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My Villain Academia 5x22-23

My Villain Academia 5×22-23 | Il problema sono i quirk

Adesso che ci penso, tutta questa storia è iniziata con il miracoloso ottenimento di un quirk da parte di un ragazzino troppo sfortunato per svilupparne uno da solo. Il gesto di All Might è per Deku l’incarnazione stessa di quella giustizia simbolo dell’eroismo, e il quirk in questione non è altro che la fonte della sua felicità, e soprattutto il mezzo attraverso il quale poter raggiungere il proprio sogno. Per Deku quel quirk è la più grande delle benedizioni, un dono insostituibile che racchiude al suo interno tutti i valori in cui crede dal profondo del suo animo.
E per i villain, invece?

Non sarò di certo l’unico ad averci fatto caso sin dall’inizio, però adesso che passiamo da un villain all’altro — approfondimento dopo approfondimento — quello che prima era soltanto un fievole dubbio si è velocemente tramutato in una certezza: questi qua hanno un problema con il mondo che li circonda, e fin qui ci siamo, ma la fonte di tutto sono i loro superpoteri. O meglio, sono le conseguenze dell’ottenimento di questi ultimi ad essere un problema, sia per loro che per chi li circonda.

D’altronde è palese, Toga ha sviluppato la sua irrefrenabile sete di sangue a causa del quirk che ha ottenuto da bambina; Twice è impazzito perché ha completamente perso di vista la sua identità per colpa di un potere sfuggito dal suo controllo, e Shigaraki…. mio Dio Shigaraki. L’ultimo episodio uscito è stato molto, forse troppo.
Questo articolo è iniziato dando dello “sfortunato” a Deku, ma il podio di “ragazzino a cui succedono tutte le cose più sbagliate del mondo” se lo merita decisamente il buon Tenko.

Twice My Villain Academia

Chiariamoci, questa saga ha indubbiamente (almeno finora) avuto dei toni celatamente trionfali, almeno in sottofondo. Si, certo, Toga e Twice soffrono e hanno un brutto passato, ma alla fine prendono e portano a casa la vittoria facendoti quasi arrivare a commettere il crimine di tifare per loro, affermano e solidificano ulteriormente le loro convinzioni e i loro rapporti. Però è tutto quello che c’è prima di quel momento trionfale che si sta rivelando tanto pesante ed indigesto quanto ci saremmo dovuti aspettare. Horikoshi sei un maledetto, però è giusto così.

In una società in cui i superpoteri permettono a tutti di distinguersi marcatamente dagli altri e trovare un proprio specifico scopo e ruolo nel mondo, Jin Bubaigawara ha ricevuto un quirk che attenta a questo concetto nelle sue più vitali fondamenta. E l’aspetto più preoccupante non è neanche che Twice abbia smarrito se stesso, quanto piuttosto il suo rifiuto a priori di verificare se per davvero sparirebbe dandosi un pizzicotto più forte del normale. Vallo a biasimare, direste voi, d’altronde l’alternativa è diventare un ammasso di fumo ed essere portato via dal vento.

Per questo è curioso che il personaggio si sia gettato nel bel mezzo di uno scontro così ampio: è impossibile arrivare alla conclusione che il villain volesse provare ad uscirne incolume. Per questo parliamo di evoluzione, negli ultimi episodi a questa parte. Dopo tutto il tempo passato a crogiolarsi istericamente, Twice ha deciso di rischiare il tutto per tutto, e la conferma che ha avuto gli ha dato il coraggio e la sicurezza di adempiere al suo compito senza più alcun tipo di restrizione. E che differenza, comunque.

Twice My Villain Academia

Alla fine è sempre una questione di identità in relazione con la società dei supereroi, e a determinare la propria posizione sociale, il proprio grado di soddisfazione e l’accettazione da parte degli altri è un unico fattore: il quirk che si ottiene. Sempre se riesci ad ottenerlo senza fare disastri nei primi 5 minuti di tempo. Raramente ho provato una così grande pietà nei confronti di un personaggio, e mi rendo perfettamente conto di come, forse qualcuno qui ha un po’ esagerato nell’assegnazione dei punti “sfiga”. Indipendentemente da quanto forzato possa sembrarvi, il punto focale resta uno: Shigarami Tomura vuole semplicemente distruggere tutto, e grazie al cavolo.

C’è un qualcosa di profondamente malvagio nel prendere il nipote del proprio acerrimo nemico e approfittarsi della sua condizione familiare per spingerlo a fargli uccidere l’erede di sua nonna, comunque. Adesso che è stata fatta luce sulla vicenda di Nana e Tenko Shimura, non può che venirmi in mente il defunto Nighteye e le motivazioni per cui si è separato dal suo più grande idolo, All Might. Era proprio questo che Sir denunciava, l’abbattimento di se stessi in favore delle proprie responsabilità e degli altri. Non posso che nutrire profonda ammirazione nei confronti di colei che ha fatto da mentore al Simbolo della Pace, ma come madre direi che non ci siamo.

Non che suo figlio sia meglio, comunque, anzi. Nana Shimura potrà anche esser stata una cattiva madre, però sottolineiamo per bene la differenza tra non poter fare il genitore e il farlo nel modo in cui l’ha fatto suo figlio verso il piccolo Tenko.

My Villain Academia si sta rivelando tanta roba, peccato manchi così poco al finale.

Vi ricordiamo che My Hero Academia 5 è disponibile su Crunchyroll. Se foste interessati trovate i nostri commenti agli episodi facendo clic su questo link.

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Matteo Mellino

Matteo Mellino

Matteo Mellino, sul web Mr. Gozaemon. Tormenta continuamente amici e familiari parlando dell'argomento che più lo affascina e al quale dedica tutto il suo tempo libero: l'animazione giapponese. Più pigro di Spike, testardo quanto Naruto ma sempre positivo come Goku.

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