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Ubisoft, l’esodo degli sviluppatori colpisce la compagnia

I guai per Ubisoft sembrano destinati a non terminare. Senza escludere le diverse polemiche che coinvolgono discriminazione e molestie sul posto di lavoro – e sappiamo bene da Activision Blizzard dove possano condurre certi tipi di comportamenti – l’ondata di dimissioni dei dipendenti che si è distribuita negli ultimi 18 mesi ha avuto il suo culmine.

Secondo Axios si parla di più di 20.000 persone che hanno deciso di prendere le distanze da Ubisoft per le motivazioni più disparate. C’è chi parla di stipendi troppi bassi, chi afferma di aver trovato occasioni lavorative migliori altrove, altri ancora frustrati a causa della direzione creativa, e c’è chi invece troppo a disagio nel constatare quanto male venisse gestita la cattiva condotta sul posto di lavoro.

Ubisoft

Il Grande Esodo ha rallentato diversi progetti di Ubisoft

La sede maggiormente colpita è stata quella canadese. Ubisoft Montreal (Rainbow Six Siege, Assassin’s Creed) assieme a Ubisoft Toronto (Far Cry) hanno contato almeno 120 sviluppatori persi negli ultimi sei mesi. Questo poi secondo i tracciamenti eseguiti da Axios tramite LinkedIn, quindi i numeri potrebbero rivelarsi addirittura più alti. La redazione americana ha inoltre scoperto che tra coloro che se ne sono andati, ci sono anche alcuni dei più validi elementi della compagnia.

Nello specifico 5 dei 25 migliori sviluppatori che hanno contribuito alla realizzazione di Far Cry 6 e 12 dei migliori 50 che hanno lavorato ad Assassin’s Creed Valhalla. Una fuga così massiccia di personale non può che aver influenzato negativamente l’andamento degli altri progetti di Ubisoft ancora in corso, tanto che si dice che l’evento li abbia rallentati e persino messi in stallo.

D’altra parte Ubisoft dichiara di aver assunto da aprile 2600 nuovi dipendenti e che il tasso di abbandono è soltanto pochi punti percentuale sopra la loro media, indicando quindi di essere perfettamente in linea con la norma dell’industria videoludica. Qualunque sia la verità, la compagnia dovrà ugualmente adeguarsi e prepararsi a un futuro dove saranno tenuti a sviluppare con un organico decisamente ridotto rispetto al solito.

Che ne pensate dell’attuale stato di Ubisoft? Riuscirà a risollevarsi nonostante una così notevole fuga di personale? Come sempre, diteci la vostra nei commenti.

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Margherita Pelliccetti

Margherita Pelliccetti

Videogiocatrice e avida lettrice da quando ho memoria. Amante del fantasy in ogni sua forma, dei pirati e dei ninja. Rovinata dall'avvento dei multiplayer online (sigh).

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