Le opening anime hanno da sempre avuto un ruolo cruciale per una serie animata: non solo esse fungono da mezzo per presentare il prodotto al pubblico, ma generano spesso l’interesse verso l’opera attraverso le visual che accompagnano la canzone, poiché esse portano a “dedurre” le tematiche ed i personaggi principali.
In aggiunta a ciò, le opening anime forniscono dei vantaggi importanti produttori di anime, i quali ottengono ulteriore audience grazie alla nomea di coloro che vanno a cantare la sigla, e la stessa cosa vale anche per gli artisti che vanno a prestare la loro voce, pubblicizzando ulteriormente la loro musica in televisione per diverse settimane consecutive.
Possiamo considerare le anime opening come una parte integrante di ogni serie, possedendo un tono diverso a seconda delle tematiche trattate e una musicalità in grado di conquistare i fan, arrivando a risuonare nei loro cuori anche per anni. Per questi motivi alcune opening anime hanno potuto lasciare il segno nel corso del tempo, e tra esse vi sono certamente numerose serie degli anni novanta. In questa classifica, andremo a vedere quelle che consideriamo essere tra le migliori 10 sigle di quell’epoca.
La top 10 delle opening anime degli anni novanta
Prima d’iniziare questa classifica (ispirata da una precedentemente vista su CBR) chiariremo che la scelta è stata dettata dal gusto personale e dall’influenza che le serie possiedono attualmente, e tratterà solo le opening originali (quindi in lingua giapponese); tuttavia, per ogni classificato che presenta anche una controparte italiana, quest’ultima sarà riportata insieme alla sua sigla giapponese, in modo da far capire in che modo esse si differenzino e vedere quale delle due versioni risulti più “orecchiabile” o preferibile.
Posizione 10 – Cacciatori di Elfi
Non sempre è facile trovare una opening anime capace d’invogliarti a vedere una serie; andando però a vedere quella di Cacciatori di Elfi, con il ritmo particolarmente incalzante che ha inizio sin da subito, accompagnato dalla surreale accoppiata fantasy+corazzati e strambi personaggi, è impossibile non incuriosirsi riguardo l’anime. La opening è titolata “Angel Blue”, ed è cantata da Hamasaki Naoko.
Posizione 9 – Rurouni Kenshin
La prima opening di Rurouni Kenshin – Samurai Vagabondo è “Sobakasu” dei Freckles. La particolarità nel suo stile musicale, che ricorda chiaramente quello stile musicale pop-rock giapponese dai tratti occidentali molto in voga in quel periodo, è data soprattutto dalle visual che la contrastano mostrando vicende estremamente legate alla cultura e ambiente nipponico. Sarà però anche grazie a ciò che la canzone è in grado di farsi ricordare impeccabilmente tutt’oggi.
Posizione 8 – Mobile Suit Gundam Wing
“Just Communication” di Two-Mix è un altro evergreen in Giappone, con una intro che mostra appieno quell’estetica anni novanta dominata dai robottoni e protagonisti nei quali i giovani desideravano immedesimarsi. Tutto sommato, anche la sigla cantata da Giorgio Vanni riesce comunque a dare quella spinta adrenalinica, necessaria per una serie dal calibro di Gundam.
Posizione 7 – Lady Oscar
Tecnicamente questa serie apparterrebbe alla fascia degli anime degli anni 80, ma considerando come si sia ripresentato in Italia dieci anni dopo ottenendo un gran successo nonostante l’adattamento, abbiamo voluto comunque riconoscerne il valore apportato in quel periodo.
Conosciuto in Giappone come “The rose of Versailles”, la opening nipponica di questo anime, denominata “Bara wa utsukushiku chiru” e cantata da Hiroko Suzuki, anticipa più chiaramente le tematiche di dramma, passione e dolore della serie, almeno se messo in contrapposizione alla nota canzone “Una spada per Lady Oscar”. Eppure, nonostante le tonalità diverse, in entrambi i casi questa opening anime si presentano in modo impeccabile come introduzioni all’anime.
Posizione 6 – Dragon Ball Z
Ovviamente in una classifica per le migliori opening anime anni novanta non poteva mancare una delle più conosciute e amate globalmente: “Cha-la-head-cha-la” di Maasaki Endoh è ancora oggi di un’orecchiabilità impareggiabile, anche se in Italia è stato comunque preferito usare una versione propria, piuttosto che usare l’originale.
Posizione 5 – Sailor Moon
“Moonlight Densetsu” è in realtà una sorta di cover di una canzone che parla di Tequila e altre amenità, ma in ogni caso il brano viene ricordato soprattutto per essere la opening anime di una delle serie giapponesi più conosciute al mondo, Sailor Moon. La guerriera “che veste alla marinara” è stata super-popolare sin dall’inizio anche in Italia, e la sigla cantata da Cristina D’Avena è ancora oggi tra le più apprezzate nel suo repertorio.
Posizione 4 – Cowboy Bebop
“Tank” de The Seatbelts è tra le opening più “jazzose” che si potrebbero mai trovare; un tratto molto unico per una serie che parla essenzialmente di viaggi galattici di un gruppo di cacciatori di taglie. Con la fusione tra jazz e sound latino, la opening è più che adatta ad un anime intenso come Cowboy Bebop.
Posizione 3 – Serial Experiments Lain
Serial Experiments Lain è un anime piuttosto controverso: essa potrebbe apparire come una serie “impopolare”, specialmente se comparata con alcuni titoli inseriti all’interno di questa classifica. Ma globalmente, si può vedere bene come sia impossibile non “amare Lain”: lei si trova nei computer, nelle TV, in ogni dimensione temporale e digitale. La opening “Duvet” dei Boa pressa ulteriormente su quanto sia incompresa quest’opera nel “present day” e “present time”, con la celebre frase “and you don’t seem to understand”.
Posizione 2 – La rivoluzione di Utena
La opening di Utena è un ode alla narrativa mediante il simbolismo, sia visivo che linguistico: la canzone Rondo-Revolution di Masami Okui è solo uno dei tanti brani che va a fornire indizi su cosa sia realmente questa “rivoluzione” che va a svilupparsi all’interno della serie, ma senza guastare in alcun modo gli eventi per gli spettatori.
Posizione 1 – Neon Genesis Evangelion
Sarà forse una scelta scontata, ma è impossibile pensare a delle anime opening degli anni novanta e non avere in mente Neon Genesis Evangelion: con l’energetico brano “A Cruel Angel’s Thesis” si va a introdurre in un modo anti-climatico e al limite dell’ingannevole le tragiche vicende dell’anime, e anche per questo motivo quella di Evangelion è per forza di cose una delle opening più geniali di sempre.
Bonus: Berserk
Ora come ora, non risultano esserci serie animate che diano meritevole giustizia a un’opera enorme come Berserk, la grande fatica rimasta incompleta del defunto maestro Miura. Tuttavia, se proprio vogliamo considerare un aspetto positivo di uno dei suoi vari adattamenti, esso è sicuramente ritrovabile nella opening della prima serie in assoluto, con “Tell me why” dei PenPals.
