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Bonelli, l’appello ai lettori per non alzare i costi dei fumetti

Sergio Bonelli, editore e direttore generale dell’omonima casa editrice, nella seconda di copertina degli albi ha speso alcune parole a proposito della situazione difficile che l’editoria italiana specializzata in fumettistica si trova a vivere attualmente. 

«L’aumento generalizzato dei costi della carta e di tutte le materie prime necessarie alla stampa, dagli inchiostri all’alluminio per le lastre, sta colpendo duramente l’intero settore. E c’è pure una difficoltà oggettiva, come mai era accaduto in passato, nel reperire le materie prime e tutto quanto necessità alla produzione. A tutto questo si unisce la preoccupante diminuzione del numero delle edicole presenti sul territorio nazionale, e del numero di lettori in generale.» 

Parole quasi confidenziali quelle di Bonelli, ma che nascondono un significato e uno scopo ben precisi: chiedere aiuto ai lettori al fine di bloccare l’aumento del prezzo di copertina degli albi a fumetti

sergio bonelli

Sebbene la complessità della situazione sia innegabile, la casa editrice Sergio Bonelli Editore si è posta come obbiettivo primario quello di mantenere fede alle proprie intenzioni e quindi di non aumentare il prezzo dei suoi fumetti, a detta di Bonelli, almeno per il momento. 

«Pensiamo sia un modo per ringraziarvi per il sostegno che continuate ad accordarci e per la vostra fedeltà.» 

Un accordo comune tra clientela e venditore per poter ancora assaporare, senza discriminazioni dovute all’aumento dei prezzi, la carta stampata. 

Il direttore generale della casa editrice sancisce il suo obbiettivo e la voglia di perseguirlo, dall’altra parte della medaglia chiedendo allo stesso tempo aiuto in modo pratico ai lettori, affinché anche loro si mettano in gioco in prima persona e contribuiscano a mantenere stabile la situazione alquanto precaria. 

«Cercate di acquistare i vostri albi preferiti sempre dalla stessa edicola di fiducia. Questo ci permetterebbe di meglio razionalizzare la distribuzione, evitando di disperdere troppe copie. Una cosa che forse non tutti sanno, infatti, è che per poter vendere un determinato numero di copie, un editore deve stamparne almeno il doppio, se non di più, e quelle invendute vengono praticamente tutte distrutte: capirete che, in un momento in cui la carta è così carente e preziosa, lo spreco risulta ancora più insopportabile.»

Fonte: Fumettologica

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