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My Dress-Up Darling

My Dress-Up Darling 1×11: “Allarme rosso” al motel

Eheheheheh,
Ahahahahah!

Cosa non è questo undicesimo episodio di My Dress-Up Darling. Se gli scorsi facevano esplodere già l’internet, questo non riesco ad immaginare che effetto produrrà in settimana. Ma andiamo con ordine.

L’episodio parte più o meno dove ci aveva lasciato la scorsa settimana, con Marin e Gojo intenti a passare un pomeriggio d’estate assieme in giro, tra compere e decisioni riguardo al cosplay di Veronica, con Marin che promette di scegliere personaggi non troppo scoperti per i suoi prossimi cosplay (anche se chiede a Gojo di mandargli poi una foto mentre indossa il cosplay di veronica a casa).

La loro prossima tappa è un Manga Café, dove Marin consiglia al ragazzo un manga yonkoma (ossia composto da strisce verticali di quattro vignette) intitolato “Sono un autore liceale di light novel bestseller con una succube che vorrebbe nutrirsi di me ogni notte e non so cosa fare” (titolo degno di una light novel effettivamente) abbreviato in “NonSoSu” nella traduzione italiana di Crunchyroll (mantenendo anche l’ironia dell’abbrevviazione dell’originale e dei sub inglesi, dove era “SuccIDK“). Con questo Marin fa scoprire a Gojo due nuovi mondi: quello degli slice of life e quello delle succube.

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Molto carino da parte dello staff quello di far doppiare le vignette del manga (con la succube Liz doppiata dalla bravissima Misaki Kuno) mentre Gojo le legge. Ma la parte migliore di questa parte, a mio avviso c’è quando Gojo pensa che Marin gli abbia consigliato il manga perché vuole fare il cosplay di Liz-kyun, personaggio che lei ovviamente adora, soprattutto per i suoi codini. La ragazza, però, per la prima volta da inizio serie, non si sente all’altezza del personaggio, in quanto non sa se sarebbe in grado di apparire bene con i codini. Il ragazzo, però, la sprona dicendole che secondo lui starebbe davvero bene con i codini. Questo nuovo colpo superefficace di Gojo, che lascia una Marin visibilmente imbarazzata (e con una scena che si concentra solo sui due personaggi eliminando qualsiasi altro elemento presente tranne i cuscini a cui sono appoggiati).

Questo cosplay, però, si rivela una sfida diversa per Gojo (ripreso anche dal basso con un’inquadratura grandangolare che rende la scoperta dell’outfit semplice d’impatto), in quanto nel manga non si vede mai completamente l’outfit della succube, visto lo stile incredibilmente chibi dei disegni. Il ragazzo, quindi, si ritrova a dover pensare ai vari elementi che compongono l’outfit, cercando però di rimanere il più fedele possibile all’originale. Purtroppo non vediamo il processo di creazione di questo cosplay, cosa che ammetto mi dispiace un po’. Già in parte mancava con quelli di Shion e Neon, mentre con il cosplay di Soma era presente (anche se per dare spazio allo sviluppo caratteriale di Shinju), Magari è una piccolezza, ma non mi dispiaceva assistere a Gojo al lavoro sui cosplay, e con quest’outfit, che presenta perlopiù elementi originali, sarebbe stato forse carino vedere un pochino della sua lavorazione.

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Se finora l’episodio si è mantenuto su toni molto wholesome, a breve ci si prepara ad esplodere perché arriva la parte che tutti stavano aspettando, quella del motel (o love hotel), il luogo scelto da Marin per fare le fotografie al cosplay di Liz-kyun. Per Marin la stanza di un motel è il luogo perfetto per rappresentare la stanza di un autore di light novel a quanto pare, dicendo anche che spesso le cosplayer usano i motel come luoghi dove fare le foto e dove passare del tempo assieme (a fare cosa oltre le foto? Non ci è dato saperlo.

