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Aziende di videogame: tutto sulle figure più richieste, onboarding e retention

Nell’ultimo anno, anche in relazione alla situazione pandemica, si è verificato un boom del mondo dei videogiochi, che hanno aiutato molte persone ad ingannare il tempo. Il settore degli E-Sport è in forte crescita e il trend positivo non ha intenzione di fermarsi.

Se si fa riferimento al mondo del lavoro in questo settore, però, non è sempre semplice assicurarsi una carriera, in quanto si tratta di un ambiente competitivo, ma comunque ricco di opportunità.

Il pensiero che le figure richieste siano esclusivamente programmatori non è del tutto corretto; tra i ruoli più ambiti in questo campo, infatti, vi sono il game designer, il character designer, il writer e tutte le altre figure indispensabili per la creazione di un videogame.

Scopriamo quali sono nel dettaglio e come viene gestito il processo di selezione delle risorse, dall’onboarding a retention aziendali.

videogames

Lavorare nel settore videogame: le mansioni e le competenze

La creazione di un videogioco è lunga e complessa, si basa solitamente su diversi step tra cui l’ideazione, lo sviluppo, la programmazione e il design. A questi elementi si aggiungono anche la commercializzazione, il marketing e i beta test con i pro gamer. Gli ambiti che si uniscono e collaborano al medesimo progetto sono svariati, proprio per questo esistono diverse figure professionali. Al primo posto troviamo il game designer che funge da direttore d’orchestra.

Chi svolge questa mansione deve avere conoscenze di base su tutti gli ambiti, dalla programmazione alla scrittura dei dialoghi, in quanto dovrà coordinare l’intero team e far sì che tutti i pezzi del puzzle si incastrino. Vi è poi il graphic design, figura essenziale che si occupa della creazione dell’aspetto grafico del videogame. Il graphic design deve conoscere la game art, l’animazione, la digital art e l’illustrazione.

Altre due figure molto conosciute sono il programmatore, ovvero colui che si destreggia tra i codici per dar vita alle idee dei designer, e il writer, ovvero il creativo per eccellenza, che sviluppa una storia coerente con personaggi, ambienti e obbiettivi da raggiungere ben strutturati.

Come accogliere queste figure in azienda

Dal momento che le risorse sono spesso molto giovani, non sono richieste troppe formalità, ma è comunque necessario essere professionali e mettere a proprio agio i nuovi dipendenti. Tour dell’ufficio e agende giornaliere sui compiti da svolgere sono un ottimo inizio. Inoltre, sono molto apprezzati kit e gadget a tema videogame, come i cappellini personalizzati disponibili sulla pagina https://www.axonprofil.it/cappellini, un accessorio molto apprezzato dai professionisti del gaming, che, allo stesso tempo, permette all’azienda di farsi notare anche al di fuori della sede di lavoro.

Dopo aver dato il benvenuto ai nuovi arrivati, è bene disporre di un tutor o di una figura di riferimento per le nuove entrate, alle quali potrebbe essere affiancata una formazione iniziale affinché si ambientino più in fretta all’interno del contesto aziendale.

L’employee retention

Assumere non è sufficiente, le risorse valide non devono scappare alla ricerca di migliori opportunità lavorative, ed è qui che entra in campo la retention. Importante è capire che si sta parlando di un settore all’avanguardia dominato dai millennial, proprio per questo è necessario adattarsi ai loro valori. Quindi, una work- life balance adeguata è indispensabile, così come un buono stipendio e strategie di welfare aziendale.

A questo si possono aggiungere buoni produttività, ma anche formazione gratuita aziendale che permette di apprendere nuove skill e al tempo stesso sviluppare maggiormente la creatività. L’importante è mantenere l’ambiente stimolante e sereno, proponendo sempre nuove sfide.

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Antonio Pascarella

Antonio Pascarella

Videogiocatore da sempre e appassionato di tecnologia. A tratti weeb. Alla continua ricerca del rank perduto e della sua millantata abilità. See You Space Co(mmodoriano)wboy.

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