, decretando un affossamento del valore della cripto che ne ha dimezzato il prezzo. Da quel momento, il valore della criptovaluta non si è mai ripreso davvero: “la luna” (il traguardo di prezzo di un dollaro per coin) che gli investitori agognavano resta a oggi un traguardo lontanissimo.

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Oggi 18/06/2022 un Dogecoin vale 5 centesimi, colpa anche dell’universale crash degli ultimi giorni.

Si può supporre sia in questo momento che Johnson si è sentito tradito da Musk, ed è arrivato a credere fosse tutto un elaboratissimo piano del miliardario — nonostante Tesla avesse speso 1,5 miliardi in Dogecoin nel febbraio dello stesso anno.

“(Elon Musk) sapeva dal 2019 che Dogecoin non aveva nessun valore, ma l’ha promossa comunque (…) manipolando lo schema piramidale per scopi di profitto, fama, e divertimento.”

Parte dell’esposto di Johnson al tribunale federale di Lower Manhattan.

Nei documenti presentati dal querelante si trovano anche, tra gli altri, delle citazioni di Bill Gates che riportano i dubbi del padre di Microsoft riguardo il vero valore delle criptovalute.

Bill Gates non sembra un gran stimatore delle criptovalute

Una causa a dir poco ambiziosa, che gli appassionati di cripto seguiranno con interesse per capire se anche loro abbiano diritto a portare Elon Musk in tribunale per farsi restituire il PIL di una piccola nazione.

FONTE: Bloomberg

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Enrico Tonon

Enrico Tonon

Sono un tonno romanticissimo che nuota nella rete. Nonostante le pinne, mi ostino ad impugnare tastiere e controller. Ben ferrato in shitposting. Aerodinamico. Giallo.

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