Assistiamo quindi ad un Gojo imbarazzatissimo che in una scena particolare si distorce diventando anche una macchia di colore che si muove velocissima a schermo, per simboleggiare tutto il suo imbarazzo con Marin (in gergo tecnico lo chiamiamo “smear”) che spiega di aver visto la foto della stanza e di aver prenotato subito, senza però rendersi conto di aver prenotato un love hotel. Mentre Marin si va a cambiare nel bagno Gojo cerca di tranquillizzarsi, ma i vari elementi presenti nella stanza, tra cui un comodo vibratore vicino al letto, non riescono a farlo stare calmo e lo vediamo ancora una volta distorcersi mentre tutta la stanza inizia ad essere rappresentata con uno sfondo dalla palette rossiccia e una fotografia che sembra voler ricreare un filmato trasmesso sulle TV d’inizio anni 2000, con la scena che poi si sposta sullo sguardo di Gojo reso a matita prima rosa e poi verde.

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Gojo decide d’interrompere i suoi pensieri accendendo la tv, scoprendo però che nei motel passano solo filmini piccanti. Povero lui. La situazione, però, sembra alleggerirsi quando Marin esce dal bagno in cosplay da Liz-kyun, mostrando finalmente anche a noi spettatori come Gojo abbia creato il costume, nonostante lui non sembri soddisfatto del suo lavoro perché stavolta non è proprio fedele all’originale. Stavolta è Marin a rassicurarlo, dicendogli anche che a volte l’outfit cambia dal manga all’anime, e che è normale che i cosplayer scelgano la versione a loro più congeniale. Dopo che Marin ha dato un preservativo a Gojo per farglielo mettere nel portafoglio per far accrescere la sua fortuna finanziaria (che si spera rimanga sempre nel portafoglio e non esca in casa mentre è presente il nonno), inizia la sessione fotografica.

È giunto il momento di parlare di quella parte, quella della sessione fotografica. Dopo aver visto un Gojo reagire positivamente alla parrucca (con reazione delusa di Marin che si aspettava un altro complimento rivolto a lei in totale), i due iniziano la sessione fotografica ricreando moltissime scene del primo volume del manga (con l’illuminazione della stanza che diventa più rossiccia rispetto a prima). Quando vogliono rendere al meglio la scena di Liz che canta ninnananna, il tutto inizia ad andare a rotoli, in senso positivo. In questi minuti si può dire che la tensione sessuale diventai palpabile, soprattutto quando i due si ricordano di essere di un motel sentendo rumori provenire dalla stanza accanto e di essersi messi in una posizione molto ambigua per riprodurre quella scena del manga. Tutto questo crescendo non può fare a meno d’invogliare lo spettatore a tenere gli occhi incollati allo schermo grazie anche ai cambi d’inquadratura che prima fanno vedere i corpi interi e poi si concentrano sulle espressioni imbarazzate dei due ragazzi da varie angolazioni. L’atmosfera è poi accentuata dalla totale assenza di musiche, che lascia spazio solo ai respiri di Marin e Gojo.

Quando i due stanno per lasciarsi andare e baciarsi, il tutto viene interrotto dalla telefonata della reception del motel, che li voleva informare del tempo scaduto. L’atmosfera d’imbarazzo rimane anche in questi minuti, e terminiamo l’episodio con Gojo a casa che si dai dei pugni sulla fonte con la mano sinistra, mentre con l’altra…ci viene lasciato alla nostra immaginazione, e forse è meglio così!

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Se l’episodio 2 della serie sembrava già toccare elevati picchi di piccantezza, quest’episodio 11 ne tocca alcuni ancora più alti. Mi chiedo se nel prossimo episodio vedremo ancora un pizzico d’imbarazzo tra i due per gli avvenimenti del motel, oppure se in futuro avremo modo di vedere altri sviluppi del genere tra loro. Questa situazione non dovrebbe assolutamente finire nel dimenticatoio perché è forse uno degli sviluppi più importanti nel loro rapporto finora, e sono sicuro che avrà ripercussioni. Il prossimo, purtroppo, è l’ultimo episodio, ma spero che annuncino, in futuro, una seconda stagione.

Come al solito, vi ricordiamo che potete guardare My Dress-Up Darling in streaming legalmente su Crunchyroll.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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