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Disney Plus, preparatevi a quattro minuti di pubblicità l’ora con il nuovo abbonamento

Mentre Netflix si sta lanciando solo in queste ultime settimane nell’utilizzo di pubblicità per poter supportare il proprio servizio streaming, già a marzo Disney ha rivelato l’arrivo di un nuovo piano a prezzo ridotto per Disney Plus. Esso verrà introdotto entro la fine del 2022, e come nel caso di Netflix aggiungerà degli inserti pubblicitari in modo che essi possano rendere più abbordabile il costo di abbonamento al servizio.

Quest’idea di dare la possibilità di accedere al servizio ad un prezzo minore serve chiaramente ad espandere ulteriormente il pubblico all’interno della piattaforma streaming, considerato anche come Disney sembri intenta ad avere almeno 230 milioni di abbonati su Disney Plus. Delle nuove indiscrezioni da parte di testate come Variety e The Wall Street Journal, giungono ulteriori dettagli su questo piano.

A quanto pare, sempre secondo questi ultimi report, questo nuovo piano d’abbonamento introdurrebbe delle pause pubblicitarie pari a quattro minuti per ogni film, serie TV o trasmissione in generale dalla durata di un’ora o meno.

disney plus

Disney Plus e la competitività degli inserti pubblicitari

Da ciò che viene riportato su Variety, Disney Plus mostrerebbe comunque una quantità minore di messaggi promozionali l’ora rispetto i suoi competitori. Il numero di pubblicità che apparirebbero su Disney Plus batterebbe anche Hulu, altra piattaforma posseduta dalla stessa azienda, che mostra dai nove ai dodici inserti pubblicitari in un’ora.

Per volontà di Disney, tutto il contenuto che verrà mostrato nelle pubblicità dovrà essere in grado di mantenere la sua immagine che lo rende adatto a tutta la famiglia. Non ci saranno quindi pubblicità con contenuti “adulti”, magari relativi ad alcolici o alla politica, e ovviamente neanche pubblicità che provengono dai suoi competitori nel settore dell’intrattenimento.

Questo nuovo piano d’abbonamento però sembra non riguardare i profili dei bambini, che invece saranno privati di pubblicità, e lo stesso dovrebbe valere anche per i programmi mirati a degli spettatori che ancora non vanno alle elementari, senza neanche necessitare la costruzione di un profilo dedicato.

Ad ogni modo, sebbene negli scorsi anni le piattaforme streaming abbiano tentato in tutti i modi di rendere il meno invasivi possibili gli inserti pubblicitari, offrendo esperienze che non intacchino il godimento dei media, da pochi mesi si è potuto notare un esponenziale incremento di questi. Sebbene vi siano comunque altri piani d’abbonamento che consentono di evitare ogni genere d’interruzione, i consumatori devono anche far fronte all’aumento dei prezzi, che inizia a farsi sentire sempre di più.

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Marina Flocco

Marina Flocco

Fruitrice seriale di videogiochi, anime, manga, tutto ciò che è traducibile dal giapponese.

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