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007: “il James Bond di Sean Connery era uno stupratore”, afferma il regista di No Time To Die

No Time To Die è l’ultimo film della saga di James Bond che ha come protagonista Daniel Craig, questo è il venticinquesimo film dell’ iconico agente segreto.

Il regista Cary Fukunaga ha rivelato in un’intervista con The Hollywood Reporter, che non prova molta ammirazione verso il James Bond interpretato da Sean Connery, il modo in cui tratta le donne non è particolarmente apprezzato.

Fukunaga è il primo regista americano a dirigere un film su James Bond e ha spiegato che ha voluto introdurre 007 in un’era post Me-Too, in cui non è possibile cambiare il personaggio dell’agente segreto in un giorno ma si può decisamente cambiare il mondo attorno a lui.

james bond

L’ostacolo più grande per il film, secondo il regista, è stato portare il suo James Bond nella realtà post- #MeToo di Hollywood. Dopotutto, No Time to Die ha iniziato lo sviluppo nel 2016, prima che l’industria iniziasse un periodo di auto-riflessione sui contenuti dopo la caduta di Harvey Weinstein. Sebbene il Bond di Craig si concentri molto di più sulla qualità delle bevande alcoliche rispetto alla quantità delle donne, la storia di James Bond ha sempre avuto degli episodi di misoginia.

James Bond è sempre stato un personaggio misogino, in particolare quello di Sean Connery

“È Thunderball o Goldfinger dove, in pratica, il personaggio di Sean Connery violenta una donna?” chiede Fukunaga. “Lei dice ‘No, no, no’ e lui: ‘Sì, sì, sì.’ Oggi non decollerebbe neanche”.

Il regista probabilmente si riferisce ad una scena di Thunderball del 1965 in cui il James Bond di Connery bacia con la forza l’infermiera Patricia Fearing (Molly Peters) e lei rifiuta le sue avances.

In Goldfinger del 1964, invece, l’agente segreto blocca Pussy Galore (Honor Blackman) a terra in fino a quando lei non si arrende al suo fascino.

Fukunaga ha anche accennato al fatto che per il suo film ha invitato la creatrice di Fleabag Phoebe Waller-Bridge come consulto e che e non è stata chiamata per aiutare con la sceneggiatura di No Time To Die, ma piuttosto per cambiare l’atteggiamento nei confronti delle donne nei film, anche se lui e la produttrice Barbara Broccoli erano già desiderosi di creare più personaggi femminili.

james bond sean connery

“Penso che questa sia l’aspettativa, una donna che scrive ruoli femminili molto forti, ma è qualcosa che Barbara voleva già. Dalle mie primissime conversazioni con lei, è stata una spinta molto forte. Non puoi cambiare Bond da un giorno all’altro in una persona diversa ma puoi sicuramente cambiare il mondo intorno a lui e il modo in cui deve funzionare in quel mondo. È la storia di un uomo bianco come spia in questo mondo, ma devi essere disposto a sporgerti e fare il lavoro per rendere i personaggi femminili più che semplici congegni.”

Broccoli, in qualità di produttrice del film, ha ammesso di essere sollevata dal fatto che la serie di film non mostri più atteggiamenti così misogini.

“Penso che le persone stiano arrivando, dopo molte peripezie, ad accettare che quelle cose non siano più accettabili, grazie al cielo. Bond è un personaggio che è stato scritto nel 1952 e il primo film è uscito nel 1962, ha una lunga storia e la storia del passato è molto diversa da come viene rappresentato ora”.

FONTE: TheHollywoodReporter

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