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Non Tormentarmi, Nagatoro! | L’adolescenza tra amore e… bullismo

Tra le recenti uscite targate J-POP è impossibile non soffermarsi su Non Tormentarmi, Nagatoro!, manga shonen serializzato dalla casa editrice Kodansha a partire dal 2017. L’opera ha riscontrato molto successo grazie al recente adattamento anime pubblicato su Crunchyroll lo scorso anno, dunque la notizia dell’arrivo nel nostro paese della sua versione cartacea non ha destato particolari sorprese.

Per l’occasione noi di DrCommodore abbiamo ricevuto da J-POP il primo volume del fumetto, e siamo dunque pronti a condividere con voi le nostre prime impressioni su di esso. 

La trama

Naoto Hachioji è un comune studente al secondo anno delle superiori. Il ragazzo ha un carattere molto timido ed introverso, nonché una forte passione nei confronti della pittura e del disegno. Un giorno, mentre si trova in biblioteca, un gruppo di ragazze decisamente più estroverse e popolari notano le pagine di un manga da lui disegnate. Tra di esse c’è Hayase Nagatoro, che procederà velocemente a prendersi gioco di lui per poi iniziare a tormentarlo, da quel giorno in avanti, senza tregua alcuna.

nagatoro

Una romcom decisamente… particolare

Basta veramente poco a comprendere che con Non Tormentarmi, Nagatoro! l’autore Nanashi abbia voluto raccontare una storia che strizza l’occhio ad una categoria ben specifica di pubblico, e in questo senso va lodata l’abilità con cui l’opera riesce ad intercettare determinati gusti e fantasie attraverso una storia tutto sommato molto semplice. La lettura della sola trama non basterà a comprendere alcune sottili sfumature che contraddistinguono il costrutto narrativo; sfumature che però costituiscono il vero e proprio fulcro del racconto.

Sin dal primo volume, infatti, sarà la storia stessa a suggerire che dietro il comportamento apparentemente sadico e ossessivo della giovane Nagatoro si nasconde in realtà un sentimento molto più comune ma al contempo ben più difficile da accettare e comprendere: l’amore. È esattamente in questo modo che Nanashi ha costruito, pezzo dopo pezzo, una relazione dalle molteplici sfaccettature che ha saputo indiscutibilmente stregare una grande quantità di persone.

Quella che è apparentemente una storia sul “bullismo” e sull’incompatibilità di due adolescenti — e dei mondi ai quali appartengono — si trasforma invece in un racconto che evidenzia con una chirurgica precisione le difficoltà relazionali che caratterizzano l’età adolescenziale; difficoltà che, attenzione, oltrepassano il contesto sociale. Il contrasto che sembra separare il Senpai da Nagatoro, quindi un otaku e una persona piena di amici e pretendenti, è in realtà molto più fievole di quanto non si possa credere. Nagatoro d’altronde assume il suo caratteristico comportamento proprio perché esso funge da vero e proprio scudo — è probabilmente l’unico modo che conosce per avvicinarsi alla persona che gli piace.

nagatoro

Tralasciando la solita e necessaria ottusità caratteristica dei protagonisti di questo tipo di storie, Nagatoro in effetti comunica i suoi sentimenti in maniera decisamente più criptica rispetto a molte delle sue coetanee, che invece in future occasioni avranno pochi rimorsi nel farsi avanti. La componente sessuale è parte integrante del racconto per le stesse ragioni per cui lo è in età adolescenziale; da questo punto di vista Nagatoro dimostra di essere una storia meno sovraccarica di spiccioli paletti morali che evita di finire per descrivere un amore eccessivamente idealizzato. Per un racconto che trova in una dinamica relazionale poco comune le sue fondamenta, questa scelta non può che essere fondamentale per permettere al lettore di empatizzare con i suoi personaggi.

Tra amore e accettazione

Nonostante Nagatoro appartenga ad gruppo sociale evidentemente differente da quello del protagonista, in molteplici opportunità rivela una sensibilità decisamente maggiore rispetto a quella delle sue coetanee. Il personaggio si dimostra capace di frantumare l’invisibile barriera di pregiudizi che solitamente circonda chi dimostra passioni e interessi meno comuni o socialmente accettati. È esattamente questa la scintilla che desta l’attenzione di Nagatoro. La ragazzina è chiaramente affascinata dalle doti artistiche del protagonista e dall’arte in generale, ma, proprio come lui, ha banalmente difficoltà ad esprimere i suoi sentimenti.

Eppure la ragione che si cela dietro l’atteggiamento molesto di Nagatoro non è unicamente questa. Agli occhi delle amiche, uno “sfigato” come il Senpai non può che essere indegno delle attenzioni di una ragazza così popolare, ed ecco che dunque il bullismo diventa il perfetto strumento attraverso cui legittimarle — o, se vogliamo, dietro al quale nasconderle. Si tratta chiaramente di una misura giustificatoria atta a preservare il proprio status. Misura che, però, non potrà reggere per sempre. In ottica futura, Nagatoro andrà dunque giudicato anche in base a quanto efficientemente saprà legare la sua evoluzione romantica con questo fondamentale sottotesto.

In effetti, come potrebbe Nagatoro accogliere per davvero un sentimento che si vergogna di mostrare? L’accettazione affettiva del protagonista non può avvenire senza il riconoscimento sociale, ed è forse proprio in questo delicato gioco di forze che risiede il messaggio più importante che questa storia ha il potenziale di lasciarci.

Scheda Tecnica

non-tormentarmi-nagatoro-j-pop
  • Autore: Nanashi 774
  • Pagine: 144
  • Formato: 12×16.9
  • ISBN: 9788834908006
  • Genere: ShonenComedyRomantica
  • Disponibilità: Amazon, J-POP Store

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Matteo Mellino

Matteo Mellino

Matteo Mellino, sul web Mr. Gozaemon. Tormenta continuamente amici e familiari parlando dell'argomento che più lo affascina e al quale dedica tutto il suo tempo libero: l'animazione giapponese. Più pigro di Spike, testardo quanto Naruto ma sempre positivo come Goku.

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