Da quando è iniziata la guerra in Ucraina è stato possibile vedere ampi gesti di solidarietà nei confronti del Paese, sia dalle nazioni occidentali da sempre “opposte” alla Russia, che da quelli che sono da anni gli storici partner di Mosca, come ad esempio il Giappone. Pur mantenendo sin dalla fine della Seconda Guerra Mondiale un’attitudine pacifista e un comparto militare volto esclusivamente alla difesa, quest’importante nazione asiatica ha comunque compiuto dei gesti significativi verso il popolo ucraino, accogliendo numerosi rifugiati di guerra.
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Tuttavia, da diversi giorni nel Sol Levante si è creata una vera e propria polemica verso la gratitudine che l’Ucraina ha espresso nei confronti dei Paesi che continuano a fornire degli aiuti: il 25 aprile, il Ministero degli Affari Esteri ucraino ha pubblicato un video di ringraziamento da parte del Generale Valerii Zaluzhnyi, rivolto ai Paesi elencati all’interno del filmato.
I giapponesi però hanno notato una mancanza importante tra questi: il Giappone. E mentre alcuni commenti online sostengono come ciò gli consenta di mantenere un basso profilo in questa situazione, o giustificano la cosa dicendo che si tratta delle nazioni che hanno dato un supporto militare, l’omissione del Paese nella lista ha adirato molte persone. Questa vicenda va inoltre ad aggiungersi a un’altra controversia creatasi il giorno prima, sempre attraverso il profilo ufficiale dell’Ucraina, che poneva in un altro video anti-russo le foto dell’Imperatore Hirohito, Hitler e Mussolini, additandoli come “fascisti e nazisti”.
La mortificazione del Giappone e dell’Ucraina
Considerando come gran parte delle motivazioni dietro le gesta dell'”Impero Giapponese” nella Seconda Guerra Mondiale siano originate dal primo ministro Hideki Tojo, piuttosto che dall’imperatore, l’Ucraina ha deciso di scusarsi pubblicando nuovamente il video senza Hirohito. Ma ormai il danno è stato fatto, e anche alcuni deputati giapponesi hanno contestato formalmente l’assenza di ringraziamenti presso l’ambasciata dell’Ucraina in Giappone.
La bufera ha infine raggiunto anche i più alti rappresentanti dell’Ucraina, e lo stesso presidente Zelensky ha poi pubblicato un tweet dove dichiarava di aver ringraziato personalmente il Primo Ministro giapponese Kishida. Diversi giorni dopo, il 27 aprile, finalmente il Giappone appare sin dai primi secondi in un altro video-messaggio da parte del Ministero della Difesa ucraino.
Dunque, tutto è bene quel che finisce bene: finalmente il Giappone è stato riconosciuto. Agli occhi di altri utenti, però, quest’intera polemica sembra essere qualcosa di decisamente triviale, generando così una gran mortificazione in molti giapponesi:
“Tutto ciò è imbarazzante.”
“Quand’è che siamo diventati così fastidiosi?”
“Sappiamo solo lamentarci.”
“Che pena. Mi dispiace per loro”.
“Da quando siamo un Paese che impone la gratitudine?”
