Nuovi aggiornamenti per la situazione Langate e sale eSports, dopo che questo pomeriggio si è tenuto il “question time” alla Camera dei Deputati. La questione è stata proposta e illustrata da due deputati della Lega, nel corso dell’interrogazione a risposta immediata in Commissione Finanze al Sottosegretario del Ministero dell’Economia e Finanze, Federico Freni.
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L’interrogazione era già stata anticipata da una diretta streaming sulla pagina ufficiale di Ak Informatica, società proprietaria dell’eSport Palace di Bergamo che si è trovata a dover affrontare un vero e proprio blitz da parte dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, insieme ad altre realtà del settore del gaming sportivo e competitivo.
Il deputato della Lega Belotti è andato quindi ad introdurre alla Camera la problematica attualmente riscontrabile nelle norme vigenti, le quali ormai risultano troppo datate e impossibili da applicare alla lettera sui sistemi moderni attualmente in uso. Andiamo dunque a vedere di cosa si è discusso, e quali conclusioni sono state tratte.
Il langate e gli eSports arrivano in Parlamento
L’interrogazione parte dalle dichiarazioni di Belotti:
Parliamo di eSports, ovvero sport elettronici che rappresentano l’evoluzione dei videogiochi. Non c’è una norma e quella in vigore fa riferimento agli elettrogrammofoni, flipper e al gioco elettromeccanico dei dardi. Giochi che qualcuno non ha neanche mai visto perché ha meno di 35 anni.
I Monopoli sabato scorso hanno organizzato un blitz in 4 grandi sale di eSports, riscontrando apparecchiature non omologate. Il punto è questo: esiste un’omologazione per i pc di eSport? No. Eppure, i Monopoli dopo l’esposto del titolare di una sala giochi tradizionale hanno mandato gli ispettori a sequestrare tutto, con multe da 5mila a 50mila euro ad apparecchio.
All’eSports Palace di Bergamo sono 40 le apparecchiature sequestrate. Spero che queste sanzioni, compreso il sequestro, possano essere sospese per almeno 90 giorni visto che non c’è normativa chiara. Un mese fa Sport e Salute ha presentato un progetto per incentivare gli eSports e pochi giorni dopo i Monopoli hanno messo in ginocchio il settore. Un paradosso. Sembra quasi di assistere un derby tra Salute e Sport e ADM. Le soluzioni sono due: o si chiude il mondo degli eSports o si approfitta del momento per regolamentarlo. Spero prevalga il buon senso.
Il sottosegretario al MEF, Federico Freni, risponde così:
Il Governo premette che sulla vicenda è necessario un supplemento di istruttoria e quindi chiede il rinvio del caso per rispondere puntualmente sui fatti citati dall’interrogante. Tuttavia, il governo si riserva, quindi, di valutare tutte le iniziative normative più opportune al fine di garantire in tempi ragionevoli un’efficace e stabile regolamentazione del settore, riconoscendogli autonoma rilevanza, anche valutando, di concerto con il Coni l’istituzione di una Federazione che sovraintenda all’organizzazione del gaming sportivo competitivo. Da ultimo, nelle more della definizione di tale quadro normativo, il Governo si riserva anche di valutare, di concerto con l’agenzia delle Dogane e dei Monopoli, l’opportunità delle misure intraprese.
Arriva poi la replica di Belotti, che riconosce le volontà costruttive del Governo ed esorta a redigere delle norme che portino l’Italia a rimanere al passo con gli altri Paesi europei:
Prendo atto della volontà di sedersi ad un tavolo con gli addetti ai lavori e ai lavoratori del settore per riuscire a redigere delle norme per regolamentare il settore. Ricordando che in Europa questo settore sta avendo una diffusione enorme. Nel 2024 gli eSports faranno il debutto alle Olimpiadi.
Non credo che l’Italia possa rimanere indietro rispetto all’evoluzione che non riguarda i videogiochi tradizionali, hanno utenti e clienti diversi, e non c’entrano nulla con betting, slot machine e scommesse. E’ importante sottolinearlo. E’ importante intervenire al più presto anche sulle sanzioni pesantissime che sono state erogate alle quattro grande aziende, perché rappresentano la punta dell’iceberg e tutte le altre temono di poter essere colpite da questi provvedimenti.