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Activision Blizzard e le molestie durante i colloqui: “mi chiesero se mi piaceva essere penetrata”

Una testimonianza che aggrava ulteriormente la posizione di Activision Blizzard, denunciata per molestie sessuali nelle scorse settimane: una donna ha infatti dichiarato di aver ricevuto dei commenti discriminatori e sessisti ad un colloquio. 

Activision Blizzard è al centro di un’enorme polemica da ormai un paio di settimane. La software house americana è stata infatti accusata dal DFEH (Dipartimento per l’occupazione e l’alloggio equo della California) di avere portato avanti dei comportamenti discriminatori e sessisti nei confronti delle loro impiegate donne. 

La compagnia ha negato le accuse, definendole come “distorte e false”, tuttavia oggi è arrivata una nuova testimonianza che getta ulteriori ombre sul comportamenti dei dirigenti della software house.  

L’esperta di cybersecurity Emily Mitchell ha infatti raccontato di un colloquio che fece per la compagnia nell’Agosto del 2015 tenuto durante un evento di Cybersecurity durante il quale ha ricevuto delle pesanti battute a sfondo sessuale e umilianti molestie. La posizione per la quale la Mitchell si era candidata era quella di “penetration testing”. La donna possedeva una maglietta fornitale dall’evento di Cybersecurity (cosa abbastanza usuale per numerose convention e corsi di lavoro negli Stati Uniti) al quale stava partecipando con scritto “penetration expert”, il ruolo per il quale si stava candidando, e ciò è bastato per portare i tre uomini presenti al tavolo del colloquio con lei a fare diversi commenti sessisti: le chiesero se fosse lì perché si fosse persa, se fosse al convegno per accompagnare il suo fidanzato e persino se conoscesse l’effettivo significato del termine penetration. 

activision blizzard

I commenti da parte degli uomini della activision Blizzard hanno naturalmente messo a disagio la Mitchell e purtroppo non si fermano qui: 

“Uno di loro mi ha chiesto quando è stata l’ultima volta che sono stata penetrata, se mi piacesse o quante volte fossi stata penetrata. Ero furiosa e mi sono sentita umiliata, così me ne sono andata.”

Delle accuse molto pesanti e dure anche da leggere che se si rivelassero vere getterebbero ancora più nella bufera la Activision Blizzard. 

Che ne pensate voi Commodoriani di questa storia? Fatecelo sapere con un commento. 

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Daniela Reina

Daniela Reina

Nel tempo libero viaggia attraverso tempo, spazio e mondi di fantasia in compagnia di qualche buona lettura. Il suo manga preferito è Berserk, l'anime Neon Genesis Evangelion.

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