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What if…?, la recensione della prima serie animata dei Marvel Studios

Abbiamo visto in anteprima i primi tre episodi di What if…?, ecco le nostre impressioni

Come sarebbero andate le cose se alcuni dei momenti fondamentali del MCU avessero preso una piega diversa da quella vista al cinema? What if…? vuole rispondere proprio a questa domanda, proponendo versioni alternative delle storie e dei personaggi che ben conosciamo, mischiandoli in modo inaspettato.

Kevin Feige d’altronde lo aveva detto apertamente: la serie avrebbe cambiato i momenti cruciali dell’intero MCU e per farlo ha voluto anche assumere un ruolo operativo all’interno della produzione della serie. E’ stato lui infatti a scegliere gli script che poi sono diventati gli episodi che compongono questa prima stagione di nove episodi con una seconda stagione già in programma.

Ogni episodio si apre quindi con un momento ben noto e che abbiamo visto al cinema durante le tre fasi che hanno composto finora il MCU a cui però viene cambiato un piccolo particolare. Un effetto farfalla devastante che porta alla creazione di nuove storie e nuove dinamiche.

Sappiamo già, ad esempio, che la prima puntata cambierà tutto quello che conosciamo sull’origine di Captain America. Sarà infatti Peggy Carter ad assumere il siero del super soldato vestendo i panni di Captain Carter mentre Steve Rogers… beh.. lui farà il cosplay del Gigante di Ferro. Vedere la clip per credere!

Marvel’s What if…?, guarda il trailer

La continuity

Fin dall’annuncio di What if…? in tanti hanno avuto dubbi sull’effettiva continuity della serie all’interno del MCU. Il fumetto da cui trae ispirazione, in effetti, è una storia stand alone che poco si presta alla struttura di un universo condiviso.

La paura di molti era quindi che questa serie potesse essere qualcosa di campato per aria e che non avesse nulla da spartire con il resto dell’universo cinematografico.

In effetti un po’ è così, ma l’aver sdoganato il concetto di multiverso ha permesso di inquadrare meglio questa serie, dando per lo meno una spiegazione accettabile sul perché esiste e sul per come accadono le cose che racconta.

Tutto è legato alla figura di Uatu l’Osservatore, doppiato da Jeffrey Wright. Si tratta di un membro della razza extraterrestre degli Osservatori, che osserva il multiverso senza intervenire nello svolgimento degli eventi. Ci viene quindi detto che Uatu riesce a vedere ogni singolo universo notando tutte le differenze intercorrono tra di essi e ce ne racconta alcune attraverso questa serie.

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Il comparto tecnico

What if…? è una serie animata in cel-shading in cui l’aspetto fisico dei personaggi è basato su quello delle loro controparti cinematografiche e dei rispettivi attori. Lo stile è stato scelto da Ryan Meinerding, capo dello sviluppo visivo dei Marvel Studios assieme al creatore A.C. Bradley e al regista Bryan Andrews per sembrare quanto più vicino possibile a uno stile cinematografico, benché ispirato dal tratto di alcuni disegnatori quali J. C. Leyendecker, Norman Rockwell, Tom Lovell, e Mead Schaeffer.

I Marvel Studios stavano infatti “cercando di utilizzare la tavolozza dei colori, l’illuminazione e il design dei personaggi per raccontare mediante essi quanta più storia possibile” in modo simile ai film live action.

What if…? è stata animata dallo studio australiano Flying Bark Productions Pty Ltd, noti per i lungometraggi de L’Ape Maia e per la serie del 2018 Rise of the Teenage Mutant Ninja Turtles – Il destino delle Tartarughe Ninja e dallo studio canadese Squeeze Animation Studio che ha lavorato su Shadow of the Tomb Raider, Assassin’s Creed IV Freedom Cry e Transformers – Age of Extinction: The Barren Ground.

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Il cast vocale

What if…? è una di quelle poche serie su cui non abbiamo dubbi quando si presenta l’annosa questione “Meglio in originale o doppiato?”.

Infatti, nonostante la presenza di un gargantuesco cast vocale che vede numerosi attori del MCU riprendere il loro ruolo anche per la controparte animata, ci sono numerose assenze di spessore.

Robert Downey Jr. e Chris Evans non doppieranno i rispettivi personaggi di Iron Man e Captain America, ma non sono gli unici. Sono assenti anche Benedict Cumberbatch (Doctor Strange), Brie Larson (Captain Marvel) e Benicio Del Toro (Il Collezionista).

L’edizione italiana, invece, vede la presenza di tutte le voci storiche del MCU a cui siamo affezionati e, secondo noi, anche vista la bontà dei voice actors nostrani, è il modo perfetto per godere di questo prodotto.

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Considerazioni finali

What if…? è stato un esperimento per i Marvel Studios ed è difficile prevedere come il grande pubblico reagirà a un prodotto del genere.

Molti appassionati potrebbero storcere il naso per lo stile di animazione o per la narrazione antologica che, di fatto, non aggiunge nulla alla lore del MCU.

Altri invece potrebbero vederla come un prodotto “di serie b”, con dignità minore rispetto ai film o alle serie live action.

Bisogna tuttavia trattare What if…? per quel che è. Una serie con un suo senso, qualitativamente eccelsa e in linea a ogni altro prodotto dei Marvel Studios e che vuole presentare una versione alternativa di alcuni eventi storici del franchise.

Mischia personaggi e storie, crea nuove dinamiche che mai avremmo pensato di vedere in un prodotto Marvel e lo fa con una naturalezza disarmante. 30 minuti di episodio sono sufficienti per affezionarsi a queste versioni alternative, come se le conoscessimo da una vita.

What if…? riesce a far ridere ma anche piangere, riesce ad intrattenere (e non è cosa da poco!) con scelte di trama a volte più telefonate e altre volte con momenti da vero “What the fuck?!“.

Si tratta, di fatto, del primo prodotto Marvel pensato e prodotto per essere totalmente legato a doppio filo con il concetto di multiverso.

Esperimento riuscito e serie che promuoviamo a pieni voti. Ora sta a voi. Fatevi accompagnare da Uatu nei meandri del multiverso, alla scoperta di cosa non è stato ma poteva essere.

What if…? sarà disponibile con un nuovo episodio ogni mercoledì solo su Disney+.

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Gabriele Pati

Gabriele Pati

Cresciuto con libri di cibernetica, insalate di matematica e una massiccia dose di cinema e tv, nel tempo libero studia ingegneria, pratica sport e cerca nuovi modi per conquistare il mondo. Vanta il poco invidiabile record di essere stato uno dei primi con un account Netflix attivo alla mezzanotte del 22 ottobre 2015.

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