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Tokyo Revengers, nascono perplessità sulla collaborazione tra la serie e il governo giapponese

All’inizio del mese il governo giapponese ha annunciato di aver scelto i personaggi del franchise di Tokyo Revengers come testimonial per la campagna pubblicitaria sulla nuova legge della maggiore d’età, che entrerà in vigore a partire da aprile.

Con questa nuova legge, i ragazzi giapponesi diventeranno maggiorenni non più a 20 anni, ma bensì a 18 anni, come in Europa. La collaborazione tra il governo e l’opera di Ken Wakui prevede vari manifesti pubblicitari con i personaggi vestiti con dei kimono e lo slogan “Nuovi diciottenni! Non abbiate paura! Create il vostro futuro!” e degli spot televisivi.

In questi giorni, però, la campagna sta iniziando a destare non poche perplessità nel pubblico, perché molti dei personaggi della serie sono effettivamente dei criminali che fanno parte di una gang.

Tokyo Revengers

Quasi tutti i personaggi della serie presi come testimonial hanno infranto la legge nella storia. Negli spot televisivi, ad esempio, il personaggio Manjiro “Mikey” Sano incoraggia i ragazzi sulla soglia dell’età adulta, e molti online hanno rivelato di non essere convinti che sia proprio il personaggio più adatto per una campagna di questo genere, visto i crimini che ha compiuto durante il manga e l’anime e il fatto che sia anche il leader di una gang criminale.

Molti si sono chiesti di conseguenza se il governo abbai davvero ponderato per bene la scelta, o se avesse anche solo mai visto o letto la serie, visto che nessuno sceglierebbe dei criminali per incoraggiare i giovani a diventare adulti responsabili. Alcune critiche si sono soffermate anche sul fatto che alcuni di questi personaggi non arrivino neanche all’età adulta.

Nonostante le critiche e la resistenza ricevuta online, però, si può dire che la campagna ha raggiunto il suo obiettivo, visto che ha attirato l’attenzione dei giovani.

Tokyo Revengers ha per protagonista Takemichi Hanagaki, un giovane disoccupato che un giorno viene a sapere della morte della sua ex Hinata,  causata dalla temibile gang criminale Tokyo Manji. Dopo un incidente, si ritrova all’improvviso nel passato, ai tempi delle medie, e il ragazzo decide di sfruttare questo suo viaggio nel tempo per cambiare il futuro e salvare Hinata.

Pensate anche voi che i personaggi non siano adatti ad una campagna di sensibilizzazione di questo tipo? Scrivetecelo nei commenti, e se non avete visto Tokyo Revengers, lo trovate su  Crunchyroll.

Fonte: Somoskudasai.

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Yoel Carlos Schincaglia

Yoel Carlos Schincaglia

Nato il 14 febbraio 1997 a Bentivoglio, in provincia di Bologna. Grande appassionato principalmente di anime, poi anche di videogiochi e manga. Credo nella canzone che ho nel cuore!

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